Riflessioni ed esperienze nella lezione di strumento musicale
Nella prima parte dell’articolo, ci si interroga sulla possibilità della pedagogia di realizzare uno spazio in cui gli studenti possano sperimentare e costruire la cultura, uscendo, con l’aiuto dei docenti, da modalità didattiche standardizzate al fine di creare uno strumento di costruzione e di trasformazione del capitale culturale di cui si sentano partecipi. Ci si interroga inoltre sulla possibilità, propria ai docenti ed agli educatori, di farsi carico della costruzione di uno spazio di apprendimento e di creatività che possa valorizzare le unicità degli studenti singolarmente e nel loro insieme.
L’ambito didattico che viene in particolare analizzato è quello delle scuole ad indirizzo musicale e dei Licei musicali, nei quali, secondo il parere dell’autrice, si possono creare i luoghi adatti a trovare lo spazio e ad esplorare le condizioni utili per un apprendimento che valorizzi il modo unico e individuale di conoscere dello studente. Tali ordini scolastici hanno infatti la peculiarità di avere lezioni individuali di strumento musicale, le quali sono rivolte direttamente ad ogni singolo alunno. Grazie all’esclusività della lezione individuale, il docente ha maggiori possibilità di applicare l’ascolto attivo e l’osservazione, nonché la creatività per la risoluzione dei problemi.
La parte conclusiva dell’articolo, propone l’uso del pensiero sperimentale all’interno delle lezioni di strumento e presenta il caso di un lavoro che, attraverso l’impiego dell’arte, cerca di superare in maniera creativa e transdisciplinare problemi didattici relativi allo studio dello strumento.
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