Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Musicoterapia: scientifica o umana?

Maurizio Spaccazocchi, Pierluigi Postacchini

Coerenza fra prassi e teoria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo scritto a quattro mani da Pier Luigi Postacchini e Maurizio Spaccazocchi, docenti del Corso quadirennale di Musicoterapia di Assisi.

Anche se la musicoterapia non rientra tra gli interessi specifici di Musicheria.net [in quanto il nostro campo di osservazione e di azione è l’educazione musicale e l’animazione musicale a orientamento pedagogico e sociale], ci sembra che le considerazioni svolte dai due autori abbiamo dei risvolti interessanti anche per la ricerca educativa.
Musicheria.net è disponibile ad ospitare altri interventi di chi vuol interloquire con le tematiche proposte da Postacchini e Spaccazocchi. Inviare i contributi alla redazione.


Con questo scritto ci permettiamo di esprimere alcune considerazioni, maturate nel corso di lunghi anni che ci hanno visti coinvolti come docenti formatori nel mondo professionale della musicoterapia.
I tanti anni di lavoro nel settore, i costanti interscambi fra docenti e allievi, i tanti testi, articoli e saggi scritti e letti, i tanti convegni nazionali e internazionali presenziati, le tante tesi sostenute come relatori e le altrettante criticate come contro relatori, ci hanno portato a credere che, forse, la “postura” teorico-scientifica, o meglio ancora sarebbe dire: i vari modelli scientifici che le tante scuole di musicoterapia italiane e straniere, che le varie teorie scientifiche indicate da isolati gruppi di lavoro o addirittura da singoli operatori (musicoterapisti e musicoterapeuti), sono teorie che, crediamo, stiano sempre più rischiando di apparire altisonanti, appesantite, cariche di un sapere che spesso, invece di sintonizzarsi con le prassi, si allontana da queste, si trasforma in costrutto teorico incoerente, in un sapere che molto spesso impoverisce le stesse pratiche che dovrebbe, logicamente e con coerenza, sostenere.
In queste nostre osservazioni e considerazioni non c’è assolutamente nessuna intenzione di offendere nessuno (scuole, docenti, operatori, ecc.), c’è solo un grande e appassionato invito ad una vera e propria importante riflessione sulla base di questo che crediamo possa essere un principio di base: per dimostrare valore, ogni vita, come ogni azione quotidiana o professionale, ha bisogno di praticare coerenza, e la coerenza è visibile in tante cose e quindi anche nel rapporto fra prassi e teoria.

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