Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Musiche bambine. Relazioni educative e filosofie della cura. Aosta

Percorso formativo biennale – Aosta 20-27 agosto 2021

Del resto le scuole che meglio funzionano sono quelle dove i do­centi sanno aver cura degli allievi, e questo avviene in molti conte­sti, anche se di queste pratiche manca un lavoro di traduzione sim­bolica. Si tende cioè a non documentare la pratica dell’aver cura, poiché nella nostra cultura essa non è ancora adeguatamente valo­rizzata; si tende a non riconoscere che di fatto è il lavoro di cura che facilita nell’altro il processo di formazione.

Luigina Mortari, La pratica dell’aver cura, Mondadori, Milano, 2006, p. 16.

Il Centro Studi Maurizio Di Benedetto, in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta e l’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta – Conservatoire de la Vallée d’Aosteorganizza ad Aosta, dal 20 al 27 agosto 2021, il primo appuntamento di un percorso formativo biennale rivolto ad insegnanti, educatori, musicoterapeuti, musicisti, e a tutti coloro che operano nei nidi, nei servizi per la infanzia, nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, che intendono operare in processi di educazione al suono e alla musica con particolare attenzione alle dimensioni della cura e dell’etica della relazione.

Il seminario sarà centrato sulla stretta collaborazione e compresenza fra i docenti e con i/le partecipanti, in uno spirito di ricerca, sperimentazione e riflessione collettiva, che intende fare dell’apertura la sua cifra fondamentale.

Al centro mettiamo le bambine, i bambini, il suono e la musica, in dialogo con il gioco e gli altri linguaggi artistici; mettiamo le idee di connessione, attraversamento di soglie e campi del sapere, ibridazioni disciplinari, interdipendenze, per attivare relazioni umane sempre più consapevoli e adeguate alla complessità del quotidiano.

Il temine “cura” è inteso come ambito che riunisce pratiche che tendono a cercare la migliore qualità di vita possibile, individuale e collettiva, con una particolare attenzione alle relazioni fra le persone e con i paesaggi che abitiamo. “Cura”, quindi, come pratica dell’avere e del prendersi cura delle persone e delle cose. In questa prospettiva il ruolo della musica che dialoga con la molteplicità dei linguaggi espressivi è al centro dello sguardo educativo, con un’attenzione all’E(ste)tica intesa come insieme di prassi che promuovono la sensibilità e che tendono a conservare, continuare, migliorare, riparare e accogliere noi e il mondo.

Aree e formatori 

Paolo Cerlati ed Enrico Strobino: Connessioni, ponti, sintesi, rilanci. Coordinamento e documentazione
Michele Cappelletti: PulSiamo. Costruire suoni e relazioni con la musica
Manuela Filippa: Gesti sonori. Alle origini della musicalità umana
Matteo Frasca: Essere persone radio
Mario Piatti: Io-Tu-Noi in musica. Identità e autobiografie
Donatella Savio: La musica del gioco
Antonella Talamonti: La raccoglienza
Maurizio Vitali e Michela Testi: “… Le finestre fanno rumore, ma un po’ non si vedono”. 
Dialoghi coi paesaggi sonori dei bambini

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