Proposta per un profilo professionale
Il Centro Studi musicali e sociali Maurizio Di Benedetto (CSMDB) è stato recentemente incaricato di redigere un profilo di atelierista musicale nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia in relazione alla possibilità di inserire questo tipo di profilo in un progetto sperimentale 0-6 che mettesse al centro della propria proposta educativa proprio l’attenzione al suono e alla musica.
Con il termine “atelierista musicale” intendiamo quindi sia una figura professionale specifica che potrebbe essere inserita negli organici dei servizi educativi, sia un educatore o un docente della scuola dell’infanzia “specializzato” in musica.
Con riferimento alla richiesta ricevuta un gruppo di lavoro, formato da Maurizio Vitali, Silvia Cornara, Michela Testi e Mario Piatti, ha cercato di sviluppare una sintesi che potesse tener conto delle diverse esperienze di ricerca-formazione messe in atto dal Centro Studi negli anni.
Per l’elaborazione del profilo si è tenuto conto in particolare del lavoro di modellizzazione della figura di animatore musicale sviluppata all’interno dell’esperienza della Scuola di Animazione Musicale ad Orientamento Pedagogico e Sociale di Lecco e Pusiano (1996-2016), dove il tema è stato per anni oggetto dei corsi di “Pratiche e metodologie dell’animazione musicale” condotto da Maurizio Vitali. Sulla base di questi materiali, che sono stati ampiamente rivisitati, selezionati e orientati per essere adeguati alla specificità della fascia di riferimento, sono state integrate numerose riflessioni e valutazioni maturate nei quindici anni di esperienza di Nido Sonoro (2002-2017), prima all’interno della ricerca sviluppata nell’ambito 0-3, con la direzione scientifica di François Delalande, a Lecco, poi nei diversi progetti formativi realizzati, sempre con la stessa titolazione, in diverse regioni italiane; per finire con l’importante lavoro, ormai quinquennale, in corso a Pontedera, all’interno del più ampio piano formativo predisposto dal CRED (Centro Risorse Educative e Didattiche) dell’Unione dei Comuni della Valdera (PI).
Il documento che ne è scaturito, approvato dal comitato scientifico del CSMDB, e che ora proponiamo al lettore può essere utilizzato sia come stimolo alla riflessione metodologica che alla progettazione; se indicizzato può essere utilizzato anche in forma di strumento di autovalutazione delle competenze degli operatori in servizio e come piattaforma di analisi per programmare interventi mirati di formazione e aggiornamento del personale.
L’atelierista musicale dovrebbe…
ESSERE una persona…
… musicale, musicalmente curiosa e creativa, che ha sviluppato anche un approccio critico verso il mondo della musica
che SA di…
… pedagogia generale e di psicologia dell’età evolutiva, con particolare riferimento alle problematiche del rapporto primario madre-bambino.
… pedagogia e didattica musicale, con particolare attenzione alle proposte che valorizzano i contributi provenienti dall’antropologia, dalla psicologia, dalla sociologia e dalla semiologia
in possesso di COMPETENZE come…
… saper promuovere una relazione sonoro-musicale significativa e adeguata ai bambini, sia su un piano affettivo che cognitivo,
… saper progettare, organizzare e gestire un intervento educativo-musicale
… saper utilizzare, a partire dalla musica, più canali comunicativi e linguaggi espressivi
… saper suonare più strumenti musicali (ritmici, melodici, armonici)
… saper cantare, anche accompagnandosi con uno strumento
… saper creare eventi musicali (inventare, improvvisare, comporre)
che gli consentono di…
… facilitare i processi di crescita dei bambini attraverso l’esperienza sonoro-musicale
… predisporre dispositivi sonoro-musicali in grado di sviluppare i loro potenziali espressivi e comunicativi
… valorizzare le singole identità musicali e le diversità personali e culturali che si esprimono attraverso il suono-musica
… valorizzare le potenzialità e le qualità sonoro-musicali di ognuno, individualmente e in gruppo
… progettare attività musicali coerenti con un progetto educativo condiviso nel servizio (articolare finalità congruenti col quadro affettivo-cognitivo dei bambini e declinare obiettivi, contenuti e un piano di valutazione funzionali al contesto, all’interno dell'equipe pedagogica)
avendo la predisposizione a…
… osservare e analizzare le condotte musicali dei bambini (individuali e collettive)
… attendere e prestare attenzione alla loro espressione e comunicazione musicale
… mettere in atto comportamenti musicali accoglienti
… far crescere l’attesa e il desiderio per lo sviluppo dell’attività musicale
… condividere con i bambini il piacere dell’atto musicale
… rassicurare con la propria presenza, sapendosi decentrare, per lasciare sempre al centro l’esperienza sonora e musicale di ogni bambino
da realizzare attraverso azioni quali…
… far esplorare e sonorizzare oggetti, strumenti e ambienti sonori
… far vocalizzare, sperimentare la corporeità della voce e cantare in modo adeguato all’età
… favorire l’utilizzo espressivo del corpo in relazione all’esperienza sonora e musicale
… facilitare la comunicazione musicale nel dialogo con l’adulto e con i pari
… proporre ascolti musicali in grado di provocare azioni e interazioni nel gruppo attraverso la promozione di condotte interpretative intermodali (gesto-motorie, segnico-grafiche, narrative, filmiche ecc.)
… far giocare e divertire i bambini coinvolgendoli all’interno di eventi musicali condivisi
… predisporre tempi e spazi adeguati per far convergere l’esperienza sonoro-musicale in momenti di rappresentazione e di festa connotati simbolicamente ed emotivamente
ESSERE, infine, in grado di…
… documentare le esperienze e fare della propria operatività un campo di riflessione e ricerca continua
… verificare e valutare personalmente e collegialmente le esperienze
… migliorare continuamente la qualità dei processi educativo musicali che si mettono in atto
Con il termine “atelierista musicale” intendiamo quindi sia una figura professionale specifica che potrebbe essere inserita negli organici dei servizi educativi, sia un educatore o un docente della scuola dell’infanzia “specializzato” in musica.
Con riferimento alla richiesta ricevuta un gruppo di lavoro, formato da Maurizio Vitali, Silvia Cornara, Michela Testi e Mario Piatti, ha cercato di sviluppare una sintesi che potesse tener conto delle diverse esperienze di ricerca-formazione messe in atto dal Centro Studi negli anni.
Per l’elaborazione del profilo si è tenuto conto in particolare del lavoro di modellizzazione della figura di animatore musicale sviluppata all’interno dell’esperienza della Scuola di Animazione Musicale ad Orientamento Pedagogico e Sociale di Lecco e Pusiano (1996-2016), dove il tema è stato per anni oggetto dei corsi di “Pratiche e metodologie dell’animazione musicale” condotto da Maurizio Vitali. Sulla base di questi materiali, che sono stati ampiamente rivisitati, selezionati e orientati per essere adeguati alla specificità della fascia di riferimento, sono state integrate numerose riflessioni e valutazioni maturate nei quindici anni di esperienza di Nido Sonoro (2002-2017), prima all’interno della ricerca sviluppata nell’ambito 0-3, con la direzione scientifica di François Delalande, a Lecco, poi nei diversi progetti formativi realizzati, sempre con la stessa titolazione, in diverse regioni italiane; per finire con l’importante lavoro, ormai quinquennale, in corso a Pontedera, all’interno del più ampio piano formativo predisposto dal CRED (Centro Risorse Educative e Didattiche) dell’Unione dei Comuni della Valdera (PI).
Il documento che ne è scaturito, approvato dal comitato scientifico del CSMDB, e che ora proponiamo al lettore può essere utilizzato sia come stimolo alla riflessione metodologica che alla progettazione; se indicizzato può essere utilizzato anche in forma di strumento di autovalutazione delle competenze degli operatori in servizio e come piattaforma di analisi per programmare interventi mirati di formazione e aggiornamento del personale.
L’atelierista musicale dovrebbe…
ESSERE una persona…
… musicale, musicalmente curiosa e creativa, che ha sviluppato anche un approccio critico verso il mondo della musica
che SA di…
… pedagogia generale e di psicologia dell’età evolutiva, con particolare riferimento alle problematiche del rapporto primario madre-bambino.
… pedagogia e didattica musicale, con particolare attenzione alle proposte che valorizzano i contributi provenienti dall’antropologia, dalla psicologia, dalla sociologia e dalla semiologia
in possesso di COMPETENZE come…
… saper promuovere una relazione sonoro-musicale significativa e adeguata ai bambini, sia su un piano affettivo che cognitivo,
… saper progettare, organizzare e gestire un intervento educativo-musicale
… saper utilizzare, a partire dalla musica, più canali comunicativi e linguaggi espressivi
… saper suonare più strumenti musicali (ritmici, melodici, armonici)
… saper cantare, anche accompagnandosi con uno strumento
… saper creare eventi musicali (inventare, improvvisare, comporre)
che gli consentono di…
… facilitare i processi di crescita dei bambini attraverso l’esperienza sonoro-musicale
… predisporre dispositivi sonoro-musicali in grado di sviluppare i loro potenziali espressivi e comunicativi
… valorizzare le singole identità musicali e le diversità personali e culturali che si esprimono attraverso il suono-musica
… valorizzare le potenzialità e le qualità sonoro-musicali di ognuno, individualmente e in gruppo
… progettare attività musicali coerenti con un progetto educativo condiviso nel servizio (articolare finalità congruenti col quadro affettivo-cognitivo dei bambini e declinare obiettivi, contenuti e un piano di valutazione funzionali al contesto, all’interno dell'equipe pedagogica)
avendo la predisposizione a…
… osservare e analizzare le condotte musicali dei bambini (individuali e collettive)
… attendere e prestare attenzione alla loro espressione e comunicazione musicale
… mettere in atto comportamenti musicali accoglienti
… far crescere l’attesa e il desiderio per lo sviluppo dell’attività musicale
… condividere con i bambini il piacere dell’atto musicale
… rassicurare con la propria presenza, sapendosi decentrare, per lasciare sempre al centro l’esperienza sonora e musicale di ogni bambino
da realizzare attraverso azioni quali…
… far esplorare e sonorizzare oggetti, strumenti e ambienti sonori
… far vocalizzare, sperimentare la corporeità della voce e cantare in modo adeguato all’età
… favorire l’utilizzo espressivo del corpo in relazione all’esperienza sonora e musicale
… facilitare la comunicazione musicale nel dialogo con l’adulto e con i pari
… proporre ascolti musicali in grado di provocare azioni e interazioni nel gruppo attraverso la promozione di condotte interpretative intermodali (gesto-motorie, segnico-grafiche, narrative, filmiche ecc.)
… far giocare e divertire i bambini coinvolgendoli all’interno di eventi musicali condivisi
… predisporre tempi e spazi adeguati per far convergere l’esperienza sonoro-musicale in momenti di rappresentazione e di festa connotati simbolicamente ed emotivamente
ESSERE, infine, in grado di…
… documentare le esperienze e fare della propria operatività un campo di riflessione e ricerca continua
… verificare e valutare personalmente e collegialmente le esperienze
… migliorare continuamente la qualità dei processi educativo musicali che si mettono in atto