Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Musica e intercultura. Le diversità culturali in educazione musicale (Disoteo)

L’educazione musicale interculturale è una materia intrinsecamente legata ai mutamenti sociali, al dibattito politico dei diversi paesi e alla situazione internazionale. Questo libro ne ripercorre la storia dell’ultimo secolo e ne analizza le declinazioni nei diversi paesi europei, con particolare riferimento alle pratiche pedagogiche e ai programmi scolastici.

Nata negli Usa nei primi decenni del ‘900 e diffusasi in Europa negli anni ’70 come risposta pedagogica allo sviluppo delle società multiculturali, l’educazione musicale interculturale è una materia intrinsecamente legata ai mutamenti sociali, al dibattito politico dei diversi paesi e alla situazione internazionale.
Questo libro ne ripercorre dapprima la storia nel corso dell’ultimo secolo ponendola in relazione ai fatti che hanno contribuito al suo sviluppo (i flussi migratori, le lotte delle minoranze afroamericane, la decolonizzazione), per analizzarne poi le declinazioni nei diversi paesi europei, con particolare riferimento alle pratiche pedagogiche e ai programmi scolastici.
L’autore tematizza in seguito l’identità musicale come questione chiave della prospettiva interculturale, prendendo anche in esame i fattori (questione di genere, lotte per i diritti degli omosessuali, dei diversamente abili e di altre minoranze) che hanno contribuito a orientare diversi studiosi verso la dizione più inclusiva di educazione alle diversità culturali piuttosto che a quella tradizionale di educazione interculturale. Sono discusse poi le principali teorie musicologiche che costituiscono il fondamento teorico di una prospettiva interculturale dell’attività musicale e che condividono la centralità del “soggetto umano che fa musica”, dei processi sociali di costruzione di senso e non della musica come oggetto reificato Concludono il testo alcune riflessioni di metodo e indicazioni pedagogiche di largo respiro, frutto del proficuo confronto dei nuclei tematici percorsi – provenienti dalla psicologia, dall’antropologia, dalla sociologia e dalla musicologia – con gli studi e le teorie di diversi pedagogisti musicali, soprattutto anglofoni e francofoni, spesso ancora sconosciuti o poco noti al pubblico italiano. In questo quadro internazionale sono discussi i concetti di apprendimento formale/informale, insegnamento orale/scritto, curricolo dinamico ed ecologico, educazione musicale prassica, musicing e musicking che contribuiscono alla ricerca per un paradigma interculturale dell’educazione musicale.

Maurizio Disoteo insegna musica nella scuola secondaria. Già ricercatore all’IRRSAE Lombardia e docente e formatore di insegnanti presso la Scuola Europea di Bruxelles, i Conservatori di Lille e di Mons, guest professor di Educazione Musicale Interculturale nelle Università di Valencia (Spagna) e del Maryland, insegna Antropologia culturale presso il Centro Artiterapie di Lecco e fa parte dalla fondazione del Comitato Scientifico del Centro Studi Musicali e Sociali “Maurizio Di Benedetto”. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Educazione Musicale Interculturale presso l’ULB di Bruxelles. È autore di diversi testi di pedagogia della musica e di musicologia tra cui Antropologia della Musica per educatori (2001), Specchi sonori. Identità e autobiografie musicali (con Mario Piatti, 2002), Il suono della vita (2003), Musica e nazismo. Dalla musica bolscevica alla musica degenerata (2013). Fa parte della redazione di Musicheria.

Indice
– Introduzione (allegata)
– L’Educazione Musicale Interculturale: storia di un concetto nel suo contesto politico e sociale
(Il contesto statunitense; Il caso australiano; La prospettiva internazionale e il ruolo dell’International Society for Music Education (Isme); L’attività dell’Unesco; Interculturale o multiculturale: non solo una questione di termini)
– L’educazione musicale interculturale in Europa
(Una risposta educativa alla società multiculturale; Un panorama variegato; L’interculturalità nei documenti e nei programmi dei paesi europei; I punti chiave del dibattito attuale in Europa)
– La questione dell’identità come fondamento dell’ educazione musicale interculturale
(La concezione dell’identità nel dibattito attuale delle scienze dell’educazione; Il concetto d’identità nell’antropologia contemporanea; Memoria e oblio: i due poli della costruzione identitaria; La costruzione dell’identità musicale; Qualche conclusione e alcune premesse)
– L’umano e il musicale
(Quando si sapeva cos’è la musica; La situazione dopo la seconda guerra mondiale; L’antropologia della musica; Da quando non si sa più cosa sia la musica; Il contributo di John Blacking; François Delalande e la teoria delle condotte musicali)
– Riflessioni e indicazioni di metodo sull’ Educazione musicale interculturale
(Una pedagogia fondata sulle identità; Pluralità d’identità, pluralità di metodi; Per una riscoperta della mentalità orale; L’improvvisazione; Autenticità e contesto; Indicazioni di metodo tra identità, oralità, improvvisazione; Gli strumenti musicali; Ascoltare la musica con un atteggiamento interculturale)
– Bibliografia.

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