Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Mare nostrum 2023

Nel 1999 ho realizzato un tape di un’ora come sottofondo quasi virtuale alla performance Agorafonia. Per musiche di piazza,  pensata in collaborazione con Paolo Cerlati ed Enrico Strobino.
La performance Agorafonia (https://www.youtube.com/watch?v=cn-h876snng) è stata presentata in numerose piazze italiane riscuotendo parecchio successo.
Il progetto è documentato nel libro Suonare la città, a cura di E. Strobino e M. Vitali (FrancoAngeli).
L’intera documentazione audio si può ascoltare cliccando nel riquadro seguente:

Suonare la città – Agorafonia (E. Strobino M. Vitali)

Il tape preregistrato, Mare Nostrum, nasceva dall’interpretare il Mediterraneo come un grande orecchio (la forma vista dal satellite ricorda un padiglione auricolare) in ascolto perenne dei canti, delle musiche e dei gesti vocali di tutto il mondo.
Su questa idea ho costruito una partitura in 4 parti (nord – ovest – est – sud) di cui questo è un frammento:

Questa polifonia permette di ascoltare una musica “altra” all’interno della quale si riscoprono frammenti della propria memoria musicale in un immaginario viaggio con i propri ricordi, le proprie competenze, messe continuamente in discussione dal fluire ininterrotto delle informazioni musicali, stimolando così, vari livelli di ascolto.
Il mediterraneo è al centro di un’ideale ascolto delle musiche del mondo, dove i gesti vocali non sono solo suoni da elaborare-rielaborare, ma tracce vive e pulsanti di culture musicali, dove gli elementi noti e familiari si mescolano e si intersecano con elementi nuovi, inusuali, sorprendenti, creando una texture timbrica fluida, e stimolante dal punto di vista psicologico ed emotivo.

Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può  essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili (I. Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto, Mondadori, Milano, 2002, p. 246).

Il lavoro mette in scena la complessità, le diversità culturali che convivono da millenni sul nostro pianeta, nello spazio e nel tempo.
Un’utopia: ascoltare il mondo in un istante; un segno di speranza verso una sempre più pacifica convivenza fra le culture; un elogio della diversità; un inno alla gioia dell’essere “uomo” ed a tutte le sue manifestazioni espressive.

L’armonia nasce dai contrasti. Perché l’armonia è unificazione di elementi mescolati, consenso di disegni divisi” (Filolao in H. Maldiney: Aître de la langue et demeures de la pensée – 1975).

Dal 1999 ad oggi troppi morti hanno riempito il Mediterraneo. Oggi non riesco più a viverlo con quella speranza di pacifica convivenza fra le culture che ho pensato allora; il mio cuore è straziato da 24 anni di tragedie in mare. Ho realizzato quindi una versione ridotta (6’18”) di quel Mare Nostrum originale, inserendovi la mia riflessione e le mie emozioni di fronte a questa Guernica del mare che è diventato il Mediterraneo.

>>> Ascolta il contributo audio, costituito dall’introduzione parlata di D. Vineis e dal brano musicale (a 2’58”).

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