Documento del Comitato nazionale
E’ stato reso pubblico un importante documento del Comitato nazionale per l’appprendimento pratico della musica, presieduto da Luigi Berlinguer.
Riportiamo la Presentazione del documento dal sito del Comitato e in allegato il testo del documento stesso.
Musicheria ospiterà nei prossimi mesi interventi, commenti, approfondimenti relativi alle prospettive delineate dal Piano.
Nel sottolineare l’importanza di questo testo ai fini dello sviluppo dell’educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado, riteniamo che la realizzazione delle linee di indirizzo espresse dal Comitato avranno bisogno, per essere concretizzate, di precisi e adeguati supporti finanziari, di dispositivi normativi dei competenti organi ministeriali, di buona volontà da parte di dirigenti scolastici, insegnanti, operatori culturali.
Ci sembra che anche il Forum delle Associazioni per l’educazione musicale (di cui abbiamo già dato informazione pubblicando anche un Manifesto – cfr. allegato) possa svolgere un ruolo propositivo per la realizzazione delle linee di indirizzo proposte dal Comitato.
Sembrano quindi esserci le premesse per un nuovo rilancio, ancorchè graduale, della musica a scuola, vista anche la Circolare sulla Settimana della musica a scuola. Speriamo bene. Nonostante tutto (e in questo tutto ci stanno altre scelte ministeriali sulle quali abbiamo espresso ed esprimiamo la nostra aperta critica e perplessità, come critiche e perplessità sono state espresse dai sindacati, dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, nonchè dal Forum delle Associazioni Disciplinari – di quest’ultimo cfr. il Documento su “Scuola e provvedimenti governativi” (in allegato)
Il Piano “Fare musica tutti” si propone come indicazione di linee di indirizzo destinate a guidare nei prossimi anni gli interventi relativi alla diffusione della pratica e della cultura musicale nelle scuole di ogni ordine e grado.
Il quadro di riferimento è, da una parte, quello europeo che ci richiama a sviluppare nei cittadini alcune competenze chiave di cittadinanza, tra le quali la conoscenza e la pratica delle arti e, in primo luogo, della musica.
Ma il quadro è anche quello di una scuola che in questi anni ha via via dedicato alla pratica e alla cultura musicali crescente attenzione e risorse, anche se insufficienti, e che aspetta soltanto norme operative che consentano di inserire efficacemente nel curricolo procedure didattiche ormai consolidate nell’extracurricolo.
L’autonomia scolastica è il punto di partenza per l’attuazione di misure che devono progressivamente portare a «fare musica tutti», nella scuola primaria, con il maestro musicista (una nuova figura professionale già per altro prevista dal regolamento per la Revisione dell’assetto ordinamentale della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione: art. 4, comma 10), nella scuola secondaria di primo grado, con gli insegnanti già presenti opportunamente formati (se necessario) e fino al biennio dell’obbligo, attraverso nuove figure ancora da definire.
Caratteristica del Piano è la progressività. Non si vuole che la scuola si veda calare l’ennesima norma destinata a restare inattuata, si vuole che le esperienze già in atto si estendano per numero fino a comprendere tutte le scuole e tutti gli alunni e acquisiscano, insieme a più forti basi scientifiche e pedagogiche, un definitivo consolidamento curricolare. Con il consenso dei docenti, per la gioia degli alunni.