Profumi africani
Angela Cattelan, Franca Mazzoli, ADA MATY – Una storia musicale a più voci, Artebambini, Bologna, 2010
– «Emma, attenta, quel libro è prezioso! Sfoglia le pagine con delicatezza, guarda, così…»
Il libro è sul pavimento, le sue pagine colorate sono immerse nel paesaggio dei giochi di Emma e i bellissimi disegni si mischiano a tazzine e palline, vicino ad un lungo tunnel colorato, a una torre di scatole cinesi e a una cucina di cartapesta.
Nell’aria una musica dai profumi africani molto intensi.
Nella stanza attigua, in cucina, mamma e babbo stanno preparando cena.
– «Mamma, Babbo….»
Ad ogni nuova canzone del disco Emma ci chiama e ci invita a ballare. Alziamo il volume, battiamo le mani sulle gambe, i piedi sul parquet, facciamo un breve girotondo: viene anche Bruno, l’orso grande che fino ad ora sonnecchiava sul cavallino a dondolo.
Le voci cambiano da un brano all’altro, come gli strumenti; facciamo una pausa: mamma sfoglia il libro e li mostra alla bimba.
A volte c’è pochissimo riverbero e allora le voci paiono essere proprio qui, vicine: sono qui a giocare con noi.
Mamma e Babbo ascoltano anche il sound, la kora che incontra la chitarra, e poi djembé, sanze, balafon, talking drum; commentano la bellezza delle esecuzioni e delle registrazioni: deformazione professionale.
– «Questa la voglio proprio tirar giù, che traccia è? Mi piacerebbe proprio proporla a scuola ai miei ragazzi e ragazze. Vi spiace se la risentiamo?»
Poi abbassiamo il volume fino a renderlo sfondo, mamma legge la storia di Ada Maty mentre Emma costruisce un’altra torre che poi si divertirà a far crollare.
La cena è pronta, ritiriamo il libro in un posto più sicuro, il CD invece rimane lì: da parecchi giorni è inserito nel lettore anche quando è spento. Lo risentiremo domani, più o meno a quest’ora.
Rimane un retrogusto di incontri veri, di amicizie, di sintonie, di empatie, di emozioni.
Non è poco di questi tempi.