L’uomo, la musica, lo strumento
Quanto uno strumento musicale può incidere sulla realizzazione di un incontro più o meno ravvicinato fra l’uomo e la musica?
L’oggetto sonoro, con i suoi aspetti formali, materiali e tecnologici, con i suoi diversi modi di emissione sonora, con la sua più o meno spontanea «toccabilità», con quel tipo di posture fisiche e di mobilità corporale che impone a quanti lo «avvicinano», con la cultura educativo-scolastica e sociale che si porta dietro, non può certamente essere ritenuto un elemento passivo all’interno dell’esperienza musicale che l’uomo, con esso, può realizzare a diversi livelli.
Nel contributo qui presentato (vedi Allegato pdf) si concentra l’attenzione sugli strumenti musicali intesi come oggetti che possono incidere fortemente sui comportamenti musicali dell’uomo e, conseguentemente, sulle varie tipologie di «uomini musicali» presenti nella nostra società. Si tratta, quindi, di vedere lo strumento musicale come prodotto materiale in grado di proporre modi di approcciare, di manipolare, di scoprire e quindi di attivare un uso stesso dell’oggetto musicale considerato. Un uso che molti legami potrà avere con i bisogni personali e/o di gruppo che l’uomo, con i suoni e il fare musica, intende manifestare e realizzare.