Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

La dimensione sonora del cinema

Mauro Lupone

Riflessioni e stimoli per una didattica dell’audiovisione

 
La riflessione che segue nasce dall’esperienza sviluppata all’interno del Liceo Multimediale Musicale “A.Passaglia” di Lucca, a cui hanno fatto seguito una serie di seminari e laboratori realizzati in varie occasioni. La caratteristica curricolare di quel corso sperimentale ha, fin da subito, sottolineato una specifica attenzione alla dimensione contemporanea, alle nuove tecnologie e all’incontro con i mezzi della multimedialità, permettendo di profilare un percorso che favorisse l’approfondimento di un approccio didattico fortemente orientato ai bisogni, alla realtà esperienziale e al vissuto degli studenti. Come negare infatti l’importanza, nelle dinamiche relazionali, espressive, di conoscenza ed espressione del sé, che le moderne tecnologie audio e i mezzi di comunicazione digitali rivestono all’interno del percorso di formazione e di crescita dei ragazzi? Il pensiero tecnologico presuppone per sua stessa natura il concetto di trasformazione e cambiamento, di relazione e confronto, in linea anche con un approccio pedagogico sistemico che mette in risalto il soggetto e le sue relazioni con il contesto sociale, secondo le dinamiche dell’espressione e della comunicazione contemporanea. L’esperienza audiovisiva, oggetto di questa riflessione, permette ad esempio, di cogliere all’interno della natura intermediale, l’identità e l’interazione dei differenti contributi linguistici, attribuendo loro senso e significato funzionale. Una riflessione quindi sulla funzionalità del materiale sonoro complessivo, in relazione ad una condotta di ascolto orientata a un confronto dialogico con l’opera audiovisiva, magari cercando, con un gioco di parole, di contribuire a rompere l’egemonia dell’immagine, per ridare libertà all’immaginazione, in un contesto in cui più che pensare ad essere oggetti di interattività, sarebbe meglio cercare di tornare ad essere nuovamente soggetti di intercreatività.
 
Il testo completo nell’allegato pdf 
 

 

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