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L’esperienza corale nelle scuole di Empoli

Redazione

A cura del Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni

Il Progetto “Musica corale nella scuola”, attivo ad Empoli da più di dieci anni, è nato con l’intento di offrire ai giovani l’opportunità di vivere all’interno della scuola un’esperienza musicale e culturale significativa ma nello stesso tempo adeguata alle caratteristiche e alle esigenze espressive della fascia d’età coinvolta, soddisfacendone inoltre i bisogni di aggregazione sociale attraverso il lavoro di gruppo. Il progetto, che ha interessato in una prima fase le scuole superiori, per poi estendersi anche alle scuole di istruzione primaria, ha cercato di coinvolgere il maggior numero possibile di istituti nell’ambito cittadino, e di sensibilizzare al loro interno tutti gli studenti, senza alcuna selezione, così da evitare qualunque forma di elitarismo.
L’invito a partecipare all’attività corale è stato esteso anche al corpo docente, al fine di renderlo maggiormente consapevole del valore educativo e culturale della pratica musicale. Il Progetto prevede, dove possibile, la costituzione di un coro per ogni singolo istituto, e, qualora non venga raggiunto il numero minimo di studenti partecipanti (25), la creazione di cori interscolastici. L’impegno da parte delle scuole coinvolte è quello di mettere a disposizione per l’attività corale dei locali idonei e i supporti strumentali necessari, e di garantire la presenza di un docente responsabile, delegato dal preside dell’Istituto, a cui l’operatore didattico possa fare riferimento.
Al Centro Busoni (www.centrobusoni.org) spetta invece il compito di individuare e nominare gli esperti-direttori di coro, di organizzare manifestazioni pubbliche e promuovere scambi con altre realtà corali scolastiche. Questo tipo di articolazione ha determinato nel tempo la nascita di diverse realtà corali, ognuna con una propria storia ed evoluzione: dai cori scolastici e interscolastici nelle scuole superiori (sia licei che istituti tecnici), ai gruppi-classe delle scuole elementari, al Coro di voci bianche, fino al Coro giovanile, che raccoglie i frutti di un lungo percorso formativo, riunendo al proprio interno quegli studenti che hanno maturato nel tempo un particolare interesse per l’attività corale e che dimostrano maggiori attitudini e disponibilità. Tutte queste realtà hanno animato ed animano ogni anno la vita musicale cittadina attraverso rassegne corali, concerti e manifestazioni pubbliche, che in molti casi hanno visto anche la partecipazione di gruppi corali ospiti, provenienti da altre città italiane ed europee. Soprattutto i cori delle scuole superiori e il Coro giovanile hanno beneficiato di numerose opportunità di scambio con altre realtà corali, che hanno permesso ai giovani di incontrarsi e confrontarsi con dei loro coetanei, condividendo con essi il piacere di fare musica insieme.
Dal punto di vista didattico il Progetto prevede la costituzione di una équipe operativa, formata dai direttori di coro e da un coordinatore. Essa si riunisce periodicamente per pianificare e programmare l’attività annuale, per mettere a fuoco obiettivi e finalità comuni, per individuare e discutere metodologie didattiche e strategie d’intervento, e per verificare l’andamento dell’attività e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La mancanza di una nostra tradizione nel settore della coralità scolastica e le trasformazioni socio-culturali in atto fanno sì che ai direttori di coro vengano richieste delle particolari attitudini, non solo musicali, bensì soprattutto didattiche e relazionali, e un’ampia disponibilità alla ricerca. Compito del coordinatore è verificare la presenza di questi requisiti e guidare il lavoro collettivo di programmazione e ricerca, monitorandone i risultati. La scelta di adeguate metodologie di intervento ha permesso in questi anni di proporre agli studenti una vasta gamma di brani corali, attingendo a repertori di tutte le epoche e di tutti i generi, senza preclusione alcuna, così da poter conoscere esperienze e culture anche lontane nel tempo e nello spazio. A questa valenza culturale e interculturale, va aggiunta naturalmente quella relativa alla formazione vocale dei giovani, estremamente importante per lo sviluppo della loro personalità e delle loro capacità comunicative.
Dall’anno scolastico 1996/1997, anno di avvio, hanno costantemente aderito al Progetto i sei Istituti Superiori della città. Dal 2001 l’attività si è estesa anche alle scuole elementari con la partecipazione di un numero variabile di plessi appartenenti ai tre Circoli Didattici dei Empoli (da un minimo di 3 ad un massimo di 8). Dall’anno scolastico 2002-2003 hanno iniziato la loro attività due gruppi rappresentativi del progetto corale: il Coro Giovanile e il Coro di Voci Bianche.
CORO GIOVANILE
Uno dei risultati più evidenti dell’attività svolta in questi anni è la formazione del Coro Giovanile di Empoli composto da circa 25 studenti in rappresentanza di ognuno dei cori degli Istituti Superiori, scelti su suggerimento dei vari direttori e verifica del coordinatore. In questi ultimi anni ha raggiunto alcuni risultati musicali di grande rilievo, sia nella partecipazione alle manifestazioni organizzate all’interno del progetto, sia in manifestazioni nazionali quali la Rassegna nazionale dei cori giovanili organizzata dalla FENIARCO a Follonica, dove il coro è stato segnalato come il migliore dei cori partecipanti, cui è seguito immediatamente un invito ad una Rassegna nazionale a Roma.
CORO DI VOCI BIANCHE
Il Coro si è costituto all’interno del progetto ed è formato da una selezione di bambini delle scuole che hanno partecipato e partecipano al Progetto di Musica Corale. Il gruppo è formato da circa 30 bambini. Nel 2004 entrambi i gruppi hanno partecipato alla realizzazione e alla rappresentazione de Il Circo d’Empoli opera per bambini su testo di Roberto Piumini, musicata da Andrea Basevi, commissionata dal Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni. Il testo di Roberto Piumini prendeva spunto da alcune idee dei bambini delle scuole elementari di Empoli, stimolate da incontri con lo stesso scrittore. La multiculturalità, l’integrazione razziale erano i temi ispirati dai bambini. All’operina si è affiancata negli stessi giorni (marzo 2004) un’iniziativa correlata: il Seminario di studi CANTARE IN CORO A SCUOLA? SI’, GRAZIE. Il seminario era finalizzato allo scambio di informazioni, riflessioni e documentazioni relative ad esperienze corali nelle scuole secondarie e all’approfondimento delle problematiche relative all’attività corale con gruppi giovanili. Il seminario era rivolto in particolar modo a: direttori di cori scolastici; coordinatori dei laboratori musicali; docenti e studenti delle Scuole di Didattica della musica; musicisti e compositori interessati alla attività corale; docenti di esercitazioni corali; docenti delle scuole di musica.
Nel corso degli anni all’interno del progetto sono stati organizzati innumerevoli manifestazioni, quali concerti, saggi e rassegne come quella di fine anno scolastico che ha sempre visto la partecipazione anche di gruppi ospiti provenienti dalla Toscana e da altre regioni limitrofe. Tra queste manifestazioni sono da segnalare I luoghi della fede, iniziativa del Comune di Empoli e della Regione Toscana e la Festa della Musica organizzata dal Comune di Empoli dal 1999. Da segnalare la partecipazione di alcuni gruppi a concorsi e rassegne nazionali quali Vittorio Veneto e Follonica. Inoltre i cori hanno partecipato alla Rassegna Corale “Cori tra i soffioni” a Larderello-Grosseto (2005) e ad un concerto all’interno del ciclo Caruso Chamber Music presso Villa Caruso di Lastra a Signa-Firenze (2005). Inoltre i cori nell’ambito di scambi con altri gruppi hanno effettuato trasferte in Svezia e Spagna e in diverse località italiane. Nel corso della sua attività pluriennale il progetto ha coinvolto circa 5.000 studenti.
Per contatti e informazioni: csmfb@centrobusoni.org.

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