Contributo di Graziella Favaro tratto da “Informa”, Notiziario dell’Istituto Pedagogico di lingua italiana di Bolzano, anno XVII, n. 81, dicembre 2010.
Graziella Favaro, pedagogista, è coordinatrice della rete nazionale dei Centri interculturali e membro dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale.
Nell’attesa che i curricoli diventino davvero interculturali, vi sono dei temi che più di altri si prestano fin da ora ad essere trattati in classe al fine di aprire le menti e i cuori, esplorare sia la dimensione cognitiva che quella relazionale dell’intercultura (E. Morin). Su questi temi vi sono già in Italia materiali e sperimentazioni interessanti.
Storie narrate. Il tema della narrazione si presta a conoscere il mondo e i suoi racconti fin dall’ infanzia e in vario modo, dal momento che raccontare o leggere storie è un fatto universale e tuttavia legato al contesto. In un percorso interculturale possono essere proposti. fra gli altri:
– i miti e le fiabe del mondo anche in versione bilingue;
– i personaggi/ponte che si ritrovano in tradizioni diverse, dal momento che da sempre le storie vanno per il mondo e “hanno le gambe lunghe”;
– gli scrittori più celebri dei Paesi di origine degli alunni stranieri;
– la letteratura della migrazione in italiano.
Dare parole al mondo. La valorizzazione delle lingue d’origine e delle diverse forme di bilinguismo è un altro modo efficace di riconoscimento delle diversità. Lo si può fare attraverso: la raccolta puntuale delle biografie linguistiche della classe; la visibilità nelle scuole e in classe delle scritture e degli alfabeti diffusi fra gli alunni stranieri; il lavoro didattico sui prestiti linguistici; l’insegnamento delle L1 in orario extrascolastico, proposto a tutti gli alunni; l’inserimento delle “lingue immigrate” nel curricolo scolastico, …
Espressioni meticce. L’arte e le varie forme espressive e artistiche sono da sempre e in maniera universale, i temi privilegiati che sono al centro della contaminazione e del metissage interculturale. Fare teatro, musica, espressioni visive in situazioni multiculturali significa oltrepassare i propri confini culturali per accogliere e reinterpretare forme espressive differenti che hanno origini qui e altrove.
Intercultura in gioco. Il tema dello sport, delle attività ludiche, del corpo è cruciale e “sensibile” perché si presta, da un lato. ad essere terreno di incontro e di confronto e dall’altro lato può diventare occasione di distanza ed esclusione fino a vere e proprie forme di razzismo. Vi sono tuttavia esempi, come quelli del cricket, che possono essere letti, a certe condizioni, come buone pratiche di “intercultura sul campo”.
Con-cittadinanza. Imparare a vivere insieme uguali e diversi, scoprire valori condivisi pur nella diversità delle storie e dei riferimenti culturali: sono queste le sfide della con-cittadinanza nella pluralità e il percorso di educazione alla cittadinanza può rappresentare un momento cruciale per lo sviluppo della competenza interculturale a partire dai più piccoli.
– i miti e le fiabe del mondo anche in versione bilingue;
– i personaggi/ponte che si ritrovano in tradizioni diverse, dal momento che da sempre le storie vanno per il mondo e “hanno le gambe lunghe”;
– gli scrittori più celebri dei Paesi di origine degli alunni stranieri;
– la letteratura della migrazione in italiano.
Dare parole al mondo. La valorizzazione delle lingue d’origine e delle diverse forme di bilinguismo è un altro modo efficace di riconoscimento delle diversità. Lo si può fare attraverso: la raccolta puntuale delle biografie linguistiche della classe; la visibilità nelle scuole e in classe delle scritture e degli alfabeti diffusi fra gli alunni stranieri; il lavoro didattico sui prestiti linguistici; l’insegnamento delle L1 in orario extrascolastico, proposto a tutti gli alunni; l’inserimento delle “lingue immigrate” nel curricolo scolastico, …
Espressioni meticce. L’arte e le varie forme espressive e artistiche sono da sempre e in maniera universale, i temi privilegiati che sono al centro della contaminazione e del metissage interculturale. Fare teatro, musica, espressioni visive in situazioni multiculturali significa oltrepassare i propri confini culturali per accogliere e reinterpretare forme espressive differenti che hanno origini qui e altrove.
Intercultura in gioco. Il tema dello sport, delle attività ludiche, del corpo è cruciale e “sensibile” perché si presta, da un lato. ad essere terreno di incontro e di confronto e dall’altro lato può diventare occasione di distanza ed esclusione fino a vere e proprie forme di razzismo. Vi sono tuttavia esempi, come quelli del cricket, che possono essere letti, a certe condizioni, come buone pratiche di “intercultura sul campo”.
Con-cittadinanza. Imparare a vivere insieme uguali e diversi, scoprire valori condivisi pur nella diversità delle storie e dei riferimenti culturali: sono queste le sfide della con-cittadinanza nella pluralità e il percorso di educazione alla cittadinanza può rappresentare un momento cruciale per lo sviluppo della competenza interculturale a partire dai più piccoli.