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1999, Convegno: La scuola cambia musica? (Atti)

Atti del Convegno di Studi “La scuola cambia musica? Educazione musicale e riforme della scuola” – Lecco, 23 novembre 1999


PREMESSA
Se paragonassimo la Scuola italiana a un brano musicale, potremmo dire che in esso si contrappuntano oggi tre temi principali: l’attuazione graduata dell’autonomia, il progetto di riforma dei cicli di studio, il dibattito sui ‘saperi’ essenziali. E se il Ministero della P.I. può essere paragonato al direttore del coro, certamente le voci che contribuiscono alla realizzazione del contrappunto sono tra le più varie, e provengono dal mondo della scuola (con le consultazioni avviate dal Ministero stesso, i contributi autonomi di associazioni professionali, culturali, sindacali e di singoli esperti e studiosi), ma anche dal mondo del lavoro e della produzione (significative per esempio le prese di posizioni di Confindustria) e da vari ambiti culturali. Ora si ritiene opportuno e importante che anche le voci di chi opera in prima persona nel campo dell’educazione musicale si misurino con il citato contrappunto, sia sugli aspetti generali, sia nel proprio campo specifico.

POSIZIONI
Sarebbe troppo lungo riportare qui tutte le diverse posizioni emerse in questo periodo sui temi oggetto della nostra attenzione. Ampia è stata anche la produzione di testi e di contributi finalizzati ad illustrare le diverse ‘intonazioni’ date ai vari punti di vista. Come esempio basterebbe citare il dibattito che emerge dalle numerose recenti pubblicazioni tra cui Ferroni – La scuola sospesa, (Einaudi); Maragliano – Tre ipertesti su multimedialità e formazione (Laterza); Russo – Segmenti e bastoncini (Feltrinelli); Massa – Cambiare la scuola; AAVV – Buone notizie dalla scuola (Pratiche), nonché i diversi Forum attivati su alcuni siti internet.
Nell’ambito del MCE, copromotore dell’iniziativa che qui presentiamo, dobbiamo ricordare i contributi apparsi sui vari numeri del Bollettino e della rivista Cooperazione Educativa (cfr. in particolare “A scuola di autonomia”, supplemento al bollettino 8-9-10 dicembre 1997, “Vissuti e saperi nei percorsi educativi”, Dossier n. 5 Scuole estive, supplemento al n.3-4 del Bollettino 1998), nonché il dibattito sviluppato nell’Assemblea di Frascati del 6-8 dicembre 1997 e nelle Giornate di studio di Firenze del 16-17 maggio 1998. Anche per quanto riguarda i temi specifici del musicale sono emerse diverse posizione, rappresentate anche qui da una serie di documenti tra cui ricordiamo:documento SIEM sulla riforma dei Conservatori e il riordino dei cicli scolastici in Musica Domani n. 104, settembre 1997, documento delle “associazioni disciplinari” su Musica Domani n. 106, marzo 1998, documento del “Gruppo di Bologna” sul numero di settembre ‘98 del Giornale della Musica, EdT. documento “L’educazione musicale nella scuola di base” del “Gruppo Musica MCE”.

FINALITÀ
Il Convegno si è proposto come un momento di incontro in cui far dialogare le diverse voci al fine di raccogliere e diffondere informazioni e documentazioni, suscitare nuove suggestioni progettuali, promuovere azioni congiunte, attivare confronto e dibattito su ruolo, funzioni, contenuti di una educazione musicale adeguata ai nuovi bisogni della società e ai nuovi orizzonti della scuola.

CONTENUTI
Il convegno ha sviluppato i seguenti contenuti, espressi in forma di domanda:

– NUOVA IDENTITÀ PER UNA SCUOLA CHE CAMBIA
Quale può essere oggi la funzione della scuola (e dell’educazione musicale al suo interno) alle soglie del 2000?
Che spazio dare alla relazione tra docenti, allievi e allieve per sviluppare innovazione sul piano dei significati?
Come ripensare il “tempo scuola”, in una prospettiva che sappia sviluppare un approccio ecologico ai problemi educativi (che interessano anche l’educazione musicale)?

– I SAPERI MUSICALI
Esistono dei “saperi di base che tutti i giovani devono solidamente possedere”?
Quando dei “contenuti” dell’educazione musicale diventano “irrinunciabili”?
Quali relazioni tra saperi, discipline, competenze, contenuti, abilità, per salvaguardare un’ecologia della mente?
Perché il sapere musicale può diventare multimediale?
Quale ruolo e quale identità per la produzione musicale nella scuola di base?

– RIORDINO DEI CICLI, AUTONOMIA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
Nell’ambito dell’attuale dibattito sulla normativa:
Quale continuità per l’educazione musicale?
Quale formazione per i docenti?
Che rapporto prefigurare tra scuole ordinarie, scuole ad indirizzo musicale, centri e associazioni specializzate?
Come entra a scuola il territorio musicale?
Quale rapporto tra programmi curricolari e forme di sperimentazione?

ATTI DEL CONVEGNO

INTRODUZIONI
Interventi introduttivi di Diana Penso e Maurizio Vitali.

RELAZIONI
Mario Piatti, La musica cambia la scuola? Invenzione a più voci su un tema di Luigi Berlinguer.
Walter Fornasa (non disponibile)
Vita Cosentino, L’Autoriforma Gentile.
Enrico Strobino, Il corpo della musica.

COMUNICAZIONI
Sintesi delle comunicazioni di Gabriele Marinoni, Angelo Riva, Fabio Dovigo.

TAVOLA ROTONDA E DIBATTITO
Sintesi degli interventi degli invitati alla tavola rotonda (Maurizio Disoteo, Mariateresa Lietti, Giovanni Piazza, Annibale Rebaudengo, Eugenio Ripamonti, Maurizio Spaccazocchi) e del dibattito.

DOCUMENTO CONCLUSIVO
Documento di sintesi stilato dai relatori nella giornata successiva al convegno e inviato al Ministero Pubblica Istruzione.
 
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Materiali PDF
Materiali audio
Materiali video