Riaccendere l’attenzione sul concetto e sulle finalità specifiche dell’Animazione musicale teatrale
Le esperienze musicali possono giocare all’interno di un territorio molto ampio e diversificato: dalle pratiche percettive e somoestesiche tipiche della nostra dimensione audiens, alle pratiche espressive gesto-motorie (movens), dalle prassi sonoro-musicali dell’homo loquens, cantans e sonans a quelle che coinvolgono sia l’homo videns (l’imago-azione con i suoni, i vari legami fra musica e immagine, sino alla realizzazione di grafie e scritture musicali) che quello sapiens (la capacità di attribuire significati e valori culturali, religiosi, estetici, simbolici, ecc., all’intera produzione musicale umana).
Da questa veloce sintesi si può comunque com-prehendere la vastità e la ricchezza del territorio delle esperienze musicali umane. In breve, siamo difronte a un campo d’azione che s’intreccia direttamente, e con tanta facilità, con altre forme espressive umane, come ad esempio la pittura, la poesia, la narrazione, il balletto e la danza (nelle sue varie forme popolari e colte, sino la messa in scena della propria azione corporea).
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