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Quadri musicali nella Russia dello Zar

Marco Longo

Progetto didattico sui “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij

Nel corso della storia della musica molti compositori si sono lasciati ispirare, nello scrivere le proprie opere per strumenti, da elementi, soggetti o argomenti extra-musicali.
Uno dei mondi a cui si sono maggiormente rivolti è stato quello dei fenomeni naturali: pensiamo ad esempio alle “Quattro Stagioni” di Vivaldi, alla Sinfonia “Pastorale” e alla Sonata per pianoforte “Al chiaro di luna” di Beethoven, alle “Scene del bosco”, sempre per pianoforte, di Schumann, oppure a “La mèr” di Debussy.
Un altro collegamento molto utilizzato dai musicisti è stato quello con la letteratura: da “Kreisleriana” di Schumann, ispirato ai libri del poeta tedesco E.T.A. Hoffmann, al “Sogno di una notte di mezz’estate” di Mendelssohn riprendendo Shakespeare; dai “Sonetti del Petrarca” e dalla “Dante-Sonata” di Liszt, all’ “Histoire du soldat” di Stravinskij (ispirato alla fiaba russa, ma anche dal Faust) e a “Ma mère l’oye” di M. Ravel. Pochi compositori dei secoli scorsi hanno scritto dei brani pensando all’arte figurativa (quadri o dipinti in generale): l’esempio sicuramente più famoso è quello dei “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij.

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