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Auto/Biografie che vibrano

Redazione

In occasione della fondazione del Centro Ricerche e Studi sulle Auto-Biografie Musicali (C.R.S. BioMus) Musicheria intervista Raffaella Iuvara, direttrice della Scuola di Musicoterapia Gabriel Marcel di Catania, Noto, Palermo e presidentessa del C.R.S. medesimo

 
Musicheria: Come è nata l’idea di un Centro di ricerche e studi sulle autobiografie in musica?

Iuvara
: Era da tempo che pensavo a questo tema nella specifica direzione musicale. Poi, dialogando con Maurizio Spaccazocchi, che è uno dei nostri docenti del settore musicale della Scuola Gabriel Marcel, abbiamo cercato di comprendere il possibile potenziale operativo che una ricerca e uno studio sulle auto/biografie musicali potesse offrire tanto al campo specifico degli studi musicali e umano-narrativi in genere, quanto al campo d’interesse che potesse risultare utile anche alla musicoterapia e quindi alla nostra stessa Scuola.

Musicheria
: Questa è anche la ragione per la quale avete deciso di ufficializzare l’apertura di questo C.R.S. BioMus con il Convegno che si terrà a Catania sabato 9 maggio presso il teatro Sangiorgi?

Iuvara
: Si! Abbiamo pensato che poteva essere utile e interessante ufficializzare la nascita del C.R.S. BioMus con un convegno dal titolo “AUTO/BIOGRAFIE CHE VIBRANO! La vita, le cose e i fatti del mondo nelle forme narrativo-musicali”. Ed è per questo motivo che abbiamo pensato di invitare, oltre a Maurizio Spaccazocchi, altri esperti relatori in questo tema, come Mario Piatti e Maurizio Disoteo, co-autori del libro Specchi Sonori. Identità e autobiografie musicali (FrancoAngeli, Milano 2002) e Sara Moretti della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari fondata da Duccio Demetrio.
Avevamo pure invitato un altro grande esperto internazionale di narrazione, lo psicologo musicale Michel Imberty, che aveva inizialmente accettato ma che poi ha dovuto rinunciare per gravi motivi famigliari. Comunque ci ha assicurato che appena le cose miglioreranno verrà comunque al C.R.S. BioMus per una conferenza-studio sul tema.
Il convegno, oltre ad ufficializzare la nascita del C.R.S. BioMus, ha il compito di indicare già un tracciato di studi e ricerche utili al tema stesso delle autobiografie in musica.

Musicheria
: Sappiamo che il C.R.S. BioMus ha pure altri interessi e diramazioni: ci potrebbe indicare alcune di queste strade che avete intenzione di intraprendere con questo nuovo Centro?

Iuvara
: Il C.R.S. BioMus è rappresentato e gestito dal. Gruppo di Coordinamento Scientifico (G.C.S) formato dal Presidente (R. Iuvara), il Coordinatore artistico-scientifico (M. Spaccazocchi) e due esperti studiosi e analisti del settore (M. Piatti. M. Disoteo).
Con il G.C.S. potranno collaborare vari ricercatori ed esperti di materiale musicale storico e attuale italiani e stranieri, ma sceglieremo pure dei nostri studenti della Scuola di musicoterapia. Inoltre il C.R.S. BioMus quando lo riterrà opportuno potrà realizzare:
– Centro raccolta di testi, spartiti e registrazioni di auto-biografie musicali cantate e strumentali di varie culture e generi musicali.
– Convegni specifici sul tema delle biografie musicali, uno dei quali è questo inaugurativo di maggio.
– Quaderni d’analisi su auto-biografie musicali specifiche.
– Lezioni pratico-teorico sul tema delle auto-biografie (sia come ricerca musicale, educativa e musicoterapeutica).
– Festival internazionale delle biografie musicali: BIO.MUS.FEST
Questo festival ha i seguenti scopi: diffondere il valore umano e musicale delle auto-biografie attraverso la promozione di composizioni ed esecuzioni delle medesime auto/biografie musicali. Si inviteranno a tale scopo cantanti e musicisti a produrre un brano (in CD) sul tema auto/biografie musicali. Queste composizioni verranno selezionate dal G.C.S. per poi farle accedere al BIO.MUS.FEST. Il festival si svolgerà ogni anno in un luogo diverso della nostra regione siciliana o comunque del comprensorio di Comuni che offriranno al C.R.S. un teatro o un auditorium efficace ed efficiente alla realizzazione del festival stesso.

Musicheria: Ci sembra un progetto molto ampio e interessante e per questo Le facciamo gli auguri. Ma ci permetta di farle un’ultima domanda: quali interessi specifici può avere nella formazione di studenti in musicoterapia, lo studio delle autobiografie musicali?

Iuvara: In realtà lo studio sulle autobiografie musicali, oltre ad avere i suoi specifici interessi sul piano storico-sociale e sulla narrazione identitaria, trova nella formazione musicoterapeutica vari settori applicativi:
– nella stimolazione dei percorsi utili per entrare in relazione fra terapeuta e paziente;
– nella possibilità di offrire un nuovo mezzo per esternalizzare la propria identità e i propri pensieri nei confronti del mondo, dei fatti, degli altri e del terapeuta stesso;
– nel lavoro di riaccensione delle proprie memorie musicali (specialmente nelle malattie della vecchiaia) che poi di fatto sono vere e proprie memorie identitarie, dei veri e propri frammenti di vita, ecc.;
– nelle forme biografico-musicali utili da trattare come metafore di narrazioni di vissuti negativi;
– come mezzi musicali per acquisire una maggiore capacità di resilienza dopo aver vissuto fatti pesanti o tragici.

Le info del convegno nella locandina allegata.
 

 

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