Un laboratorio di percussioni per favorire dialogo e confronto, migliorare il benessere psico-fisico dei ragazzi coinvolti e gli equilibri di classe.
Una serie di circostanze fortunate hanno portato lo scorso anno me ed altri colleghi strumentisti, Eugenia Cavaliere, Viviana Miele, Massimo Di Cristofaro, Andrea Salvi, Claudio Piselli, a lavorare sulle cattedre di sostegno dell’I.C. Castelverde sotto la Dirigenza del Prof. Stefano Guerra persona particolarmente attenta alla problematica dell’inclusione. Incoraggiati da lui e da alcuni colleghi abbiamo iniziato l’avventura di un laboratorio che utilizzasse la musica come canale privilegiato.
L’I.C. Castelverde sorge nei luoghi della mia infanzia, nella periferia Est di Roma, zona nata negli anni ’50 grazie a braccianti marchigiani che costruirono qui le prime abitazioni. La scuola fu inaugurata nel 1975 dopo lunghe proteste di genitori e docenti; dal 2010 ha ottenuto l’indirizzo musicale. La popolazione è costituita da liberi professionisti e impiegati con reddito medio ma non mancano casi di forte disagio sociale: famiglie prive di sostentamento economico fisso, disgregate, emigrati, Rom. L’economia della zona è agricolo-commerciale. Grazie al Comitato di Quartiere sono aumentati infrastrutture e servizi che risultano però ancora insufficienti rispetto ai bisogni per cui, gli elementi socio-economicamente fragili rimangono esposti alla dispersione scolastica e alla micro-criminalità. Negli ultimi tempi sono aumentati i casi di ragazzi con necessità del docente di sostegno e B.E.S. Lo scorso anno l’organico ha compreso 8 cattedre di sostegno ed 1 spezzone coperte da 2 docenti di ruolo e da noi reclutati dalle graduatorie di strumento (flauto, percussioni, pianoforte). Ognuno ha seguito da 2 a 4 alunni con patologie diverse: ritardo dello sviluppo cognitivo/mentale, disturbi della condotta, deficit attentivo, dello spettro autistico, della sfera emotiva e borderline a cui si sono aggiunti quelli certificati come DSA e in svantaggio socio-culturale. Alcuni di questi ragazzi tuttora frequentano l’indirizzo musicale. […]
L’I.C. Castelverde sorge nei luoghi della mia infanzia, nella periferia Est di Roma, zona nata negli anni ’50 grazie a braccianti marchigiani che costruirono qui le prime abitazioni. La scuola fu inaugurata nel 1975 dopo lunghe proteste di genitori e docenti; dal 2010 ha ottenuto l’indirizzo musicale. La popolazione è costituita da liberi professionisti e impiegati con reddito medio ma non mancano casi di forte disagio sociale: famiglie prive di sostentamento economico fisso, disgregate, emigrati, Rom. L’economia della zona è agricolo-commerciale. Grazie al Comitato di Quartiere sono aumentati infrastrutture e servizi che risultano però ancora insufficienti rispetto ai bisogni per cui, gli elementi socio-economicamente fragili rimangono esposti alla dispersione scolastica e alla micro-criminalità. Negli ultimi tempi sono aumentati i casi di ragazzi con necessità del docente di sostegno e B.E.S. Lo scorso anno l’organico ha compreso 8 cattedre di sostegno ed 1 spezzone coperte da 2 docenti di ruolo e da noi reclutati dalle graduatorie di strumento (flauto, percussioni, pianoforte). Ognuno ha seguito da 2 a 4 alunni con patologie diverse: ritardo dello sviluppo cognitivo/mentale, disturbi della condotta, deficit attentivo, dello spettro autistico, della sfera emotiva e borderline a cui si sono aggiunti quelli certificati come DSA e in svantaggio socio-culturale. Alcuni di questi ragazzi tuttora frequentano l’indirizzo musicale. […]
Continua nel pdf allegato.
In allegato anche alcuni esempi musicali e due video.