Esperienze e riflessioni su un’affascinante alternativa alla lezione di musica tradizionale
Si può pensare, in una classe di scuola secondaria di I grado, di assumere i tratti tipici della pratica di insieme come paradigma della propria attività didattica durante l’ora di musica? E’ questa una scelta sostenibile dal punto di vista pedagogico, metodologico, ma anche dal punto di vista meramente pratico? Quali i vantaggi e quali i punti deboli di un’opzione così insolita e lontana dai canoni?
Queste ed altre ancora sono le domande che hanno mosso la mia curiosità e la mia ricerca durante il periodo del Tirocinio Formativo Attivo , e più precisamente nelle fasi di osservazione e di progetto, previste dall’iter ministeriale, che mi hanno dato la possibilità di vedere da vicino una realtà particolare e di poterne trarre informazioni, insegnamenti, spunti di riflessione che potessero tornare utili nel fatidico momento in cui sarei dovuto passare dall’altra parte della barricata, cioè dal banco alla cattedra.
Nelle pagine che seguiranno, ho raccolto la mia esperienza di tirocinio e di lavoro, unita alle riflessioni e ai contributi pedagogici già presenti sull’argomento, cercando di far emergere le straordinarie potenzialità che la pratica musicale di insieme nasconde dietro un’apparenza un po’ insidiosa e caotica, difficile da “addomesticare” e da condurre ad approdi di vera formazione e sviluppo di competenze.
Queste ed altre ancora sono le domande che hanno mosso la mia curiosità e la mia ricerca durante il periodo del Tirocinio Formativo Attivo , e più precisamente nelle fasi di osservazione e di progetto, previste dall’iter ministeriale, che mi hanno dato la possibilità di vedere da vicino una realtà particolare e di poterne trarre informazioni, insegnamenti, spunti di riflessione che potessero tornare utili nel fatidico momento in cui sarei dovuto passare dall’altra parte della barricata, cioè dal banco alla cattedra.
Nelle pagine che seguiranno, ho raccolto la mia esperienza di tirocinio e di lavoro, unita alle riflessioni e ai contributi pedagogici già presenti sull’argomento, cercando di far emergere le straordinarie potenzialità che la pratica musicale di insieme nasconde dietro un’apparenza un po’ insidiosa e caotica, difficile da “addomesticare” e da condurre ad approdi di vera formazione e sviluppo di competenze.
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