«La tragedia come dramma della fame, come terrore e rifiuto della violenza in tutti i sensi, il problema del rispetto umano, il problema della dignità e della qualità della vita, il problema del rapporto con la morte, il problema dell’amore, della sessualità, è il grande catalizzatore del comico satirico» Dario Fo.
CSMDB e Musicheria ricordano Dario Fo con il messaggio dell’Istituto Ernesto De Martino.
«Nel 1966 Fo curò la regia e la messa in scena del “Ci ragiono e canto”, uno degli spettacoli più importanti del Nuovo Canzoniere Italiano, su materiale di ricerca di Franco Coggiola e Cesare Bermani, con la collaborazione musicale di Giovanna Marini e la partecipazione, tra gli altri, di Ivan Della Mea, Paolo Ciarchi, Caterina Bueno, Giovanna Daffini, Rosa Balistreri, il gruppo Padano di Piadena e il Coro del Galletto di Gallura. Più volte riportato in teatro da Fo con la successiva collaborazione di altri artisti come Enzo Del Re, Ciccio Busacca e Antonio Infantino è diventato uno spettacolo cult per la musica e il teatro italiano e una tappa fondamentale nello sviluppo dell’attività culturale e artistica di Dario Fo.
La genialità irriverente di Fo contribuì a fare di “Ci ragiono e canto” un acceso momento di dibattito e di confronto sulle modalità di riproposta e di reinterpretazione della musica popolare, le sue scelte stilistiche improntate sulla gestualità e sui movimenti in scena degli attori e su una selezione e un riuso dei brani per evidenziare tutta la carica alternativa ed eversiva della cultura popolare restano ancora oggi un modello su cui poter lavorare».