Tra leggere e scrivere. Un percorso interdisciplinare sull’impaginazione, per la didattica dello strumento
L’approccio, sperimentato in un corso sulla scrittura musicale tenuto in anni recenti in conservatorio (nel Biennio didattico prima, quindi nel TFA A077), muove da considerazioni riguardo all’edizione di testi letterari, di norma diversa per criteri e impatto visivo tra poesia e prosa, e alle informazioni che l’impaginazione può fornire – o viceversa celare – in merito all’organizzazione di un’opera.
A questo scopo, tre testi poetici concepiti secondo criteri metrici differenti, dal semplice al complesso, sono stati dapprima proposti agli studenti per la lettura e l’analisi nella scrittura continua in prosa, quindi ricostruiti nella loro impaginazione originaria, per una valutazione comparativa dei due impianti.
Si è quindi applicata un’analoga tecnica di re-impaginazione “metrica” secondo la fraseologia a brani musicali, editi nella consueta forma continua, caratterizzati da quelle strutture regolari o ricorrenti tanto comuni nel repertorio per i primi anni di studio di uno strumento. Le principali differenze tra i due criteri d’impaginazione, ai fini della comprensione e dell’apprendimento, sono state quindi riassunte in una tavola comparativa. Alcuni studenti hanno avuto inoltre occasione di sperimentare coi propri allievi, in vari contesti, le risorse del metodo.
L’impaginazione secondo la forma, questa la prospettiva emersa, può rappresentare un modo per il docente di proporre, per via “visiva” invece che verbale, l’analisi di un brano. Può inoltre costituire, fin dai primi anni di studio, un’occasione per gli allievi di riflettere sul carattere non neutro della notazione riguardo al contenuto che trasmette e offrire loro un’opportunità per affinare la propria familiarità con il pensiero e la scrittura della musica.
>>> negli allegati il testo completo e gli esempi delle partiture
A questo scopo, tre testi poetici concepiti secondo criteri metrici differenti, dal semplice al complesso, sono stati dapprima proposti agli studenti per la lettura e l’analisi nella scrittura continua in prosa, quindi ricostruiti nella loro impaginazione originaria, per una valutazione comparativa dei due impianti.
Si è quindi applicata un’analoga tecnica di re-impaginazione “metrica” secondo la fraseologia a brani musicali, editi nella consueta forma continua, caratterizzati da quelle strutture regolari o ricorrenti tanto comuni nel repertorio per i primi anni di studio di uno strumento. Le principali differenze tra i due criteri d’impaginazione, ai fini della comprensione e dell’apprendimento, sono state quindi riassunte in una tavola comparativa. Alcuni studenti hanno avuto inoltre occasione di sperimentare coi propri allievi, in vari contesti, le risorse del metodo.
L’impaginazione secondo la forma, questa la prospettiva emersa, può rappresentare un modo per il docente di proporre, per via “visiva” invece che verbale, l’analisi di un brano. Può inoltre costituire, fin dai primi anni di studio, un’occasione per gli allievi di riflettere sul carattere non neutro della notazione riguardo al contenuto che trasmette e offrire loro un’opportunità per affinare la propria familiarità con il pensiero e la scrittura della musica.
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