Resoconti e prospetti di lezioni strumentali strutturalmente camaleontiche.
Il passaggio da una mera germinazione a una vera e propria prensilità dell’esperienza.
Esiste un tempo, un modo ed una possibilità di dar vita ai nostri spazi di approfondimento che può coincidere con un significativo ampliamento dei princìpi o dei criteri dati come punti di partenza stabili.
Allentando i codici del già conosciuto e indagando il mondo nonché le aree di studio con flessibile vigilanza tenderà a dischiudersi un itinerario dal profilo di per sé ondulato e inatteso.
C’è la vita dentro?
E’ la domanda che dovrebbe sgorgare ogni qualvolta ci si ritrovi ad ipotizzare e veder sorgere procedimenti o puri accadimenti inerenti la conoscenza , che risultino esser dotati di spunti ideativi degni di sviluppo.
Può essere in tal senso davvero saliente quel passaggio egregio che conduce da una mera germinazione a una vera e propria prensilità dell’Esperienza (esperienza in grado di essere, dunque, non soltanto osservata nel suo attuarsi e nel suo prender forma, bensì afferrata e densamente trattenuta in virtù della sua essenza).
Credendo inoltre nel fatto che l’esperienza stessa tenda preferibilmente a esplicitarsi in forme ampie e ramificate si è lasciato snodare e fluire liberamente il percorso che risulta essere oggetto della presente trattazione, facendo in modo che esso trovasse forza in concetti ed argomenti visti come EPICENTRI mobili. E’ per questa ragione che si è scelto di far comparire con forza nel titolo un sostantivo – ramificazioni per l’appunto – così pregnante e al contempo “incontrollabile”.
Allentando i codici del già conosciuto e indagando il mondo nonché le aree di studio con flessibile vigilanza tenderà a dischiudersi un itinerario dal profilo di per sé ondulato e inatteso.
C’è la vita dentro?
E’ la domanda che dovrebbe sgorgare ogni qualvolta ci si ritrovi ad ipotizzare e veder sorgere procedimenti o puri accadimenti inerenti la conoscenza , che risultino esser dotati di spunti ideativi degni di sviluppo.
Può essere in tal senso davvero saliente quel passaggio egregio che conduce da una mera germinazione a una vera e propria prensilità dell’Esperienza (esperienza in grado di essere, dunque, non soltanto osservata nel suo attuarsi e nel suo prender forma, bensì afferrata e densamente trattenuta in virtù della sua essenza).
Credendo inoltre nel fatto che l’esperienza stessa tenda preferibilmente a esplicitarsi in forme ampie e ramificate si è lasciato snodare e fluire liberamente il percorso che risulta essere oggetto della presente trattazione, facendo in modo che esso trovasse forza in concetti ed argomenti visti come EPICENTRI mobili. E’ per questa ragione che si è scelto di far comparire con forza nel titolo un sostantivo – ramificazioni per l’appunto – così pregnante e al contempo “incontrollabile”.
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