Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Il corpo, il suono e la mente: un’esperienza di ricerca

Elisabetta Piras, Sandra Fortuna e Marina Maffioli

Riflessione sul ruolo della motivazione nei processi di apprendimento musicale e motorio

“Sogno un’educazione musicale in cui il corpo stesso
svolga il ruolo di intermediario
tra i suoni e il nostro pensiero”
(Jaques-Dalcroze, 1921).

In recenti ricerche incentrate su molteplici implicazioni tra musica e movimento nelle attività didattiche (Piras 2014; Piras Fortuna Maffioli 2015; 2016), si sono riscontrati risultati significativi analizzando, in particolare, le risposte gestuali di adulti e bambini, musicisti e danzatori, ad alcune composizioni di Emile Jaques-Dalcroze. L’analisi è stata operata in relazione al pensiero di Jaques-Dalcroze sulla corrispondenza tra musica e movimento (1921) e in base alla Laban Movement Analysis (Laban, 1948).
Le analisi hanno fatto emergere la capacità dei partecipanti di mantenere l’attenzione e di descrivere, attraverso il movimento, i tratti pertinenti del brano: struttura, fraseggio, respiri e aspetti parametrici; ma ciò che è risultato ancora più significativo, è il diverso livello di attenzione e motivazione a svolgere l’attività di ascolto e movimento.
Entusiasmo per la scoperta, apprendimento autonomo, utilizzo del codice motorio, immersione nel contesto musicale, sono risultati gli ingredienti principali che hanno attivato la motivazione e piacere ad apprendere.
Sintetizzando i seguenti interrogativi in:
1) Si può riconoscere una motivazione intrinseca da parte dell’allievo, in un’attività didattica di musica e movimento?
2) Qual è il ruolo dell’insegnante nella conduzione di un’attività che permetta la massima libertà nel raggiungimento di un totale coinvolgimento dell’allievo?
3) Quali sono gli indicatori più adatti per valutare se si è realizzata una flow experience, secondo la definizione di esperienza ottimale e stato di massimo benessere, in un’attività di musica e movimento?
Il presente studio indaga la relazione tra ascolto e movimento e la loro funzione nell’attivare la motivazione ad apprendere, alla luce della prospettiva costruttivista e degli indicatori di flow, secondo le teorie della flow experience (Csikszentmihalyi, 1975, 1990; Csikszentmihalyi& Nakamura, 2001).

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