Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Nessun parli a Natale

Paolo Scatena, , le insegnanti del plesso "M.Mencarelli" di Chianciano Terme

Brano ritmico corale liberamente ispirato a “Natale” di Giuseppe Ungaretti

L’Istituto Musicale “Bonaventura Somma” di Chianciano Terme collabora con le scuole di Chianciano Terme da ormai un trentennio.
L’Amministrazione comunale ha da sempre ritenuto fondamentale la musica come momento formativo del bambino e ha contribuito e contribuisce tuttora dandoci la possibilità di collaborare con le scuola dell’infanzia e primaria.
Il nostro progetto musicale comincia dalla scuola dell’infanzia e, fino ai primi due anni della primaria, i bambini vengono avvicinati alla musica privilegiando “una progettualità in situazione” che tenta di aprire i contenuti alle relazioni, alla quotidianità, alle risorse, ai desideri (Strobino E., 2001) e di promuovere e sviluppare il potenziale musicale del bambino e quello del gruppo per accrescere le possibilità di espressione e comunicazione di tutti (Marinoni G., Lazzarotto B., Cornara S., Vitali M. 2005).
Al terzo anno di primaria, continuando il discorso iniziato nei primi due anni, viene inserito il flauto dolce come strumento musicale adatto ad un primo approccio all’alfabetizzazione e alla pratica strumentale. Questo serve come momento preparatorio ai due anni successivi (quarta e quinta), dove i bambini sperimentano l’uso di strumenti musicali a fiato (flauto traverso, clarinetto, sax, tromba e trombone), suonandoli in un percorso d’insieme e chiudendo il cerchio iniziato alla scuola dell’infanzia.
Una volta finita l’esperienza musicale all’interno della primaria, per chi volesse continuare, c’è la possibilità di iscriversi gratuitamente alla scuola di musica dell’Istituto, fino ad arrivare a entrare, anche attraverso lo studio individuale, nella Banda musicale di Chianciano Terme.

Tutto nasce dal caso…

Un invito a partecipare ad un evento: “Nessun parli”- un giorno di scuola: musica ed arte oltre la parola.
Due parole fatte in fretta nel corridoio al cambio dell’ora, qualche idea buttata là, l’impegno a riparlarne e partecipare all’evento del 21 novembre.
Passa qualche settimana e finalmente ci sediamo intorno ad un tavolo per decidere cosa fare e, come di solito succede nel nostro gruppo (piuttosto affiatato e coeso), vengono fuori varie idee: produzione di ritmi sonori con penne, matite, pennelli, carta argentata (riciclo degli involucri delle uova di pasqua dello scorso anno); cantare la poesia “Natale” di G. Ungaretti su base rap; la body percussion (poiché il corpo può essere considerato uno “strumento” musicale) che tanto piace ai bambini e infine una piccola documentazione video dei vari momenti della giornata per arrivare alla realizzazione di un piccolo videoclip.
Il tutto avviene nella scuola primaria a tempo pieno “Mario Mencarelli” di Chianciano Terme, dove spazi significativi vengono dedicati alla didattica laboratoriale, dove si “impara facendo”, dove i tempi sono più distesi e dove da moltissimi anni si studia musica in collaborazione appunto con l’Istituto “Bonaventura Somma” che per tutti gli alunni si personifica nel maestro Paolo Scatena e nei suoi collaboratori.
Così è nato “ Nessun Parli a Natale”.

Nessun parli a Natale

Ho preso al balzo la proposta della scuola di elaborare un qualcosa da poter presentare il giorno del “Nessun Parli” e ho costruito questa partitura, usando una delle poesie dedicate al Natale che più amo, “Natale” di Giuseppe Ungaretti.
Il brano è declamato ritmicamente alternando inserti ritmici parlati o suonati con la “body percussion” o con oggetti di riciclo (paradossalmente gli strumenti di riciclo sono costruiti utilizzando gli involucri dell’uovo di Pasqua) o oggetti di “uso comune” all’interno della scuola come i banchi o i pennelli per dipingere. La parte finale invece è pensata senza ritmo e si gioca sulle velocità di esecuzione delle parole e sulla dinamica, immaginando le parole come “la quattro capriole di fumo del focolare”.
La partitura può essere eseguita sia così come scritta cioè dall’inizio alla fine senza soluzione di continuità e sia sovrapponendo la parte ritmica alla parte parlata alternando il “suonato ritmico” al “parlato ritmico”.

>>> in allegato la partitura e il video

 
 

 

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Nessun Parli a Natale