Dal rugby alla musica andata e ritorno
Ho sempre provato una repulsione istintiva e immediata nei confronti degli Inni nazionali. Forse proprio il concetto di nazione deteriorato in nazionalismo, razzismo e guerre mi dà allergia. Per non parlare poi della qualità della musica (frequentemente povera e avulsa dalla cultura delle terre che rappresentano) e dei testi ‘necessariamente’ (?) intrisi di retorica bellica.
Un’importante eccezione è quella presentata nel materiale NKOSI SIKELE AFRICA, già uscito su Musicheria e per l’Osi Orff-Schulwerk Italiano, dove veniva affrontato l’inno sudafricano (ed il suo uso nello sport ed in particolare nel rugby) come il mezzo di trasporto didattico per un viaggio interdisciplinare nella storia, nella società e nella multicultura.
In Italia la notorietà e la pratica del rugby nelle nuove generazioni sono in costante crescita negli ultimi dieci anni e il Sei Nazioni è diventato un evento sociale oltre che sportivo. E il Sei Nazioni sta partendo con la sua nuova edizione. Mi è venuto in mente allora di verificare alcuni degli inni delle squadre partecipanti al trofeo e ho scoperto come anche in questi casi possano essere innumerevoli gli spunti multidisciplinari per il lavoro in classe e con classi di differenti età. Con questo materiale affrontiamo gli inni irlandesi (anche in questo caso viene utilizzato più di un inno) e in un prossimo materiale affronteremo gli inni della Scozia e del Galles.
Anche in questo caso la proposta è aperta e va adattata ai vari contesti, con diverse finestre che possono consentire un lavoro articolato della durata, in classe, anche di mesi. […]
>>> continua nel pdf e nei file audio allegati
Nota:
Il torneo Sei Nazioni è il più importante torneo internazionale di rugby a 15 dell’emisfero nord. Nasce come Campionato nel 1883 disputato tra le quattro Nazionali britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), è diventato Cinque Nazioni nel 1910 con l’ingresso della Francia, e infine è diventato l’attuale torneo quando è stato consentito l’ingresso nel 2000 della Nazionale Italiana. https://www.sixnationsrugby.com/
Un’importante eccezione è quella presentata nel materiale NKOSI SIKELE AFRICA, già uscito su Musicheria e per l’Osi Orff-Schulwerk Italiano, dove veniva affrontato l’inno sudafricano (ed il suo uso nello sport ed in particolare nel rugby) come il mezzo di trasporto didattico per un viaggio interdisciplinare nella storia, nella società e nella multicultura.
In Italia la notorietà e la pratica del rugby nelle nuove generazioni sono in costante crescita negli ultimi dieci anni e il Sei Nazioni è diventato un evento sociale oltre che sportivo. E il Sei Nazioni sta partendo con la sua nuova edizione. Mi è venuto in mente allora di verificare alcuni degli inni delle squadre partecipanti al trofeo e ho scoperto come anche in questi casi possano essere innumerevoli gli spunti multidisciplinari per il lavoro in classe e con classi di differenti età. Con questo materiale affrontiamo gli inni irlandesi (anche in questo caso viene utilizzato più di un inno) e in un prossimo materiale affronteremo gli inni della Scozia e del Galles.
Anche in questo caso la proposta è aperta e va adattata ai vari contesti, con diverse finestre che possono consentire un lavoro articolato della durata, in classe, anche di mesi. […]
>>> continua nel pdf e nei file audio allegati
Nota:
Il torneo Sei Nazioni è il più importante torneo internazionale di rugby a 15 dell’emisfero nord. Nasce come Campionato nel 1883 disputato tra le quattro Nazionali britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia), è diventato Cinque Nazioni nel 1910 con l’ingresso della Francia, e infine è diventato l’attuale torneo quando è stato consentito l’ingresso nel 2000 della Nazionale Italiana. https://www.sixnationsrugby.com/
video citato (da 1’26”):