Risposte est/etiche per la crescita dei valori civili e morali delle nuove generazioni
Presentazione del libro di Maurizio Spaccazocchi “Musica, Parole, Drammatizzazione”. Si ringrazia l’autore e l’editore per l’autorizzazione alla pubblicazione.
Questo sussidio musicale a chiare finalità est/etiche nasce dal fatto che il tempo-spazio del lavoro scolastico e quindi dei suoi contenuti, invece di aprirsi, come doveva, sempre più nei confronti di una totale condotta cooperativa multidisciplinare e interdisciplinare, senza mai dichiararlo negli intenti psico-pedagogici e didattico-metodologici, si mostra ancora oggi molto chiuso nel tempospazio di ogni singola disciplina.
Questa non “apertura” delle discipline alle relazioni-cooperazioni educativo-formative, non facilità quello sviluppo che dovrebbe compiersi per giungere alla creazione di quella profonda coscienza estetica ed etica che è la base pertinente e prioritaria per far sì che la scuola e la cultura sociale possano sviluppare giovani persone sempre più ricche di cittadinanza attiva, legalità e soprattutto umanità.
È ben noto a tutti gli educatori scolastici e a tutti gli animatori sociali che in questo momento storico carico di conflitti di ogni genere, si impone un sempre più forte bisogno di dar forma a pensieri carichi di umanità nella mente piena di corpo (mindful-body) delle nostre nuove generazioni. La scuola e la società sono chiamate con urgenza all’assunzione di quella responsabilità finalizzata allo sviluppo del pensiero democratico, della convivenza e della disobbedienza civile.
Sì disobbedienza civile, concetto che ci viene dal Mahatma Gandhi (1869 –1948), uomo che ha saputo educare non un gruppo-classe, ma un’intera nazione come l’India, e lo ha fatto attraverso esempi che gli sono costati la stessa sua vita, senza mai stimolare il suo popolo alla produzione di risposte anti-estetiche e anti-etiche:
«La disobbedienza, per essere civile, deve essere sincera, rispettosa, mai provocatoria, deve basarsi su qualche principio assimilato con chiarezza, non deve essere capricciosa e, soprattutto, non deve procedere da alcuna malevolenza od odio».
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