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In ricordo di Grazia Abbà

La Redazione

Docente di Direzione di Coro e Repertorio Corale per Didattica della Musica presso il Conservatorio “G.Verdi” di Torino

Ringraziamo Dario De Cicco e Maria Luisa Pacciani per aver raccolto alcuni pensieri di amici e colleghi in suo ricordo. La redazione di Musicheria.

Il 2 aprile 2019 è mancata Grazia Abbà. Il vuoto che ci ha lasciato è immenso… non riusciamo a capacitarci della sua dipartita, il dolore ci travolge, facciamo fatica ad andare avanti. Grazia era una donna unica, dotata di una forza straordinaria che profondeva in tutto ciò che faceva: il suo rigore, la sua tenacia e la sua determinazione ci hanno comprovato fino all’ultimo, e ancora una volta, la sua grandezza umana e professionale. Con Lei se ne va una testimone importante della didattica musicale e ci pare doveroso renderle omaggio in una maniera consona attraverso la pubblicazione dei ricordi di alcuni che hanno fatto ‘un tratto di strada con Lei’. Non vogliamo dimenticarla e non vogliamo dimenticare il suo contributo all’avanzamento di un sapere didattico-musicale che è stato parte sostanziale della sua, e della nostra, vita.

La pratica corale è stata il cardine della sua esperienza artistico-professionale, e in particolare, la coralità infantile e giovanile cui ha dedicato le sue migliori energie e la sua creatività. Delle sue idealità didattiche ed estetiche ne sono testimonianza le numerose pubblicazioni: fiabe, favole, racconti, proverbi, filastrocche sono stati da Lei utilizzati, valorizzati e trasformati per essere materia viva di una coralità attiva che stimola il pensiero e sa parlare al cuore. Ogni pubblicazione era il traguardo di uno slancio creativo nonché l’esito di una continua ricerca e sperimentazione: non dava alle stampe materiale che non fosse ‘validato’ attraverso le sue molteplici attività didattiche. Tutto era sempre a misura di bambino e i suoi repertori sono fruibili, gratificanti e ludici (per alunni e docenti).

Un altro settore nel quale Grazia ha profuso enormi energie è il settore della formazione del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado con la sua attività di docente presso la Scuola di didattica del Conservatorio di Torino e negli innumerevoli corsi tenuti in ogni parte d’Italia per conto di varie organizzazioni. Ad ogni appuntamento formativo arrivava carica di idee, materiali e voglia di fare che metteva a disposizione di tutti con generosità e freschezza. Ora di Lei ci manca tutto. A noi resta il ricordo e la consapevolezza di aver vissuto un cammino importante di crescita umana e artistica, arrivederci Grazia!

Nerea Albertini – Già docente di Pedagogia musicale per Didattica della musica presso il Conservatorio di Torino

Il Centro Studi di Didattica Musicale Roberto Goitre nasce nel 1984 e Grazia Abbà è uno dei soci fondatori. Nel 1985 scrive e mette in scena, insieme a Vannamaria Chiavazza, La Maschera Micillina, fiaba di teatro musicale che potremmo definire un “abito su misura” per i piccoli protagonisti. Quante volte Grazia ha scelto la stoffa, creato il modello e cucito l’abito/fiaba in modo che si adattasse a chi quell’abito lo doveva indossare… Quante volte, come la voce modulata del narratore, ha offerto spazio e tempo, colori e forme, caratteri e piani affettivi. L’esperienza diventa una scultura a tutto tondo: musica, parola, movimento avviano una presa di coscienza di sé, del proprio ritmo che si integra con quello del gruppo. L’esperienza diventa globale e influisce anche sulla creatività e sulla capacità di concentrazione, rafforza la memoria, aumenta la motivazione ad apprendere. Sfogliando le sue pubblicazioni relative al teatro musicale infantile, ci si rende conto che, al di là dei suoi campi di specializzazione, traspare la sua umanità, il suo rispetto per la persona. Grazia ha sempre voluto immaginare, e questa sua qualità – tanto preziosa quanto rara – l’ha supportata nel creare i suoi progetti.

Andrea Basevi – Compositore e didatta, Docente presso il Conservatorio di Genova

Ho conosciuto Grazia Abbà frequentando il conservatorio di Torino e poi l’ambiente corale, colmo e denso di persone straordinarie. Grazia era una di queste sia nel preparare i tanti bambini che hanno popolato i suoi cori, sia nella composizione di lavori adattissimi alla loro voce. Soprattutto le sue composizioni sono state per me un humus fertile per il mio lavoro, composizioni intelligenti, polifoniche, semplici ma sempre musicalissime. Grazia resta una persona che sapeva toccare la musica con intelligenza e allegria.

Elisa Bosio e Achille Pesce – Allievi del Conservatorio di Torino

Abbiamo conosciuto la professoressa Abbà nell’ambito dei corsi da lei tenuti presso il Conservatorio G. Verdi di Torino, in qualità di allievi del corso di diploma in Didattica della musica. È emerso da subito il suo forte desiderio di mettere a disposizione il proprio sapere e la grande esperienza. Dal suo insegnamento si potevano cogliere, in sottofondo, i decenni da lei trascorsi con bambini e ragazzi, e l’efficacia di una didattica che muove dall’esperienza. È capitato che ci soffermassimo a discutere di come sia cambiato il ruolo della musica nel percorso di crescita dei bambini. Ricordiamo quanto intensamente spiegava che la filastrocca, il canto e l’uso dei gesti-suono stimolano zone del cervello altrimenti non attivate e quanto ci esortava a praticarli con i nostri allievi. Nemmeno mancavano le occasioni di confronto ed i suggerimenti della professoressa su come risolvere, ad esempio, alcuni problemi di intonazione dei nostri giovanissimi allievi. Le sue lezioni erano permeate di passione, forza, professionalità, disciplina ed una certa severità: in effetti ci accadde più di una volta di essere rimproverati per qualche parola di troppo o per una furtiva sbirciata al cellulare. Tanto è quel che abbiamo ricevuto e appreso dalla professoressa Abbà, tanto il materiale musicale da lei composto che stiamo eseguendo e continueremo ad eseguire. Quel che Grazia Abbà ci ha lasciato è un esempio da seguire, l’esempio di una musicista, di un’insegnante, di una didatta.

Paolo Dalmoro

Grazia ed io abbiamo collaborato insieme alcuni anni, con ruoli diversi, per sviluppare un progetto rivolto alla voci bianche, inserito nella programmazione delle attività proposte dall’Ente dove lavoravo. Il suo apporto professionale, le sue indicazioni e consigli, ma in particolare la sua profonda competenza e conoscenza della disciplina, sono stati fondamentali per realizzare quello che entrambi ci auspicavamo e immaginavamo. Rimpiango una grande professionista ma anche e soprattutto, una persona buona, di fiducia come poche lo sono, a volte ruvida ma nel modo in cui lo possono essere solo coloro che sanno e che sanno di sapere che le loro sono le  scelte giuste, in tutti gli ambiti e senza compromessi. Grazia lascia un grande vuoto nel mondo della musica e della didattica, e lascia un grande vuoto in tutti coloro che l’hanno conosciuta e hanno condiviso con lei un percorso professionale ed umano.

Valeria De Bernardi – Docente di Pianoforte, Conservatorio di Torino

Grazia mi piace pensarla sul palcoscenico, sorridente in mezzo ai “suoi” bambini e ragazzi, mentre insieme ringraziavano il pubblico dei sempre calorosissimi applausi. Il Coro di voci bianche del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino ha avuto in lei una guida carismatica e ai suoi studenti ha sempre trasmesso al contempo entusiasmo e disciplina del lavoro, forte della sua competenza e di una autorevolezza che aveva in gran quantità. Amica e collega, dietro le quinte, quando i concerti erano in gestazione è sempre stata molto disponibile; era piacevole lavorare con lei perché non poneva problemi, cercava invece soluzioni. Era felice di poter presentare il Coro in pubblico, ma guai a forzarle la mano! Prima di tutto veniva il rispetto del calendario dei coristi che non dovevano essere sovraccaricati di performance, non dovevano presentarsi in scena prima di essere pronti come lei intendeva; ragazzi e bimbi cantavano brani in più lingue ma solo quando Grazia era soddisfatta del risultato. L’ammiravo anche per tutto questo. Tra le tante, ricordo con particolare affetto alcune occasioni in cui abbiamo lavorato insieme e l’ho vista dirigere: alla Reggia di Venaria, a Palazzo Civico, per il Festival MiTo: il Coro era pronto, lei aveva dato l’ok, si poteva alzare il sipario. Un grande applauso. Ancora oggi.

Dario De Cicco – Docente di Pedagogia musicale per Didattica della musica, Conservatorio di Bolzano

Il mio rapporto di amicizia e collaborazione con Grazia Abbà risale agli anni ’80; la conobbi frequentando uno dei suoi corsi di formazione alla coralità scolastica. Da subito abbiamo intessuto una stretta amicizia: io intemperante ragazzotto e Lei professionista determinata e tenace, con una creatività effervescente che offriva con generosità. Ci siamo sempre confrontati su tutto, spesso avevamo pareri contrastanti sulle cose ma… il bene reciproco e la condivisione di molteplici ideali hanno ricondotto le nostre divergenze a un sorriso. Per anni ci siamo sentiti con assiduità e fino alla fine mi ha riservato i suoi pensieri, rassicurandomi. In questo momento il dolore della perdita mi rende incapace di pensare. Porto con me infiniti ricordi ed interrogo continuamente la memoria per ritrovarLa e ritrovarci.

Maria Luisa Pacciani – Docente di Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica, Conservatorio di Torino

Nel Dipartimento di Didattica della Musica del “nostro” Conservatorio, il “Verdi” di Torino, abbiamo insegnato per più di venticinque anni, insieme. La professionalità, la competenza vocale e corale, e la creatività musicale e didattica di Grazia Abbà non hanno bisogno di essere rimarcate: sono qualità ben note agli addetti ai lavori del settore e, meglio che da qualunque mia parola, sono testimoniate dalle numerose realizzazioni e pubblicazioni maturate anche nel corso di questi anni. Grinta, passione, energia, umorismo (quel suo stile unico nel raccontare a raffica barzellette esilaranti!), sintonie e, anche, qualche dissonanza (sempre risolta “per grado congiunto”, come buona Armonia vuole)… questi sono tratti che solo chi ha avuto la fortuna di conoscerla può ricordare. Ma, di Grazia, è quella essenza più riservata, profonda e leggera che solo nella musica trovava piena espressione ciò che oggi me la fa sentire più vicina e più lontana che mai. Per Grazia, la voce, il canto sono stati la via più naturale di espressione dell’animo e dei sentimenti, il centro e lo strumento del suo impegno musicale, declinato in tanti modi: nel Canto, nella Composizione, nella Direzione corale, nella Didattica. Attraverso tutte queste forme del suo variegato operare professionale e artistico riusciva a trasmettere l’amore per la musica, quell’amore che così intensamente e generosamente ha donato al suo adorato GiovaniInVivaVoce – il coro di voci bianche del Conservatorio che istituimmo e battezzammo insieme nel 2010, di cui Grazia Abbà è stata ideatrice, direttore appassionato, motore di instancabile energia, e da cui altrettanto intensamente è stata amata. I suoi insegnamenti restano un riferimento forte e prezioso per tutti i suoi allievi, moltissimi. C’è un insegnamento non scritto che Grazia ha lasciato, l’ultimo, il più difficile, il più grande: il coraggio, la forza e la discrezione con cui se ne è andata…

Marco Zuccarini – Direttore del Conservatorio di Torino

In un giorno buio come questo, pensando a Grazia rivedo i suoi occhi, cristallini e chiari, apparentemente duri e capaci in un momento di illuminarsi come quelli di un bambino, come quelli dei suoi ragazzi che sapeva condurre alla scoperta della voce e della musica. Occhi ricchi di quell’entusiasmo, di quella caparbietà e curiosità, che hanno saputo creare una bella realtà come è stato il Coro di Voci Bianche del Conservatorio, la sua creatura. Il vuoto della sua assenza ci peserà molto e non sarà facile ignorarlo, né è la mia e la nostra intenzione. Non è il momento di fare progetti, è solo quello di raccogliersi per lei e racchiuderla qui assieme alla nostra Storia, Lei così importante. Un bacio, Grazia!

Concetta Iacubino

Grazie….professoressa…. Cara prof. un grazie non basta a quantificare la riconoscenza verso una grande donna e una grande didatta della musica. Arrivai dal Sud venti anni fa con poca esperienza e con tanta paura di cantare lei riuscì a farmi emettere dei suoni ascoltabili e a tirar fuori il meglio di me sotto ogni aspetto. Il ricordo delle sue lezioni in me è sempre vivo, con grande maestria è riuscita a passarmi gli strumenti e le conoscenze necessarie per entrare in “campo” con sicurezza e determinazione. Ricordo ancora il suo arrivo in aula sempre con il sorriso e con tanta voglia di fare, la tanta pazienza che ha mostrato sempre nei miei, e nei nostri confronti è rimasta indelebile nelle nostre menti. Non mi ha abbandonata dopo il percorso di studi e tutte le volte che le ho chiesto aiuto per migliorami è sempre stata disponibile, ed era sempre ben contenta di contribuire alla mia crescita professionale. Ora ogni volta che mi ritrovo davanti ad un coro, il mio pensiero non può fare a meno di volare nell’aula del Dipartimento di Didattica di Torino…. ed ecco che riaffiorano tutti gli insegnamenti e tutte le strategie didattiche che mi ha passato attraverso le sue lezioni… mai noiose. I suoi libri sono sempre nella mia cartella ormai da venti anni, pronti ad accompagnarmi nel percorso da insegnante e quando sono in difficoltà ne tiro fuori uno, come ad esempio: “Chi pecora si fa… lupo lo mangia” e… improvvisamente, come per magia tutto funziona…la sua metodologia è stata e sarà sempre efficace. Sono fiera di aver lavorato, come pianista accompagnatrice, al suo fianco nella prima rappresentazione dell’operetta: “Pelle d’asino”, esperienza unica e indimenticabile. Non potrò mai dimenticarla… e non sarà dimenticata da nessuno perché è riuscita a lasciare in ogni suo allievo un pezzettino di lei…… cara prof. continuerà a rivivere attraverso noi… Con stima e affetto. Arrivederci prof.

Biografia

Diplomata in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio statale di Musica “G. Verdi” di Torino ha successivamente conseguito il diploma in canto sotto la guida del soprano Susanna Ghione.

In ambito didattico ha maturato esperienza trentennale di lavoro come docente presso scuole materne, elementari e medie, fondando cori scolastici e allestendo lavori di teatro musicale da lei stessa realizzati. Ha tenuto corsi di aggiornamento relativi alla didattica della musica, della voce e del canto, alla direzione del coro di voci bianche e al teatro musicale nelle Direzioni Didattiche e in Centri Musicali pubblici e privati in diverse città italiane. Per diversi anni ha collaborato al progetto “Teatro di voci” con l’USCI di Pordenone e con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia allestendo spettacoli di teatro musicale da lei stessa composti e dal 2001 è direttore artistico del festival di cori scolastici “Voci in Coro” organizzato dal Comune di Torino.

Ha collaborato stabilmente con il “Centro di Ricerca e di Sperimentazione per la Didattica Musicale” di Fiesole e dal ‘98 ha curato la rubrica “Spazio del canto” per conto della rivista “beQuadro”. Ha inoltre collaborato per diversi anni con la rivista di canto corale “La Cartellina” diretta dal M° G. Acciai.

Presso la casa editrice Suvini Zerboni di Milano ha pubblicato il testo  “Finalmente Musica” e in seguito la prima fiaba di teatro musicale “La Maschera Micillina tratta dalle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino.

Per la casa editrice Rugginenti di Milano ha pubblicato il testo “Chi pecora si fa, lupo lo mangia” e ha ideato e realizzato la nuova collana di fiabe musicali intitolata “Il Cantafiabe” della quale sono stati pubblicati i seguenti titoli: “La Fata Verdolina” , “La Strega della Montagna” , “Il Gatto con gli stivali” e l’operina “Pelle d’asino”.

Nel novembre 2013 per la casa editrice Musica Practica, ha pubblicato un trittico di favole tratte dalla letteratura di Esopo e Fedro coi titoli “Cantiamo in scena La volpe e il caprone” – “Cantiamo in scena La Volpe e la Cicogna ”  e “Cantiamo in scena La volpe e la Cicala”.

In qualità di direttore di coro ha fondato e diretto per sette anni il Coro di Voci Bianche del Centro di Didattica Musicale “R.Goitre”. Dal ’99 al 2005 è stata direttore del Coro di Voci Bianche della scuola media annessa del Conservatorio di Torino. Ha collaborato con il Coro di Voci Bianche dell’”Accademia Santa Cecilia” di Roma.

Nell’anno 2010 presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino ha fondato il coro di voci bianche “GiovanInVivaVoce.

Dal ’96 e per quattro anni è stata direttore del Coro Polifonico Accademia del Santo Spirito di Torino col quale ha allestito importanti pagine tratte dalla letteratura sinfonico corale. In qualità di cantante, sempre privilegiando il repertorio del ‘600 e del ‘700 italiano, francese e tedesco ha tenuto concerti sia come solista che in gruppi da camera in diverse città italiane e straniere partecipando ad importanti manifestazioni. Nel 2000 è stata vincitrice del “Prix de l’Acadèmie Internationale de Musique du Comminges”.

È stata docente di Direzione di Coro e Repertorio Corale per Didattica della Musica presso il Conservatorio “G.Verdi” di Torino.

Bibliografia

Testi

Finalmente musica. Ritmo e canto per la scuola elementare, ideazione e testi a cura di Anna Eva Gosso, poesie di Anna Eva Gosso e Claudia Suini; musiche di Grazia Abbà; progetto, realizzazione grafica e illustrazioni di Anna Natalina Mariani, Milano, Suvini Zerboni, 1987.

La maschera micillina (dalla fiaba «La barba del conte» di Italo Calvino), a cura di Grazia Abbà e Vannamaria Chiavazza, Milano, Suvini Zerboni, 1985.

– Chi pecora si fa lupo lo mangia. 50 proverbi elaborati per coro di voci bianche. Ad uso delle scuole elementari e medie ad indirizzo musicale, Milano, Rugginenti, 1997.

La fata Verdolina (tratto da «Ranocchi a merenda» di Guido Quarzo), Milano, Rugginenti, 1999.

La strega della montagna (tratto da «La strega della montagna» di Gloria Cecilia Diaz), Milano, Rugginenti, 2001.

La ballata del gatto con gli stivali (tratto da «Fiabe per occhi e bocca» di Roberto Piumini), Milano, Rugginenenti, 2003.

Il domino musicale. Canti favole e danze: un repertorio vocale per il coro didattico, Milano, Carisch, 2010.

La volpe e il caprone di Esopo (collana «Cantiamo in scena»), Torino, Musica Practica, 2013.

La volpe e la cicogna di Fedro (collana «Cantiamo in scena»), Torino, Musica Practica, 2014.

– La volpe e la cicala di Esopo (collana «Cantiamo in scena»), Torino, Musica Practica, 2014

Alcune esecuzioni nei video allegati.

Materiali PDF
Materiali audio
Materiali video

Ave Maria

Ombra delle frond

Prorompete

La provera formica