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Arvo Pärt – Für Alina -La scoperta del suono nel silenzio e del silenzio nel suono

Lorenzo Petrini

Proposte didattiche per la scuola secondaria di I grado

 

La presente unità di apprendimento ha come tema centrale il brano per pianoforte Für Alina (1976) del compositore estone Arvo Pärt. Grazie all’approfondimento della sua concezione del suono e della composizione in generale, arriveremo a scoprire i diversi parametri percettivi sonori e quindi a declinare le differenti interpretazioni del brano in oggetto in attività volte a comprendere melodia, armonia e ritmo.
In particolare, la caratteristica fondamentale del brano qui proposto è che esso risulta essere, per la sua assenza di pulsazione, un’ottima occasione per spiegare il ritmo.
Partendo perciò dall’analisi di un’esecuzione libera (così come richiesta dal compositore), molto più vicina alla prosodia, si procederà ad “incasellare” la melodia in un rigido schema metrico. In tal modo emergeranno accenti assieme alle molteplici possibili interpretazioni dal punto di vista ritmico, melodico e dinamico essendo, tali parametri, intenzionalmente affidati all’esecutore, che codifica e interpreta.
Arvo Pärt ha rivoluzionato il mondo della musica contemporanea, lasciando il filone che si era ormai creato da Schönberg in poi della musica dodecafonica e creando un nuovo modo di concepire il tempo e di plasmarlo in musica.
Con la sua teoria del tintinnabuli (dal latino ‘piccola campana’), egli introduce un nuovo modo di articolare la composizione tonale basandosi su scale e triadi ripartendole in due linee distinte: le voci melodiche fondate su frammenti di scale e le voci tintinnabuli, formate esclusivamente dalle note di una triade.
Lo studio di tale tecnica favorirà la comprensione dei molteplici parametri sonori che compongono il brano in oggetto, divenendo mezzo di scoperta ed introspezione, grazie anche all’esperienza pratica della musica d’insieme. Verranno quindi eseguite apposite trascrizioni per strumentario Orff, con l’obiettivo di sperimentare in prima persona e calare nella pratica tutte le riflessioni nate durante le lezioni dell’UDA.

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