Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Una danza per una principessa

Elita Maule, Markus Hilpold.

Proposte per la scuola primaria e secondaria di I grado con musica di Ravel

 

INTRODUZIONE

“Verso la metà del secolo XVI la bassadanza ha quasi cessato di esistere […] Al suo posto apparve per alcune decine di anni una solenne danza di introduzione […]: la pavana o “danza del pavone”. Il primo ricorrere di questa parola illustra la strana confusione con il nome simile della città di Padova che più tardi ha portato a rinnegare l’origine spagnola della pavana per attribuirla all’Italia […] Ma in seguito in Italia vi fu veramente una padovana. Questa danza nulla ha a che fare con la pavana. La “danza del pavone” era danzata con portamento superbo e pomposo. Gli esecutori si “pavoneggiavano” tutt’intorno facendo “la ruota” con il mantello e la spada. Non si cercava grazia e leggerezza, ma solenne dignità. Con il suo passo e il suo ritmo incedevano i principi. La cornamusa suonava una pavana, quando una sposa di buona famiglia veniva condotta all’altare, o quando preti o maestri e membri di una importante corporazione dovevano essere scortati in solenne processione”. Le pavane erano così solenni che compositori spagnoli rinascimentali ne dedicarono anche alla Madre di Dio.
Cosa avrà dunque portato Ravel, compositore impressionista, a scegliere la pavana, una danza rinascimentale-barocca, per comporre nel 1899 un brano dedicandolo a una Infanta defunta? E chi sarebbe questa Infanta?
Nell’enciclopedia Treccani si legge che Infanta è l’appellativo usato nelle “monarchie spagnola e portoghese come titolo attribuito alle figlie cadette del re e anche alla moglie dell’infante”.
Allora c’è da supporre che Ravel volesse comporre una danza solenne in memoria di una principessa spagnola vissuta nel XVI-XVII secolo.
In quel periodo, effettivamente, diverse sono state le premature morti di principesse figlie del re di Spagna. Il solo Filippo IV “Il grande” (1605-1665), padre della futura imperatrice Maria Teresa D’Austria, seppellì prematuramente ben cinque principesse sue figlie: Maria Margarita e Margarita Maria (nel 1621 e nel 1623); l’Infanta Maria Eugenia (a due anni di età nel 1627), Isabella Maria Teresa (morta anch’essa nel 1627); Maria Anna Antonia (a due anni di età nel 1636).

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