Ascolti e visioni per comporre a scuola
Era il mese di giugno del 2018, di mattina, nella scuola secondaria di primo grado di Airuno. Una studentessa stava presentando la propria ricerca nel corso del colloquio orale dell’esame conclusivo del primo ciclo scolastico, suscitando interesse nella commissione. Il tema discusso era “Il sistema solare”. La ragazza non mi aveva comunicato nulla circa il collegamento che intendeva sviluppare con Musica e per me risultò in effetti una sorpresa.
La NASA, ci raccontò, aveva pubblicato da pochi giorni delle audio registrazioni in cui venivano riproposte le frequenze emesse nello spazio dai principali pianeti della nostra galassia; aveva poi continuato la sua relazione spiegando come lo stesso ente spaziale si fosse precedentemente fatto promotore di un’altra iniziativa particolare. Il 4 febbraio 2008 – alle ore 19, ora di New York, una di notte del 5 febbraio in Italia – aveva deciso di diffondere la canzone Across The Universe dei Beatles, puntando sei grandi parabole del Deep Space Communication Complex di Robledo, poco distante da Madrid, in direzione dell’Orsa Minore. L’evento celebrava insieme tre anniversari: 40 anni dalla registrazione di Across The Universe, 50 dall’inaugurazione della NASA col primo lancio di un satellite USA, l’Explorer One, e 45 anni dalla creazione della sua rete di strutture adibite alle comunicazioni con lo spazio, diffusa in tutto il mondo. Quel “flusso armonico planetario”, in quel lontano febbraio 2008, ha dato poi origine all’”Across The Universe Day”: il giorno in cui per la prima volta una canzone è stata trasmessa nello spazio profondo.
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