Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Primo canto

Materiali per un repertorio possibile

Il repertorio infantile della tradizione popolare è quasi del tutto scomparso. Proprio per questa ragione diventa importante il  recupero di tali materiali all’interno dei contesti educativi, visto che oggi non esistono più le condizioni sociali che ne garantivano la trasmissione orale in contesti informali (la strada, il cortile), situazioni in cui non c’era bisogno della figura dell’adulto, in cui l’apprendimento avveniva esclusivamente fra bambini e bambine.

Su quale motivazione si basa la proposta di questo repertorio nel mondo di oggi?

La nostra ipotesi è molto semplice: se i giochi cantati della tradizione sono stati giocati da generazioni e generazioni di bambini e solo condizioni esterne ne hanno determinato la loro quasi scomparsa, significa che qualche elemento profondamente valido devono averlo (Gianfranco Staccioli, “Quando gioco e scienza si danno una mano”, da Bambini, n. 11 /1985).

Quali sono gli elementi che ci fanno ancora oggi ritenere importante questo repertorio? Proviamo ad elencarne qualcuno:

sono un’esperienza che si realizza in gruppo;

consentono a bambini e bambine sia di essere parte del gruppo sia di differenziarsi (esponendosi, assumendo ruoli particolari);

mettono in scena lingue, ritmo, melodia, gesti, suono, canto, uniti spesso a coreografie e in qualche caso all’uso di oggetti;

si sviluppano in forma di gioco (giochi di regole linguistiche, motorie, spaziali, musicali, sociali).

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