Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Travelling… with the snail and the whale

Cecilia Gigante

Canti, danze, attività integrate e body percussion
nel viaggio di una balena e di una lumaca.

La motivazione di questo progetto è quella di valorizzare l’acquisizione di competenze specifiche come l’intonazione, l’uso corretto del linguaggio musicale nell’aspetto ritmico e melodico, l’organizzazione della musica d’insieme con la pratica allargata sia alla body percussion che agli strumenti a percussione. Importante, inoltre, la scoperta della propria espressività in relazione al messaggio musicale attraverso appunto la gestualità. L’ idea di partenza è semplice, la lettura di un racconto in lingua inglese: “The snail and the whale”, un fantastico viaggio per mare di una chiocciolina e di una balena, di Julia Anderson e Axel Scheffler.

È una storia che narra di una minuscola chiocciolina che, sulla coda di una balena, attraversa mari impetuosi, paesaggi incantati e mondi da ammirare. Un percorso di attività quali la danza, il coro parlato, l’espressività gesto-motoria, la body percussion, la pratica ritmica del “suoniamoci su” e il canto con coro scenico correderà la storia di suoni e ritmi e si concluderà con l’elaborazione di una celebre canzone “I ‘m when I gone”, con l’utilizzo della cup song.

Destinatari

Destinatari del progetto sono gli alunni della scuola secondaria di I grado classi prime e seconde

Organizzazione del progetto

Il progetto richiede 16 ore di preparazione per ciascuna classe.
Il lavoro delle classi è così articolato: le prime produrranno un canone, un’attività integrata, un coro parlato in coro scenico, un’attività di movimento espressivo, un’attività di improvvisazione su glockenspiel.
Le classi seconde produrranno un’attività di movimento espressivo, un’attività ritmica, un coro parlato, una danza, un’attività di improvvisazione con flauto dolce, un’attività ritmica di “suoniamoci su”.
Tutte le classi canteranno ed eseguiranno “I’m when I gone” con la cup song.
Per l’allestimento complessivo della performance (prove generali) saranno necessarie 4 ore in orario pomeridiano suddivise in 2 incontri da 2 ore.

Metodologia

Tutto il lavoro si fonda su una strategia didattica che risponde all’esigenza di un apprendimento globale, significativo ed emotivamente partecipato, che favorisce processi di crescita dell’intera persona, della sua immaginazione, sensibilità, corporeità e che contribuisce alla sua socializzazione e allo sviluppo delle sue capacità intellettive e creative. Quindi non con un apprendimento teorico, ma attraverso la pratica di forme musicali elementari, adeguate via via ai diversi stadi evolutivi, intellettivi e fisici del discente e grazie a precise tecniche metodologiche di improvvisazione e composizione empirica nonchè al sussidio di uno strumentario musicale didattico concepito ad hoc (comunemente denominato “strumentario Orff”), si ottiene l’integrazione di musica-danza- parola.
È il movimento il fondamento dell’apprendimento musicale, la costante associazione tra corpo, voce e suono. Questo approccio privilegia la creatività, attraverso processi che vanno dal gioco alla libera esplorazione, all’improvvisazione strutturata, alla composizione.
L’evoluzione naturale di questo percorso educativo musicale si realizza nelle forme di performance in cui si integrano il linguaggio musicale, con quello coreutico, utilizzando il mondo fantastico del discente, ogni volta sperimentato e rinnovato, in cui si ritrovi il vissuto di tante esperienze multidisciplinari, emotive, culturali e pratiche svolte.
Questa attenzione all’espressione e alla persona sviluppa motivazione e crea un clima di fiducia all’interno del quale sperimentare i propri linguaggi. Il fare musica insieme diventa così incontro con l’altro, condivisione, strumento di promozione della qualità della relazione nel gruppo, nell’ottica di mirare alla formazione generale dell’individuo, all’allenamento ed all’affinamento delle sue facoltà psico-motorie, più che all’apprendimento della musica. In tale prospettiva la musica diviene dapprima un mezzo e successivamente uno scopo.
Pertanto, l’acquisizione delle sfumature agogiche e dinamiche, lo studio del fraseggio, la divisione metrica, la scomposizione delle durate e dei silenzi, le leggi espressive, passano attraverso il movimento libero e strutturato.
Giocare con diversi patterns ritmici, creare poliritmi e ostinati melodici, dare vita al tessuto dell’improvvisazione, stimolando l’inventiva degli allievi verso piccole forme di composizione, giocare con la dissociazione, per migliorare la risposta delle diverse parti del corpo, costituiscono i diversi momenti delle attività legate a questa metodologia.
La globalità del metodo, lo sviluppo armonioso e naturale del rapporto con la musica, accrescono in maniera graduale le potenzialità dell’allievo, interessando tutte le sfere della personalità, tenendo conto della ricchezza apportata dal singolo e di quella creata nel lavoro di gruppo.

Bisogni

Il progetto intende offrire agli alunni gli strumenti idonei a realizzare concretamente un’attività musicale ispirata a questo tipo di didattica, curando soprattutto una mentalità e principi metodologici che consentano loro di vivere la musica in modo completo e coinvolgente. La risposta dei ragazzi a questo tipo di attività è in grado di mettere in luce informazioni preziose rispetto al loro sviluppo motorio, intellettivo, relazionale ed emotivo. Il progetto, altamente inclusivo, vuole fornire degli indicatori che permettano di monitorare anche in questo senso il percorso evolutivo del singolo alunno nel gruppo e del gruppo nel suo insieme. Si potranno realizzare itinerari didattici mirati a garantire ad ogni alunno, nel contesto, la possibilità di uno sviluppo armonico, conformemente alle proprie esigenze ed al proprio livello di maturità.

Risorse

Il progetto può essere realizzato esclusivamente in ambito curricolare, oppure utilizzato con fondi aggiuntivi; si avvarrà della collaborazione della docente di Lingua Inglese, della collaborazione dei docenti di Arte e Immagine, nonché di docenti di sostegno se tra gli alunni interessati ci sono i diversamente abili. Le attività di pratica strumentale saranno svolte con gli strumenti tipici dello “strumentario Orff” (ovetti shaker, tamburelli mezzaluna, glockenspiel soprano, maracas, legnetti, triangoli), ma anche con i “sounds shapes” e i “tuboing”, strumenti che ormai affiancano quelli tradizionali e offrono notevoli peculiarità espressive. Si utilizzeranno anche oggetti sonori come gli spazzoloni, i secchi di plastica e i bicchieri di melamina.
Per la performance finale si richiederà l’utilizzo di un piccolo auditorium. Le prove saranno invece svolte in un’aula o in aula magna.

Obiettivi disciplinari

– Acquisire maggiore consapevolezza nella lettura dell’universo sonoro in cui sono immersi i ragazzi, valutando gli sviluppi e le applicazioni di questa esperienza all’interno del gioco musicale;

– acquisire una serie di strategie per utilizzare il corpo e il movimento nell’apprendimento musicale (coordinazione ritmico-motoria, espressione gesto-motoria, body percussion, rappresentazione di fenomeni musicali attraverso la danza);

– acquisire maggiore consapevolezza nell’uso della voce (esplorazione delle possibilità timbriche della voce, voce parlata, voce recitata, voce cantata);

– acquisire delle tecniche di base per l’utilizzo di strumenti (materiali poveri, facili strumenti a percussione, strumentario Orff, sounds shapes, tuboing);

– acquisire una alfabetizzazione musicale di base che consenta di discriminare i fenomeni sonori e sistematizzare le cognizioni musicali;

– acquisire le strategie per utilizzare il gioco e l’immaginario nella realizzazione dell’attività musicale;

– acquisire delle competenze per favorire la socializzazione, la relazione, l’integrazione attraverso il gioco musicale.

Il progetto ha carattere prevalentemente operativo: attraverso il coinvolgimento diretto gli alunni sono messi nella condizione di lavorare e apprendere con un approccio immediato all’attività musicale. Gli alunni riscoprono, in questo modo, le proprie potenzialità e competenze, vivendo in prima persona, l’emozione del far musica e la possibilità di partecipare attivamente e di incontrarsi nel gruppo attraverso il gioco musicale.
La realizzazione di lavori in piccoli gruppi, soprattutto nella fase iniziale del lavoro così come la conduzione di alcune attività, l’ideazione della attività da realizzare permette loro di sviluppare un’attitudine alla gestione del gruppo e alla “direzione musicale”. Il gioco costituisce un elemento trasversale a tutte le proposte contemplate dal programma, perché è soprattutto attraverso il gioco senso motorio, simbolico o di regole che i ragazzi imparano ed acquisiscono la capacità di elaborazione del vissuto, sperimentando comportamenti, emozioni, linguaggi e mettendo a confronto realtà e desiderio.

Verifica e valutazioni

Il monitoraggio del progetto è strutturato attraverso la rilevazione di dati quantitativi e qualitativi volti a verificare l’efficacia del processo in relazione agli obiettivi formativi prefissati. L’operatività di tutte le attività proposte consente già in itinere una prima verifica dei risultati raggiunti e delle competenze acquisite.
Al termine del progetto, attraverso una performance, si rileverà la validità dell’attività svolta, in termini di qualità dei contenuti, rispondenza alle aspettative, raggiungimento degli obiettivi in relazione anche allo “star bene a scuola”.

Tematiche del progetto
  1. La corporeità: il movimento e la danza

– la sensibilizzazione corporea
– il movimento creativo ed espressivo
– le connessioni tra il movimento, la voce e l’uso degli strumenti
– il movimento sonoro: la body percussion
– le danze strutturate

  1. La verbalità e il linguaggio

– l’uso della voce (postura, respirazione, fonazione, emissione, imitazione
– la voce che parla, la voce che canta
– i giochi cantati: i canoni

  1. La pratica dello strumento musicale

– l’esplorazione delle possibilità sonore di materiali poveri e dello strumentario ritmico di base
– le sonorizzazioni con gli strumenti di eventi e di storie
– l’esecuzione di brani ritmico-strumentali
– l’accompagnamento di melodie
– l’accompagnamento di musiche preregistrate (“suoniamoci su”)

  1. L’ascolto attivo

– l’ascolto di sé, degli altri e dell’insieme
– l’ascolto attivo attraverso il movimento
– le dimensioni dell’ascolto: l’ascolto emotivo e l’ascolto analitico-cognitivo
– la comprensione sintattico-cognitiva del linguaggio musicale: uso dei pattern ritmici e tonali
– l’uso di diverse forme di notazione e codificazione dei fenomeni sonori:  notazione convenzionale, notazioni con oggetti, notazioni cinetico-gestuali, notazioni grafiche, notazioni verbali e uso di sillabe codificate, ecc.

Produzione finale

Al termine del progetto le singole unità tematiche svolte produrranno una performance con il seguente programma:

a) attività integrate (voce-movimento-strumenti) con esecuzione di canti, canone, coro scenico e coro parlato;

b) esecuzione di una danza (“Sasanuferau”);

c) attività di ascolto attivo e libera espressività gesto-motoria su “Oceano” di Mirko Signorile tratto dal libro ”Oceano. (“Piano solo” Florestano Edizioni) e su “Gymnopedie” di E. Satie;

d) attività di “suoniamoci su”, con i suoni del corpo e con gli strumenti, su “Barcarolle “, di Offenbach;

e) improvvisazioni su scala pentatonica in musica d’insieme, con glockenspiel, percussioni e strumentario Orff;

f) esecuzione di “When I’m Gone” con accompagnamento di cup songs .

Progettazione delle attività da svolgere nelle classi
  • Canone: Row the boat

Lettura, comprensione e memorizzazione del testo. Elaborazione su libera invenzione dei ragazzi di una sequenza gestuale da aggiungere al testo, da eseguire in canone. Lettura intonata del testo, esecuzione del canone sia gestuale sia corale a 4 voci.

  • “Mare, mare” (Parole di C. Picciolo, musica di A. Gigante)

Un semplice canto sul tema del mare con accompagnamento di strumenti che richiamano i suoni del mare (ovetti schaker).Accompagnamento melodico con i tuboing e i glockenspiel. Semplici movimenti ritmici in sintonia con l’andamento ritmico del brano, ostinati ritmici di body percussion.
Dopo la lettura ritmica della poesia con la sillaba “pa” e con il testo reale, si procede alla memorizzazione della melodia per imitazione prima con la sillaba “pa” intonata e poi con il testo.
Per consolidare il lavoro precedente,si procede all’individuazione di piccoli ostinati melodici con il glockenspiel da inserire solo in alcune parti della canzone. Poi si costruisce la sequenza di BP. Tutto il gruppo classe impara le singole attività ritmiche e melodiche e si individua l’accompagnamento con i tuboing rinforzati dai glockenspiel. Una partitura debitamente approntata e facilitata guida l’esecuzione dei tuboing. Il gruppo classe viene diviso in piccoli gruppi: Si possono differenziare gli alunni in 5 piccoli gruppi: uno corale, uno di BP, uno di tuboing, uno di glockenspiel e uno con gli ovetti.
L’accompagnamento dei tuboing e glockenspiel è pensato in modo da dividere tutta l’esecuzione in 4 coppie (do/sol-re/sol-si/mi-la/mi). Si può inserire anche un leggero ostinato ritmico in crome con gli ovetti shaker.

  • Movimento espressivo E. Satie: Gymnopedie n.1. Libera interpretazione di un ambiente marino.

Dopo aver proposto l’ascolto del brano in questione i ragazzi scelgono liberamente i loro gruppi e seguendo la frase melodica realizzano movimenti espressivi nei piani, nelle direzioni e nei vari orientamenti che siano correlati all’intenzione di rappresentare un ambiente marino. Il movimento va eseguito sotto teli di plastica opachi: i ragazzi seduti sotto il telo mimano con le braccia e le mani l’ondeggiare del mare.

  • Elaborazione di un testo su uno schema ritmico che integri una sequenza del racconto.

“La balena ha trasportato sulla coda la lumaca, là nel mare ha incontrato un grande iceberg un po’ sfrontato”.
Esecuzione ritmica su una base suggestiva in poliritmia con ostinati e sovrapposizioni ritmiche testuali.
La frase viene scandita prima in semiminime, poi in crome e in ultimo in semicrome. Nelle sezioni ritmiche si sviluppano due ostinati ritmici sulle parole chiave del testo “lumaca”, “balena”.
Nella sovrapposizione si crea la poliritmia: un lavoro molto interessante perché parte dalla precisione della pulsazione ritmica, esercizio questo già consolidato con questi ragazzi.
L’attività richiede un’ora di impostazione del lavoro per la suddivisione delle singole sequenze, un’altra per la sovrapposizione e l’individuazione degli ostinati.

  • Breve performance improvvisata con glockenspiel sulla pentatonica di Do, a richiamo di un’immagine suggestiva del mare di notte.

Individuati i suoni da utilizzare, la classe viene divisa in tre gruppi: ad un gruppo viene affidato il tema del mare costruito sulla scala ma liberamente improvvisato mantenendo un metro composto binario (6/8); ad un altro gruppo vengono proposti due ostinati che si alternano; al terzo gruppo viene affidato un tema lento che possa far pensare alla notte con suoi isolati. All’interno dell’improvvisazione, alcuni ragazzi di II eseguono una costruzione melodica sulla stessa pentatonica con i glockenspiel che si alternano ai tuboing con un tema elaborato da loro stessi.

  • Sequenza in rondò di poliritmie in metro ternario con gli “spazzoloni” e i secchi.

I ragazzi si dispongono in cerchio e si allenano con ritmi che suonano con la parte dura e morbida dello spazzolone. La prima parte A è all’unisono, i ragazzi entrano in scena in fila e si dispongono gli uni di fronte agli altri. Nella parte B, in poliritmia, i due gruppi si muovono liberamente, nella parte C e D i gruppi i gruppi si affiancano e si muovono in coppia. Nell’ultima parte E suonano all’unisono gli spazzoloni ritornando in fila. Finale a sorpresa.
A supporto degli spazzoloni un altro gruppo suonerà i secchi come tamburi una sequenza. Secchi e tamburi animeranno una scena di mozzi che spazzano e lavano il ponte di una nave.
Il lavoro parte dall’esplorazione dello ”spazzolone” e dal cercare due timbri espressivi diversi e sperimentarli: i ragazzi sceglieranno il dorso e altri le setole degli spazzoloni. Sempre dalla libera creatività dei ragazzi può partire la storia, la composizione dei ritmi e la relativa scrittura. In ultimo si monta la sequenza completa con il finale che consiste nel far cadere all’unisono le mazze degli spazzoloni con un “uff” finale e l’abbandono della scena.

  • Movimento espressivo con le braccia sul brano “Oceano“ di Mirko Signorile

Le braccia collegate in una ideale linea curva tra gomito e mano formano l’onda che si muove seguendo il movimento della musica. Si alzano e si abbassano, disegnano onde che crescono e decrescono in modo simmetrico e continuativo. La linea delle braccia che si sollevano, si alzano, si muovono seguendo le sequenze della musica crea un movimento molto suggestivo e tiene conto di un ascolto attento sia della musica che delle altre braccia che compongono l’onda.
Si parte dal semplice movimento tra mano e gomito per bene comprendere l’intenzione del movimento poi i ragazzi nell’ambito di 4 forme saranno liberi di creare il movimento in sequenza. L’attività parte dall’ascolto e dall’individuazione delle sequenze, segue l’acquisizione delle forme per creare le onde tra gomito e braccio e poi si individuano le forme da proporre e si abbinano alle sequenze. In un’altra ora si mette tutto insieme.

  • Suoniamoci su Barcarolle” di Hoffenbach

Su una base solo orchestrale della “Barcarolle” di Hoffenbach un divertente esercizio di “Suoniamoci su”, con strumenti e body percussion che, senza turbare la delicatezza della melodia, ne sottolineino la cantabilità.

9) Azione scenica

Elaborazione di un’azione scenica in lingua inglese su uno schema ritmico a cori alternati che integri una sequenza del racconto (i bambini che rientrano a scuola e trovano la richiesta di aiuto della chiocciola ad aiutare la balena a riguadagnare il mare).

DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN
RUN TO SCHOOL (4 VOLTE) GO
COME ON CHILDREN! COME ON SIT DOWN! STOP DON’T GO AROUND
OH NO! OH NO! WHAT’S THAT? NONONO!
THAT’S SMALL SNAIL! THAT’S SMALL SNAIL!
ON THE BLACKBOARD CRAWLS THE SMALL SNAIL WRITES A
FEW WORDS. LEAVES A TRAIL! SAVE THE WHALE WRITES THE SMALL SNAIL.
OOOOHHHHHHH!!
SAVE THE WHALE! SAVE THE WHALE!
HURRY UP BOYS! HURRY UP GIRLS! GO TO GO THE BEACH AND HELP THE SNAIL!

A conclusione dell’azione scenica una breve sequenza di body percussion imitativa di una situazione di incitamento ed euforia sviluppata sul tipico ritmo da “stadio”.

10) Realizzazione di una danza polinesiana in formazione a scacchiera, seduti a terra.

La danza è composta da una breve introduzione di 4 tempi di attesa, segue poi una parte A in cui le braccia si alternano tese nella 4 direzioni (dx, sx, alto, basso) con un battito di mani a cui segue una sequenza di tre battiti per direzione.
Al termine si battono le mani per terra su ogni primo tempo per 4 volte spostandosi di un quarto di giro verso dx. La danza si ripete per 4volte, alla quinta si accelera e si finisce per terra con il braccio dx alzato.

11) Coro scenico parlato su “Il lonfo” di F. Maraini

Con ostinati ritmici verbali, lettura ritmica ed espressiva, movimento per sonorizzare la scena della tempesta.

12) Tutte le classi: esecuzione corale su base registrata di “When I’m gone” con accompagnamento di cup song e body percussion.

Entrata solo ritmica con sequenza in body percussion di un gruppo di alunni che si dispone al centro in cerchio. Successivamente il resto del gruppo entra e si dispone seduto in 2 grandi cerchi concentrici in doppia fila, al centro rimangono i ragazzi della body percussion. Quando comincia a suonare la base tutti entrano con la cup songs alternata al canto. La canzone si ripete 2 volte, nella seconda volta l’azione del bicchiere diventa di passaggio tra i ragazzi.

 

Materiali

 1) Row the boat
2) Mare, mare (Parole di C. Picciolo, musica di A. Gigante)
3) Gymnopedie n.1 (E. Satie), montato con Audacity con il suono del mare.
4) “La balena ha trasportato sulla coda la lumaca, là nel mare ha incontrato un grande iceberg un po’ sfrontato” (testo poliritmico)
5) Pentatonica di Do con improvvisazione
6) Secchi e spazzoloni in poliritmia
7) Oceano (M. Signorile)
8) Barcarolle (Hoffenbach), in BP.
9) Drin to school
10) Sasa nuferaru
11) Il lonfo di F.Maraini
12) When I’m gone, con accompagnamento di cup song e body  percussion.

 

ALLEGATI
Canovaccio
Materiali PDF e MP3
Un video della performance è visibile qui

 

 

È una storia che narra di una minuscola chiocciolina che, sulla coda di una balena, attraversa mari impetuosi, paesaggi incantati e mondi da ammirare. Un percorso di attività quali la danza, il coro parlato, l’espressività gesto-motoria, la body percussion, la pratica ritmica del “suoniamoci su” e il canto con coro scenico correderà la storia di suoni e ritmi e si concluderà con l’elaborazione di una celebre canzone “I ‘m when I gone”, con l’utilizzo della cup song.

Destinatari

Destinatari del progetto sono gli alunni della scuola secondaria di I grado classi prime e seconde

Organizzazione del progetto

Il progetto richiede 16 ore di preparazione per ciascuna classe.
Il lavoro delle classi è così articolato: le prime produrranno un canone, un’attività integrata, un coro parlato in coro scenico, un’attività di movimento espressivo, un’attività di improvvisazione su glockenspiel.
Le classi seconde produrranno un’attività di movimento espressivo, un’attività ritmica, un coro parlato, una danza, un’attività di improvvisazione con flauto dolce, un’attività ritmica di “suoniamoci su”.
Tutte le classi canteranno ed eseguiranno “I’m when I gone” con la cup song.
Per l’allestimento complessivo della performance (prove generali) saranno necessarie 4 ore in orario pomeridiano suddivise in 2 incontri da 2 ore.

Metodologia

Tutto il lavoro si fonda su una strategia didattica che risponde all’esigenza di un apprendimento globale, significativo ed emotivamente partecipato, che favorisce processi di crescita dell’intera persona, della sua immaginazione, sensibilità, corporeità e che contribuisce alla sua socializzazione e allo sviluppo delle sue capacità intellettive e creative. Quindi non con un apprendimento teorico, ma attraverso la pratica di forme musicali elementari, adeguate via via ai diversi stadi evolutivi, intellettivi e fisici del discente e grazie a precise tecniche metodologiche di improvvisazione e composizione empirica nonchè al sussidio di uno strumentario musicale didattico concepito ad hoc (comunemente denominato “strumentario Orff”), si ottiene l’integrazione di musica-danza- parola.
È il movimento il fondamento dell’apprendimento musicale, la costante associazione tra corpo, voce e suono. Questo approccio privilegia la creatività, attraverso processi che vanno dal gioco alla libera esplorazione, all’improvvisazione strutturata, alla composizione.
L’evoluzione naturale di questo percorso educativo musicale si realizza nelle forme di performance in cui si integrano il linguaggio musicale, con quello coreutico, utilizzando il mondo fantastico del discente, ogni volta sperimentato e rinnovato, in cui si ritrovi il vissuto di tante esperienze multidisciplinari, emotive, culturali e pratiche svolte.
Questa attenzione all’espressione e alla persona sviluppa motivazione e crea un clima di fiducia all’interno del quale sperimentare i propri linguaggi. Il fare musica insieme diventa così incontro con l’altro, condivisione, strumento di promozione della qualità della relazione nel gruppo, nell’ottica di mirare alla formazione generale dell’individuo, all’allenamento ed all’affinamento delle sue facoltà psico-motorie, più che all’apprendimento della musica. In tale prospettiva la musica diviene dapprima un mezzo e successivamente uno scopo.
Pertanto, l’acquisizione delle sfumature agogiche e dinamiche, lo studio del fraseggio, la divisione metrica, la scomposizione delle durate e dei silenzi, le leggi espressive, passano attraverso il movimento libero e strutturato.
Giocare con diversi patterns ritmici, creare poliritmi e ostinati melodici, dare vita al tessuto dell’improvvisazione, stimolando l’inventiva degli allievi verso piccole forme di composizione, giocare con la dissociazione, per migliorare la risposta delle diverse parti del corpo, costituiscono i diversi momenti delle attività legate a questa metodologia.
La globalità del metodo, lo sviluppo armonioso e naturale del rapporto con la musica, accrescono in maniera graduale le potenzialità dell’allievo, interessando tutte le sfere della personalità, tenendo conto della ricchezza apportata dal singolo e di quella creata nel lavoro di gruppo.

Bisogni

Il progetto intende offrire agli alunni gli strumenti idonei a realizzare concretamente un’attività musicale ispirata a questo tipo di didattica, curando soprattutto una mentalità e principi metodologici che consentano loro di vivere la musica in modo completo e coinvolgente. La risposta dei ragazzi a questo tipo di attività è in grado di mettere in luce informazioni preziose rispetto al loro sviluppo motorio, intellettivo, relazionale ed emotivo. Il progetto, altamente inclusivo, vuole fornire degli indicatori che permettano di monitorare anche in questo senso il percorso evolutivo del singolo alunno nel gruppo e del gruppo nel suo insieme. Si potranno realizzare itinerari didattici mirati a garantire ad ogni alunno, nel contesto, la possibilità di uno sviluppo armonico, conformemente alle proprie esigenze ed al proprio livello di maturità.

Risorse

Il progetto può essere realizzato esclusivamente in ambito curricolare, oppure utilizzato con fondi aggiuntivi; si avvarrà della collaborazione della docente di Lingua Inglese, della collaborazione dei docenti di Arte e Immagine, nonché di docenti di sostegno se tra gli alunni interessati ci sono i diversamente abili. Le attività di pratica strumentale saranno svolte con gli strumenti tipici dello “strumentario Orff” (ovetti shaker, tamburelli mezzaluna, glockenspiel soprano, maracas, legnetti, triangoli), ma anche con i “sounds shapes” e i “tuboing”, strumenti che ormai affiancano quelli tradizionali e offrono notevoli peculiarità espressive. Si utilizzeranno anche oggetti sonori come gli spazzoloni, i secchi di plastica e i bicchieri di melamina.
Per la performance finale si richiederà l’utilizzo di un piccolo auditorium. Le prove saranno invece svolte in un’aula o in aula magna.

Obiettivi disciplinari

– Acquisire maggiore consapevolezza nella lettura dell’universo sonoro in cui sono immersi i ragazzi, valutando gli sviluppi e le applicazioni di questa esperienza all’interno del gioco musicale;

– acquisire una serie di strategie per utilizzare il corpo e il movimento nell’apprendimento musicale (coordinazione ritmico-motoria, espressione gesto-motoria, body percussion, rappresentazione di fenomeni musicali attraverso la danza);

– acquisire maggiore consapevolezza nell’uso della voce (esplorazione delle possibilità timbriche della voce, voce parlata, voce recitata, voce cantata);

– acquisire delle tecniche di base per l’utilizzo di strumenti (materiali poveri, facili strumenti a percussione, strumentario Orff, sounds shapes, tuboing);

– acquisire una alfabetizzazione musicale di base che consenta di discriminare i fenomeni sonori e sistematizzare le cognizioni musicali;

– acquisire le strategie per utilizzare il gioco e l’immaginario nella realizzazione dell’attività musicale;

– acquisire delle competenze per favorire la socializzazione, la relazione, l’integrazione attraverso il gioco musicale.

Il progetto ha carattere prevalentemente operativo: attraverso il coinvolgimento diretto gli alunni sono messi nella condizione di lavorare e apprendere con un approccio immediato all’attività musicale. Gli alunni riscoprono, in questo modo, le proprie potenzialità e competenze, vivendo in prima persona, l’emozione del far musica e la possibilità di partecipare attivamente e di incontrarsi nel gruppo attraverso il gioco musicale.
La realizzazione di lavori in piccoli gruppi, soprattutto nella fase iniziale del lavoro così come la conduzione di alcune attività, l’ideazione della attività da realizzare permette loro di sviluppare un’attitudine alla gestione del gruppo e alla “direzione musicale”. Il gioco costituisce un elemento trasversale a tutte le proposte contemplate dal programma, perché è soprattutto attraverso il gioco senso motorio, simbolico o di regole che i ragazzi imparano ed acquisiscono la capacità di elaborazione del vissuto, sperimentando comportamenti, emozioni, linguaggi e mettendo a confronto realtà e desiderio.

Verifica e valutazioni

Il monitoraggio del progetto è strutturato attraverso la rilevazione di dati quantitativi e qualitativi volti a verificare l’efficacia del processo in relazione agli obiettivi formativi prefissati. L’operatività di tutte le attività proposte consente già in itinere una prima verifica dei risultati raggiunti e delle competenze acquisite.
Al termine del progetto, attraverso una performance, si rileverà la validità dell’attività svolta, in termini di qualità dei contenuti, rispondenza alle aspettative, raggiungimento degli obiettivi in relazione anche allo “star bene a scuola”.

Tematiche del progetto
  1. La corporeità: il movimento e la danza

– la sensibilizzazione corporea
– il movimento creativo ed espressivo
– le connessioni tra il movimento, la voce e l’uso degli strumenti
– il movimento sonoro: la body percussion
– le danze strutturate

  1. La verbalità e il linguaggio

– l’uso della voce (postura, respirazione, fonazione, emissione, imitazione
– la voce che parla, la voce che canta
– i giochi cantati: i canoni

  1. La pratica dello strumento musicale

– l’esplorazione delle possibilità sonore di materiali poveri e dello strumentario ritmico di base
– le sonorizzazioni con gli strumenti di eventi e di storie
– l’esecuzione di brani ritmico-strumentali
– l’accompagnamento di melodie
– l’accompagnamento di musiche preregistrate (“suoniamoci su”)

  1. L’ascolto attivo

– l’ascolto di sé, degli altri e dell’insieme
– l’ascolto attivo attraverso il movimento
– le dimensioni dell’ascolto: l’ascolto emotivo e l’ascolto analitico-cognitivo
– la comprensione sintattico-cognitiva del linguaggio musicale: uso dei pattern ritmici e tonali
– l’uso di diverse forme di notazione e codificazione dei fenomeni sonori:  notazione convenzionale, notazioni con oggetti, notazioni cinetico-gestuali, notazioni grafiche, notazioni verbali e uso di sillabe codificate, ecc.

Produzione finale

Al termine del progetto le singole unità tematiche svolte produrranno una performance con il seguente programma:

a) attività integrate (voce-movimento-strumenti) con esecuzione di canti, canone, coro scenico e coro parlato;

b) esecuzione di una danza (“Sasanuferau”);

c) attività di ascolto attivo e libera espressività gesto-motoria su “Oceano” di Mirko Signorile tratto dal libro ”Oceano. (“Piano solo” Florestano Edizioni) e su “Gymnopedie” di E. Satie;

d) attività di “suoniamoci su”, con i suoni del corpo e con gli strumenti, su “Barcarolle “, di Offenbach;

e) improvvisazioni su scala pentatonica in musica d’insieme, con glockenspiel, percussioni e strumentario Orff;

f) esecuzione di “When I’m Gone” con accompagnamento di cup songs .

Progettazione delle attività da svolgere nelle classi
  • Canone: Row the boat

Lettura, comprensione e memorizzazione del testo. Elaborazione su libera invenzione dei ragazzi di una sequenza gestuale da aggiungere al testo, da eseguire in canone. Lettura intonata del testo, esecuzione del canone sia gestuale sia corale a 4 voci.

  • “Mare, mare” (Parole di C. Picciolo, musica di A. Gigante)

Un semplice canto sul tema del mare con accompagnamento di strumenti che richiamano i suoni del mare (ovetti schaker).Accompagnamento melodico con i tuboing e i glockenspiel. Semplici movimenti ritmici in sintonia con l’andamento ritmico del brano, ostinati ritmici di body percussion.
Dopo la lettura ritmica della poesia con la sillaba “pa” e con il testo reale, si procede alla memorizzazione della melodia per imitazione prima con la sillaba “pa” intonata e poi con il testo.
Per consolidare il lavoro precedente,si procede all’individuazione di piccoli ostinati melodici con il glockenspiel da inserire solo in alcune parti della canzone. Poi si costruisce la sequenza di BP. Tutto il gruppo classe impara le singole attività ritmiche e melodiche e si individua l’accompagnamento con i tuboing rinforzati dai glockenspiel. Una partitura debitamente approntata e facilitata guida l’esecuzione dei tuboing. Il gruppo classe viene diviso in piccoli gruppi: Si possono differenziare gli alunni in 5 piccoli gruppi: uno corale, uno di BP, uno di tuboing, uno di glockenspiel e uno con gli ovetti.
L’accompagnamento dei tuboing e glockenspiel è pensato in modo da dividere tutta l’esecuzione in 4 coppie (do/sol-re/sol-si/mi-la/mi). Si può inserire anche un leggero ostinato ritmico in crome con gli ovetti shaker.

  • Movimento espressivo E. Satie: Gymnopedie n.1. Libera interpretazione di un ambiente marino.

Dopo aver proposto l’ascolto del brano in questione i ragazzi scelgono liberamente i loro gruppi e seguendo la frase melodica realizzano movimenti espressivi nei piani, nelle direzioni e nei vari orientamenti che siano correlati all’intenzione di rappresentare un ambiente marino. Il movimento va eseguito sotto teli di plastica opachi: i ragazzi seduti sotto il telo mimano con le braccia e le mani l’ondeggiare del mare.

  • Elaborazione di un testo su uno schema ritmico che integri una sequenza del racconto.

“La balena ha trasportato sulla coda la lumaca, là nel mare ha incontrato un grande iceberg un po’ sfrontato”.
Esecuzione ritmica su una base suggestiva in poliritmia con ostinati e sovrapposizioni ritmiche testuali.
La frase viene scandita prima in semiminime, poi in crome e in ultimo in semicrome. Nelle sezioni ritmiche si sviluppano due ostinati ritmici sulle parole chiave del testo “lumaca”, “balena”.
Nella sovrapposizione si crea la poliritmia: un lavoro molto interessante perché parte dalla precisione della pulsazione ritmica, esercizio questo già consolidato con questi ragazzi.
L’attività richiede un’ora di impostazione del lavoro per la suddivisione delle singole sequenze, un’altra per la sovrapposizione e l’individuazione degli ostinati.

  • Breve performance improvvisata con glockenspiel sulla pentatonica di Do, a richiamo di un’immagine suggestiva del mare di notte.

Individuati i suoni da utilizzare, la classe viene divisa in tre gruppi: ad un gruppo viene affidato il tema del mare costruito sulla scala ma liberamente improvvisato mantenendo un metro composto binario (6/8); ad un altro gruppo vengono proposti due ostinati che si alternano; al terzo gruppo viene affidato un tema lento che possa far pensare alla notte con suoi isolati. All’interno dell’improvvisazione, alcuni ragazzi di II eseguono una costruzione melodica sulla stessa pentatonica con i glockenspiel che si alternano ai tuboing con un tema elaborato da loro stessi.

  • Sequenza in rondò di poliritmie in metro ternario con gli “spazzoloni” e i secchi.

I ragazzi si dispongono in cerchio e si allenano con ritmi che suonano con la parte dura e morbida dello spazzolone. La prima parte A è all’unisono, i ragazzi entrano in scena in fila e si dispongono gli uni di fronte agli altri. Nella parte B, in poliritmia, i due gruppi si muovono liberamente, nella parte C e D i gruppi i gruppi si affiancano e si muovono in coppia. Nell’ultima parte E suonano all’unisono gli spazzoloni ritornando in fila. Finale a sorpresa.
A supporto degli spazzoloni un altro gruppo suonerà i secchi come tamburi una sequenza. Secchi e tamburi animeranno una scena di mozzi che spazzano e lavano il ponte di una nave.
Il lavoro parte dall’esplorazione dello ”spazzolone” e dal cercare due timbri espressivi diversi e sperimentarli: i ragazzi sceglieranno il dorso e altri le setole degli spazzoloni. Sempre dalla libera creatività dei ragazzi può partire la storia, la composizione dei ritmi e la relativa scrittura. In ultimo si monta la sequenza completa con il finale che consiste nel far cadere all’unisono le mazze degli spazzoloni con un “uff” finale e l’abbandono della scena.

  • Movimento espressivo con le braccia sul brano “Oceano“ di Mirko Signorile

Le braccia collegate in una ideale linea curva tra gomito e mano formano l’onda che si muove seguendo il movimento della musica. Si alzano e si abbassano, disegnano onde che crescono e decrescono in modo simmetrico e continuativo. La linea delle braccia che si sollevano, si alzano, si muovono seguendo le sequenze della musica crea un movimento molto suggestivo e tiene conto di un ascolto attento sia della musica che delle altre braccia che compongono l’onda.
Si parte dal semplice movimento tra mano e gomito per bene comprendere l’intenzione del movimento poi i ragazzi nell’ambito di 4 forme saranno liberi di creare il movimento in sequenza. L’attività parte dall’ascolto e dall’individuazione delle sequenze, segue l’acquisizione delle forme per creare le onde tra gomito e braccio e poi si individuano le forme da proporre e si abbinano alle sequenze. In un’altra ora si mette tutto insieme.

  • Suoniamoci su Barcarolle” di Hoffenbach

Su una base solo orchestrale della “Barcarolle” di Hoffenbach un divertente esercizio di “Suoniamoci su”, con strumenti e body percussion che, senza turbare la delicatezza della melodia, ne sottolineino la cantabilità.

9) Azione scenica

Elaborazione di un’azione scenica in lingua inglese su uno schema ritmico a cori alternati che integri una sequenza del racconto (i bambini che rientrano a scuola e trovano la richiesta di aiuto della chiocciola ad aiutare la balena a riguadagnare il mare).

DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN
RUN TO SCHOOL (4 VOLTE) GO
COME ON CHILDREN! COME ON SIT DOWN! STOP DON’T GO AROUND
OH NO! OH NO! WHAT’S THAT? NONONO!
THAT’S SMALL SNAIL! THAT’S SMALL SNAIL!
ON THE BLACKBOARD CRAWLS THE SMALL SNAIL WRITES A
FEW WORDS. LEAVES A TRAIL! SAVE THE WHALE WRITES THE SMALL SNAIL.
OOOOHHHHHHH!!
SAVE THE WHALE! SAVE THE WHALE!
HURRY UP BOYS! HURRY UP GIRLS! GO TO GO THE BEACH AND HELP THE SNAIL!

A conclusione dell’azione scenica una breve sequenza di body percussion imitativa di una situazione di incitamento ed euforia sviluppata sul tipico ritmo da “stadio”.

10) Realizzazione di una danza polinesiana in formazione a scacchiera, seduti a terra.

La danza è composta da una breve introduzione di 4 tempi di attesa, segue poi una parte A in cui le braccia si alternano tese nella 4 direzioni (dx, sx, alto, basso) con un battito di mani a cui segue una sequenza di tre battiti per direzione.
Al termine si battono le mani per terra su ogni primo tempo per 4 volte spostandosi di un quarto di giro verso dx. La danza si ripete per 4volte, alla quinta si accelera e si finisce per terra con il braccio dx alzato.

11) Coro scenico parlato su “Il lonfo” di F. Maraini

Con ostinati ritmici verbali, lettura ritmica ed espressiva, movimento per sonorizzare la scena della tempesta.

12) Tutte le classi: esecuzione corale su base registrata di “When I’m gone” con accompagnamento di cup song e body percussion.

Entrata solo ritmica con sequenza in body percussion di un gruppo di alunni che si dispone al centro in cerchio. Successivamente il resto del gruppo entra e si dispone seduto in 2 grandi cerchi concentrici in doppia fila, al centro rimangono i ragazzi della body percussion. Quando comincia a suonare la base tutti entrano con la cup songs alternata al canto. La canzone si ripete 2 volte, nella seconda volta l’azione del bicchiere diventa di passaggio tra i ragazzi.

 

Materiali

 1) Row the boat
2) Mare, mare (Parole di C. Picciolo, musica di A. Gigante)
3) Gymnopedie n.1 (E. Satie), montato con Audacity con il suono del mare.
4) “La balena ha trasportato sulla coda la lumaca, là nel mare ha incontrato un grande iceberg un po’ sfrontato” (testo poliritmico)
5) Pentatonica di Do con improvvisazione
6) Secchi e spazzoloni in poliritmia
7) Oceano (M. Signorile)
8) Barcarolle (Hoffenbach), in BP.
9) Drin to school
10) Sasa nuferaru
11) Il lonfo di F.Maraini
12) When I’m gone, con accompagnamento di cup song e body  percussion.

 

ALLEGATI
Canovaccio
Materiali PDF e MP3
Un video della performance è visibile qui

 

 

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Materiali PDF
Materiali audio
1.b. Row row, row your boat
2.a. Mare mare
3. Gymnopedie n. 1 (Satie)
5. Canto delle balene Impro
7. Oceano (M. SIgnorile)
8.b. Barcarolle (Offenbach)
10. Sasanuferaru
12.a. When I’m Gone
Materiali video