Sul pensiero di rete
Paolo Cerlati, in una immaginaria riunione a casa sua, ha invitato un sacco di “amici di libro”: da Jorge Luis Borges e Telmo Pievani ad Antonio Damasio e Franco Fornari; da Martin Buber e Italo Calvino a Guido Tonelli e Gian Francesco Giudice; da Edgar Morin e Andrea Marcolongo a Otto Karoly e Mario Brunello; da Carlo Martì Atis e Massimo Recalcati a Carlo Rovelli e Jean Piaget; da François Delalande e Milan Kundera a Chandra Livia Candiani e Tich Nanh Hanh; da Eugenio Borgna e François Jullien a Marie-Louise Von Franz e Soren Aabye Kierkegaard; da Michel Imberty e Nicola Abbagnano a Daniel J. Siegel e Umberto Galimberti; da Bruno Munari e Gianni Rodari a Maurizio Ferraris e Gilles Deleuze e Felix Guattari.
Il dialogo quasi surreale che ne scaturisce dovrebbe invogliare il lettore ad ulteriori approfondimenti su temi quali il tempo, la vita, il silenzio, il corpo, la musica, l’inconscio, la differenza, l’immaginazione, la meraviglia, la lentezza. Buona lettura.
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