Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Marconi’ Band 2025

Paola Garetto

Un laboratorio orchestrale

Nella scuola secondaria di I grado “Marconi” di Savigliano, pur non essendoci l’indirizzo musicale, si fanno attività di musica d’insieme in tutte le classi, attività che si concludono con un concerto.
Personalmente seguo nove classi e, in genere, programmo a gruppi di due classi parallele per formare “orchestre” nutrite di un certo organico.
Sono sempre partita dal presupposto che la finalità di musica nella scuola secondaria di I grado non sia tanto quello di insegnare uno strumento concentrandosi su problemi di tecnica, ma di attrarre ragazzi e ragazze nel mondo della musica CON l’uso della voce o di uno strumento quale che sia anche perché in genere dedico un’ora delle due curricolari, mentre nell’altra propongo attività di ascolto, interpretazione, analisi contestuali.
Ho presto ritenuto che il flauto diritto fosse uno strumento melodico che non solo è accessibile per costo a tutti (cosa fondamentale in una scuola dell’obbligo), ma perché è la continuazione del canto, nasce dal pensiero del suono, dal fiato e da questo viene modulato, il suo approccio è intuitivo con un’impostazione iniziale semplice e ripetitiva; favorisce inoltre l’interiorizzazione, la memoria melodica e ritmica e, dopo i primi periodi, permette di concentrarsi sulla costruzione di frasi e pensieri musicali.
Con i flauti si possono creare orchestre inclusive e sviluppare l’ascolto profondo, armonico e polifonico, esperienze complesse melodicamente, ritmicamente, formalmente, oltre a sviluppare importanti obiettivi educativi, sociali, civici e comportamentali.
Mi son chiesta: perché non dar vita ad attività di musica d’insieme, come accade nelle scuole ad indirizzo musicale, anche nella scuola che non lo è? Ho fatto quindi acquistare dalla scuola flauti contralti, tenori, bassi integrando man mano nelle orchestre di classe i ragazzi che mi trovavo davanti con altri strumenti di cui avevano già competenze disparate (dalla banda a scuole musicali a Conservatori): chitarre, tastiere, sax, clarinetti, violini, flauti traverso, arpa, chitarre elettriche, basso, batteria, in aggiunta a percussioni varie, xilofoni e metallofoni miei o della scuola…
Ho avuto la fortuna di incontrare Dirigenti lungimiranti che mi hanno dato fiducia attivando anche corsi pomeridiani facoltativi (collettivi) di chitarra e tastiera e accogliendo le mie richieste di dotare il laboratorio di tutti gli strumenti necessari. In questo modo ho potuto sempre mettere in atto attività di musica d’insieme, coinvolgere tutti, scoprire talenti, valorizzare chi già aveva competenze acquisite. Il punto chiave è arrangiare i brani in modo da “cucirli” su misura delle varie capacità, realizzare partiture mirate ai singoli gruppi che sono sempre diversi per formazione e per competenze, scegliere brani di tutti i generi, interessanti ma fattibili, legati il più possibile al percorso storico teorico affrontato.
È nato così il progetto “Marconi’ Band 2025.
Il risultato finale è il frutto di attività laboratoriali svoltesi per un’ora circa a settimana da fine novembre , secondo l’orario curricolare, nelle due mie terze separate, basate sullo studio di tre brani di generi diversi affrontati teoricamente e storicamente.

I brani, quando possibile, sono stati prima ascoltati sia nella versione originale del compositore che nella versione arrangiata dalla sottoscritta; sono stati analizzati in modo da scoprire le loro caratteristiche ritmiche, melodiche, formali:
Morrison’s Jig, una danza celtica tradizionale ha permesso di affrontare, interiorizzare ed eseguire il ritmo composto del 6/8, la forma semplice ripetitiva di due spunti tematici della musica popolare e di individuare le peculiarità della musica celtica. (in una classe una ragazza suona da anni l’arpa celtica).
– Sinfonia n° 9 K 73 di W. A. Mozart, I tempo: esposizione, che ha permesso di individuare all’ascolto la forma-sonata e di riconoscerne la presenza dei 2 temi.
– Cotton needs a pickin’, un worksong arrangiato in forma jazz, che ha permesso di fare esperienza pratica delle caratteristiche ritmiche, melodiche e della forma “call and response” di questo genere.
– A conclusione: Rive Gauche di Virginio Aiello suonato alla tastiera da una mia allieva del corso pomeridiano facoltativo di tastiera.
Sono seguite verso aprile-maggio alcune prove d’insieme a classi riunite che hanno permesso di suonare alla Festa della cultura della nostra città di Savigliano e al Saggio della scuola a fine maggio.

Il Video

Ho voluto concludere il progetto con la realizzazione di un video, per avvicinare i ragazzi al mondo della registrazione in sala a cui ha partecipato al clarinetto anche il collega di sostegno di una delle due classi. La nostra aula di musica si è appositamente trasformata in sala d’incisione da giovani tecnici del suono, nostri ex allievi, come lo sono stati i giovani che hanno fatto le riprese ed il montaggio post-produzione.
L’istituto, infatti, si distingue per dare opportunità ai giovani, conservare con amore il passato studiandolo ed affiancandolo al futuro con percorsi innovativi in ogni campo.
Il risultato finale forse non è perfetto, ma completamente inclusivo, stimolante, educativo ed entusiasmante: nessuno si è mai sentito messo all’angolo, anzi ha sperimentato la gioia di lavorare ad un unico progetto.
La registrazione ne è la prova: è stata fatta il 27 Giugno ad esami ormai conclusi, risultati già pubblicati, con un caldo soffocante, ma i ragazzi erano quasi tutti presenti ed hanno cercato di dare il massimo con passione.

 

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