L’apprendimento e l’istruzione nell’età postmoderna
L’uso dell’espressione “pensiero flessibile” nell’ambito della formulazione degli obiettivi dell’educazione musicale può essere riscontrato nelle più recenti indicazioni ministeriali italiane, quelle stilate da Giuseppe Fioroni, all’epoca ministro della pubblica istruzione, che invitano a far leva sulla “funzione cognitivo-culturale” della musica per far sì che gli alunni sviluppino un pensiero che sia non solo “intuitivo” e “creativo”, ma anche “flessibile” (Fioroni 2007: 65), senza peraltro esplicitare cosa si intenda in tale sede con queste espressioni.
Per approfondire queste tematiche, mi rifarò a due saggi di pedagogia generale che mi sembrano particolarmente pertinenti: “L’istruzione nell’età postmoderna” (Bauman 2001) e “Apprendimento liquido? Flessibilità e istruzione: una replica a Bauman” (Possenti 2008).
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