Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Storie in musica (prima parte)

Donatella Gnani

Un progetto di formazione storico-musicale per la scuola secondaria (I parte)

La formazione storico-musicale intesa come costruzione oltre che come conoscenza del nostro passato, può aiutare lo «sviluppo della capacità di partecipare alla fruizione del patrimonio di valori e di opere allestite dall’umanità nel corso della sua storia e di confrontarsi con esse criticamente» (Programma di progressiva attuazione della legge 30/2000 di riordino dei cicli d’istruzione)
Il lavoro che si intende proporre è composto da due progetti distinti – uno di ricerca storico-musicologica, uno di ascolto e analisi – accomunati da uno stesso oggetto di indagine: la vita e alcune opere dei compositori Claudio Monteverdi e Antonio Cifra, due musicisti fra loro contemporanei, ma molto diversi per formazione, carriera professionale, importanza nel panorama della musica internazionale e fama post mortem. Entrambi però respirano, recepiscono e (nel caso di Monteverdi) determinano quei cambiamenti nel modo di comporre e di concepire la musica che segneranno il passaggio dal Rinascimento al Barocco.
Il primo progetto Criteri e metodi per una ricerca storico-musicologica (Allegato 1) coinvolge i ragazzi in un lavoro di ricerca storico-musicologica finalizzato alla ricostruzione della biografia di Claudio Monteverdi a partire dalla ricerca, dalla raccolta e dal vaglio delle fonti in cui reperire le notizie. Modello di tale ricerca sarà la ricostruzione della biografia di un compositore quasi sconosciuto, Antonio Cifra, offerta come modello oltre che come esempio sia per quanto riguarda i modi di procedere, sia per quanto riguarda le difficoltà e i problemi che si possono incontrare affrontando un lavoro di questo genere (cfr. Allegato 2).
Il secondo progetto (vedi “Storie in musica -seconda parte)) sarà centrato sull’ascolto analitico finalizzato ad avvicinare i ragazzi al linguaggio sia musicale che poetico di una composizione vocale, cercando di capire come questi elementi linguistici siano in grado di esprimere i sentimenti, le emozioni trasmesse nell’opera. Attraverso poi il confronto tra madrigali composti dai due musicisti partendo da uno stesso testo, si intende indagare quale approccio ciascun compositore abbia avuto nei confronti del componimento poetico: quali elementi del linguaggio musicale abbia scelto per enfatizzarne il senso, in che modo ciascuno di loro lo abbia interpretato, che cosa e come abbiano scelto di sottolineare, se tra i due siano ravvisabili scelte simili o differenti.
Chi volesse far precedere la realizzazione di queste proposte da un’introduzione che contestualizzi dal punto di vista storico-musicale il periodo a cui appartengono i compositori e le opere oggetto dei due progetti può trovare nell’Allegato 3 la premessa, dal titolo Il rapporto fra testo e musica tra cinque e seicento.

Le proposte e i materiali qui presentati sono ricavati dalla tesi in Didattica della musica con il prof. Gabriele Giacomelli del Conservatorio della Spezia, e dalla tesi di laurea sostenuta all’Università di Pisa con la prof.sa Gabriella Biagi Ravenni e col prof. Giovanni Acciai che qui ringrazio.

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