Il rito degli scrutini
L’uso del voto numerico nella valutazione scolastica
Con i primi di febbraio, nelle scuole medie, si avvicina il rito degli scrutini. Proprio di rito si tratta, perché la cosa si ripete, più o meno uguale, ogni quattro mesi. Quella ripetitività estenuante che rende questo momento del lavoro dell’insegnante particolarmente frustrante e noioso perché la creatività che si può esercitare in altri momenti in questa occasione è bandita.
Che sia in forma cartacea, digitale o mista cartaceo-digitale (come ormai in molte scuole, con raddoppio del lavoro burocratico) nessun insegnante può sfuggire all’incombere del voto.
Che sia in forma cartacea, digitale o mista cartaceo-digitale (come ormai in molte scuole, con raddoppio del lavoro burocratico) nessun insegnante può sfuggire all’incombere del voto.
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