Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

La composizione musicale nella scuola primaria (2)

Piera Bagnus

Riflessioni ed esperienze sulla composizione come tentativo di mettere insieme esperienze, individualità, aspirazioni e desideri differenti, affrontando le difficoltà del rapporto tra pari

Strategie di sviluppo del pensiero creativo – Seconda parte

Il presente contributo di Piera Bagnus e Sara Schinco, costituisce la conclusione dello studio documentato dalle autrici nel precedente intervento LA COMPOSIZIONE MUSICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA. Strategie di sviluppo del pensiero creativo (1) >>> leggi

Il lavoro compositivo in ambito didattico viene inteso come “luogo per eccellenza dove prendere consapevolezza delle funzioni del linguaggio musicale, in cui apprendere e comprendere forme, strutture, sintassi e prassi musicali”, attività tanto più significativa se compiuta in modo collettivo, valorizzando un contesto fatto di negoziazione e co-costruzione dei significati. Interessante il confronto con le strategie del cooperative learning ed il riferimento al concetto di sensemaking (Wieck, 1995), l’insieme dei processi cognitivi attraverso i quali le persone attribuiscono un senso alle loro esperienze, mediante la creazione di mappe soggettive ed intersoggettive che li guidano nell’organizzare la realtà.

Nel saggio la scrittura musicale viene intesa come “processo di descrizione del suono” e tramite che ne permette l’elaborazione a livello complesso; per questo, didatticamente, si auspica che permetta ai discenti di andare oltre la percezione, mai contro, ribaltando in qualche modo il tradizionale ruolo della notazione: da punto di partenza per creare e decodificare il suono, a mezzo di analisi e riflessione sullo stesso, atto a superare i confini dell’ambito percettivo e sensomotorio, per riappropriarsi della sua funzione organizzativa, semantica e sociale.

Dopo una breve panoramica su alcune significative esperienze di didattica della composizione effettuate, con i bambini, da autorevoli personaggi nel corso nel Novecento, il contributo si conclude documentando un’esperienza di composizione collettiva svolta in un laboratorio estivo rivolto a bambini plusdotati che, a fronte di un elevato potenziale intellettivo, presentano spesso una scarsa gestione dell’emotività ed una difficoltosa relazione con i pari. Proprio questi bambini speciali, tramite le attività musicali proposte, hanno sperimentato inedite dinamiche cooperative e strategie di adattamento al gruppo, restituendo al termine latino componere l’autentico e profondo significato di mettere insieme, concertare e pacificare.

Materiali PDF
Materiali audio
Materiali video