Considerazioni in merito alla applicazione della legge 13 luglio 2015, n. 107
Da parte di alcune autorevoli voci si è affermato anche recentemente che con la legge cosiddetta della “buona scuola” la musica sarà finalmente insegnata a tutti gli studenti.
Ora, a prescindere dal fatto che negli ordinamenti scolastici e nelle indicazioni curricolari – in vigore prima della emanazione di questa legge – l’insegnamento della musica, o meglio l’educazione musicale era già prevista per tutti nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e, con specifici docenti, nella scuola secondaria di I grado (mentre nella scuola secondaria di II grado “musica” è stata tolta anche in quegli ordini in cui era presente ed è stata relegata nell’area opzionale), si tratta di capire cosa cambia realmente con quanto disposto dalla nuova legge 107.
Dire che era già prevista negli ordinamenti e nelle indicazioni curricolari non significa che, di fatto, fosse realizzata, soprattutto con riferimento alla scuola primaria. In merito al quanto e al cosa si può comunque far riferimento ad alcune ricerche che hanno messo in evidenza luci e ombre dell’educazione e della formazione musicale nei vari ordini di scuola .
Purtroppo non è facile districarsi nel testo della nuova legge, tra commi e rimandi continui tra i diversi dispositivi normativi. Può darsi quindi che le mie considerazioni incappino in qualche errore o imprecisione interpretativa. Sarò ben lieto quindi se qualche collega vorrà correggere le mie eventuali inesattezze.
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