Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Fare musica con le storie

Inizio di un percorso formativo

Diceva Walter Benjamin a proposito del gusto dei bambini di mettere in scena la loro vita: «I bambini che hanno realizzato lo spettacolo sono diventati liberi nelle rappresentazioni stesse. Nel gioco teatrale ha trovato realizzazione la loro infanzia. Davvero rivoluzionaria non è quella propaganda di idee che qua e là incita ad azioni irrealizzabili e che svanisce in una nuvola di fumo davanti alla prima sobria considerazione fatta una volta fuori dal teatro. Davvero, quello che vi è di realmente rivoluzionario è il segnale segreto del futuro che parla nel gesto infantile».
Chissà se questo gesto possa essere anche un suono che costruisce la sua messa in scena.
Insieme ad un nutrito gruppo di insegnanti, forse incuriosite anche dal titolo del laboratorio e nuova finestra di formazione “Fare musica con le storie”, diamo inizio al nostro incontro partendo dal significato del nome del “corso”. L’obiettivo è quello di trovare insieme i possibili punti di connessione tra musica e narrazione, definendo una cornice dentro la quale rendere in seguito concreta la ricerca/azione.
Le riflessioni del presente articolo scaturiscono dall’occasione d’incontro costituita dalla seconda edizione del convegno Mani operose e teste pensanti tenutosi a Pontedera nel novembre 2015.

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