Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Piccolo oratorio per le vittime innocenti delle mafie

Per voci sole, coro, campane e musica riprodotta

Mi piace pensare ad un’educazione musicale che, tra i suoi compiti, abbia anche quello “civile” di raccontare pezzi di mondo, di storia, di politica, che sia capace, in linea con l’insegnamento di Gianni Rodari, di allargare il suo discorso al “sociale”, illuminando pezzi di società, occupandosi di costruire anche con la musica (e il teatro e le altre arti), un futuro migliore. È con questi pensieri che ho progettato e realizzato, insieme a tre classi di terza media, Piccolo oratorio per le vittime innocenti delle mafie, a conclusione di un percorso di formazione realizzato nella mia scuola da Libera, l’associazione contro le mafie. La performance non è stata pensata come “spettacolo” ma come “rito” legato ad una ricorrenza, il 21 marzo, giornata dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie, quando in vari luoghi d’Italia viene letto l’elenco dei nomi. Non essendo stato possibile realizzarlo in quella data, essendo le tre classi terze a casa, causa covid, il rito è stato rimandato al 21 maggio, due giorni prima del 29° anniversario della strage di Capaci.

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