Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Il paesaggio sonoro: ascoltare, rappresentare e comporre

Alberto Masetto, Elena Elio

Esperienza didattica per la scuola secondaria di primo grado

Contributo presentato in occasione del Convegno di Urbino, “I saperi dall’ascolto: percorsi educativi nel paesaggio sonoro”- 26 settembre – 1 ottobre 2022.
FKL | Associazione CSMDB | Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

 

I progetti che verranno qui descritti sono stati ideati e realizzati in un contesto in cui molti aspetti di pratica musicale erano preclusi, più precisamente durante gli anni scolastici 2020-2021, 2021-2022. L’attività è stata svolta come parte di una Uda di Educazione civica realizzata durante le ore curricolari di Musica, in alcune classi seconde e terze dell’IC di Bovolone nell’anno 2020-2021. Il nostro obiettivo in particolare era quello di rendere consapevoli i ragazzi dell’ambiente in cui vivono e cercare di conoscerlo non solamente da un punto di vista visivo ma anche acustico.

Il progetto si è sviluppato su due annualità: la prima parte, dedicata alle classi seconde, incentrato sull’ascolto del paesaggio sonoro mentre la seconda parte, dedicata alle classi terze, basato sull’interazione con il paesaggio sonoro.

La prima parte del progetto, svolto nelle classi seconde si è articolato in 4 parti:

– introduzione del lavoro alla classe;

–  uscita sul territorio a piedi;

– lavoro di gruppo con realizzazione di partitura sonora;

– condivisione ed esposizione in classe.


 

Parte 1: introduzione del lavoro alla classe

Materiale necessario: LIM, quaderno e matita

Scopo: classificare i suoni/rumori ascoltati. Allenamento all’ascolto del paesaggio sonoro.

In questa prima parte si introduce il progetto ai ragazzi partendo dalla visione di un filmato in classe, il quale introduce la tematica del paesaggio sonoro dando una prima possibile classificazione dei vari suoni e rumori che è possibile ascoltare in natura. Tramite brevi registrazioni il video fa comprendere ai ragazzi quanto sia importante ascoltare l’ambiente circostante per comprendere il suo funzionamento ed il suo stato di salute.

 

 

Questo video permette di sottolineare la differenza tra il sentire e l’ascoltare ponendo l’accento sul fatto che il nostro ascoltare dipende molto dal nostro grado di attenzione.

Si propone dunque un primo esercizio: provare a fare un minuto esatto di silenzio per ascoltare l’ambiente scuola. Si fa realizzare una semplice tabella sul quaderno a tre colonne: una per annotare a quale categoria appartiene il rumore (geofonia, antropofonia, biofonia), una che ne specifichi il tipo e una dove disegnare un simbolo che possa descrivere al meglio il suono o rumore, cercando di astrarlo il più possibile da ciò che si è ascoltato.

Si ripete l’esercizio due volte; la prima annotando subito ciò che si è sentito, la seconda volta cercando di memorizzare ciò che si è ascoltato e solo a minuto scaduto, annotarli sul quaderno.

 

Parte 2: uscita sul territorio a piedi

Materiale necessario: quaderno e matita

Scopo: scoprire un luogo a loro familiare anche dal punto di vista sonoro, aumentare l’attenzione e il periodo di silenzio ed ascolto.

La seconda fase prevede un’uscita sul territorio a piedi, per poter continuare con degli esercizi di ascolto. Nel parco o luogo designato vengono decise più soste o tappe. In ogni punto i ragazzi possono distribuirsi liberamente a patto che non si mettano troppo vicini gli uni dagli altri. Questa volta si chiede ai ragazzi di stare 2 minuti in silenzio ad ascoltare ed annotare i suoni o rumori offerti dal luogo. Questa volta la scelta dei simboli viene lasciato come compito per casa. Si ripete l’esercizio per tutti i punti decisi.

Segue momento di riflessione in classe.

 

Parte 3: lavoro di gruppo a casa con realizzazione di partitura sonora

Materiale necessario: quaderno e matita + mappa sonora bianca, smartphone o registratore, laptop, accesso ad internet.

Scopo: effettuare una registrazione e imparare a rappresentare i suoni o rumori su di una mappa sonora.

In classe si spiega il proseguo del progetto, in cui dovranno realizzare una registrazione di un ambiente sonoro a loro scelta e poi rappresentare i suoni ascoltati su una partitura sonora organizzata in ordine cronologico. In classe viene presentato un esempio di lavoro, come esercizio.

Fig.1 Esempio partitura sonora

 

Viene fatto ascoltare l’audio esempio di 30 secondi, facendo vedere lo scorrimento della traccia sulla LIM.

A questo punto viene chiesto di ascoltarlo con attenzione e di rintracciare, come al solito, i suoni e rumori della registrazione, di annotarli e di inventare per ognuno di essi un simbolo che possa rappresentarli. Viene consegnata loro la mappa sonora bianca che dovranno da soli provare ad organizzare con i simboli appena inventati, organizzandoli per la prima volta, in ordine cronologico.

A seguito di questo ultimo esercizio si è pronti per assegnare loro l’attività di gruppo a casa.

I gruppi sono composti da 2 o 3 persone. Si assegnano le fasi di lavoro assieme alla partitura sonora e legenda vuote da compilare. Viene creato uno spazio di lavoro su classroom in cui il capogruppo dovrà inserire in un power point già preimpostato tutto il materiale raccolto che verrà utilizzato poi durante l’esposizione in classe. Ad ogni gruppo viene chiesto di scegliere in quale ambiente effettuare le registrazioni in base allo scopo, o meglio, al tema del loro racconto acustico, raccolto ed esplicitato nel titolo. Le registrazioni migliori tra quelle realizzate saranno poi utilizzate per la realizzazione di una partitura sonora.

Il prodotto finale sarà un power point contenente titolo del progetto, un’unica traccia audio composta dalle tre singole registrazioni dei componenti del gruppo, le partiture sonore compilate e le considerazioni finali sull’attività.

 

Parte 4: condivisione ed esposizione in classe

Materiale necessario: LIM e impianto audio.

In classe, il capogruppo curerà l’esposizione del power point. Verrà chiesto inoltre di descrivere brevemente la propria esperienza di registrazione ed eventuali ostacoli o problemi incontrati.

 

Considerazioni finali

Già dai primi esercizi si è notato che molti non avevano mai sperimentato di sedersi ed ascoltare il mondo circostante.
Si è poi osservato come alcuni gruppi si siano organizzati per fare le registrazioni assieme, cogliendo l’occasione per fare un giro in bici o una passeggiata assieme, nonostante quella parte dell’attività potesse essere svolta in autonomia. Questo lavoro ha stimolato dunque il trovarsi e condividere assieme, come in questo caso, una passeggiata all’aperto tra compagni di classe, alla scoperta o riscoperta di luoghi del proprio territorio.  La difficoltà maggiore, con una partitura libera come quella utilizzata, è stata la gestione creativa dello spazio all’interno della stessa. Molti hanno infatti concentrato i simboli e disegni in una parte del foglio non esplorando soluzioni alternative. La realizzazione del simbolo è stata la cosa che ha necessitato più pratica perché quasi tutti cercavano di ricreare graficamente l’oggetto, l’animale che produceva il suono, senza astrarlo.

Per aiutare ed agevolare una migliore gestione dello spazio l’anno seguente, 2021-2022, è stata introdotta una nuova partitura sonora. In questo caso al ragazzo era richiesto di scegliere in quale riga inserire i simboli, permettendo dunque una migliore distribuzione grafica.

Il progetto ha visto coinvolti tutti i ragazzi delle classi, risultando essere un’attività molto inclusiva e coinvolgente.

 

MODULO COMPOSITIVO-MUSICALE

Al secondo anno di esperienza del Progetto “Paesaggio Sonoro” sulla base di prerequisiti maturati nei confronti dell’attenzione e dell’ascolto verso i suoni dell’ambiente, si è proposta un’esperienza compositivo-musicale.
Il percorso dell’Unità Didattica prevede una parte importante nella preparazione degli alunni.

Si ritiene, infatti, che l’esperienza compositiva sia di non facile realizzazione da parte di alunni di scuola secondaria.

La seconda parte del progetto si è articolata in cinque parti:

  • Introduzione all’ascolto
  • Conoscere una partitura
  • Come si può scrivere una partitura
  • Preparazione in classe all’ascolto e alla composizione
  • Compito di composizione

 

FASE INTRODUTTIVA: SELEZIONE E VALUTAZIONE SONORA
Prima fase: selezione e valutazione sonora

Materiale necessario: LIM, quaderno, penna.

Scopo: ascoltare, selezionare sapendo di dover riprodurre.
L’insegnante propone una serie di ascolti o video-ascolti opportunamente selezionati che ripropongono suoni dell’ambiente umano e naturale.

Ogni alunno prepara una tabella in cui riporta, in fianco al titolo dell’audio /video ascoltato, una sua valutazione.

Dalla graduatoria finale delle valutazioni fatte dall’intera classe, si ricava l’audio/video ritenuto più idoneo ad essere riprodotto e imitato.

Questo, dopo vari ascolti, viene suddiviso in tre parti: A parte iniziale – B parte centrale – C parte finale, in preparazione alla realizzazione della quarta fase (vedi più avanti).

Seconda fase: concetto di partitura

Materiale necessario: LIM

Scopo: osservare, conoscere, porre domande.

Si fa presente che gli alunni non sono completamenti nuovi a questa esperienza, già nel primo anno di realizzazione del Progetto, hanno creato una partitura informale.

In questa seconda fase del Progetto sono, però, chiamati a comporre e a trascrivere le loro idee.

In preparazione a questo si sono consultate e analizzate alcune partiture, in particolare la partitura tratta dal “Catalogue d’oiseaux di O. Messiaen” “Il Gracchio delle Alpi” e la partitura “Once on a Windy Night” di R. Murray Schafer.

 

FASE PREPARATORIA
Terza fase: come si può scrivere una partitura

Materiale necessario: LIM, fotocopie con i simboli, album di musica, quaderno, matita, gomma.

Scopo: esperimentare vari tipi di partitura, ripassare  e conoscere i simboli del linguaggio musicale.

 

Ripasso dei simboli musicali relativi a: dinamica, espressività, agogica e tecnica strumentale con simboli e loro realizzazione, come: trillo, mordente, corona, acciaccatura…

Ne segue un dibattito e un confronto su “COME CREARE”. Gli alunni pongono domande, perplessità, difficoltà alle quali l’insegnante risponde con esempi pratici e fornendo input.

 

 

Fig.3 Esempio di partitura scritta a mano su partitura

 

Fig.4 Esempio di partitura scritta al computer

 

Fig.5 Esempio di partitura preparata da fornire agli alunni

 

Serie di input da suggerire agli alunni:

  • Imitazione,
  • Aumentazione e diminuzione del ritmo,
  • Elaborazioni ritmiche più libere a partire dai dettagli,
  • Tecnica del retrogrado. Invertire il ritmo o la linea melodica,
  • Rarefazione oppure intensificazione del materiale sonoro,
  • Contrasto dinamico p/f cresc./dim.,
  • Contrasto tecnico di produzione del suono staccato/lungo,
  • Contrasto delle altezze suoni acuti/gravi…

 

FASE DI REALIZZAZIONE
Quarta fase: esperienza preparatoria in classe

Materiale necessario: album di musica, quaderno, matita, gomma, strumenti musicali e strumentario.

Scopo: creare un ambiente di lavoro domestico dove ogni gruppo è chiamato alla realizzazione.
Gli alunni vengono divisi in gruppi dall’insegnante, ogni gruppo deve avere tre, massimo quattro partecipanti. In ogni gruppo l’insegnante individua uno/una alunno/a responsabile. Questo alunno/a ha il compito di coordinare, visionare, controllare ed eventualmente sollecitare i compagni/e nelle varie fasi del lavoro, mantenendo nel contempo contatti diretti con il docente.

Prima di iniziare si ascolta più volte l’audio/video scelto nella prima fase, si ricorda la suddivisione nelle tre parti: A – B – C e si chiede ad ogni gruppo di sceglierne una su cui lavorare.

L’insegnante fornisce un tempo per la realizzazione della composizione che potrebbe variare dai venti ai trenta minuti e specifica la durata della composizione che non deve superare il minuto. Si mette a disposizione degli alunni la strumentazione di cui la scuola dispone, in particolare strumentario percussivo, con possibilità di libero utilizzo di strumenti personali appartenenti agli alunni.

Ogni componente del gruppo deve avere a propria disposizione matita e gomma, foglio a quadretti, foglio pentagrammato e fotocopia del modello di partitura vuota data dall’insegnante.

A questo punto il lavoro può iniziare e, su richiesta, l’insegnate fa riascoltare l’audio/video.

A lavoro concluso, ogni gruppo è chiamato ad eseguire la composizione creata con un breve racconto introduttivo in cui si specifica scelte sonoro-strumentali e motivazioni.

SUGGERIMENTO: registrare tutte le esecuzioni.

Il poter riascoltare tutti i lavori in un momento successivo, si è rivelato molto utile per osservare particolari che sfuggono al primo ascolto. Questo permette di comparare l’efficacia di alcune creazioni rispetto ad altre e di prendere coscienza su abilità nascoste che questo progetto ha reso tangibili.

Ora i gruppi sono pronti per affrontare la parte autonoma del percorso.

Il lavoro viene svolto come compito per casa, si decide con l’insegnate il tempo da mettere a disposizione che non dove superare i quindici giorni dalla consegna.

 

Quinta fase: composizione

Materiale necessario: album di musica, quaderno, matita, gomma, smartphone o registratore, laptop, accesso ad internet.

Scopo: cercare un ambiente sonoro; confrontarsi; conoscere programmi di registrazione,
registrare l’ambiente scelto e registrare se stessi; autoanalisi del lavoro per completare il power point in tutte le sue parti.

 

Ogni gruppo (si mantiene la formazione data in fase quattro) cerca un ambiente sonoro da riprodurre: ambiente naturale o umano; individua lo strumentario da utilizzare e, a questo proposito, il gruppo può anche decidere di creare strumenti o utilizzare materiale vario.

Ogni gruppo consegna il lavoro creando un Power Point in cui deve motivare la scelta dell’ambiente, descrivere gli strumenti utilizzati, esplicitare le difficoltà incontrate, esporre i dati emersi relativamente all’ambiente scelto, allegare la partitura creata e la registrazione audio della composizione con durata di un minuto, massimo un minuto e trenta secondi.

 

CONSIDERAZIONI FINALI

 

L’esperienza di ascolto, creatività, registrazione e tabulazione dati ha fornito agli alunni una volta di più l’opportunità di entrare in contatto con l’ambiente sia esso naturale o umano. Dalle testimonianze sono emersi elementi positivi e segnalazioni di esperienze piacevoli, divertenti e senz’altro da ripetere.

In alcuni casi sono emersi anche aspetti di meraviglia e di stupore relativi a suoni e a sensazioni prima ignorati o dati per scontati. Si ritiene importante sottolineare che la maggior parte dei gruppi ha vissuto l’attività non come un mero “compito per casa” da svolgere, bensì come un’avventura con il piacere della scoperta e della condivisione in gruppo.

Parte 1: introduzione del lavoro alla classe

Materiale necessario: LIM, quaderno e matita

Scopo: classificare i suoni/rumori ascoltati. Allenamento all’ascolto del paesaggio sonoro.

In questa prima parte si introduce il progetto ai ragazzi partendo dalla visione di un filmato in classe, il quale introduce la tematica del paesaggio sonoro dando una prima possibile classificazione dei vari suoni e rumori che è possibile ascoltare in natura. Tramite brevi registrazioni il video fa comprendere ai ragazzi quanto sia importante ascoltare l’ambiente circostante per comprendere il suo funzionamento ed il suo stato di salute.

 

 

Questo video permette di sottolineare la differenza tra il sentire e l’ascoltare ponendo l’accento sul fatto che il nostro ascoltare dipende molto dal nostro grado di attenzione.

Si propone dunque un primo esercizio: provare a fare un minuto esatto di silenzio per ascoltare l’ambiente scuola. Si fa realizzare una semplice tabella sul quaderno a tre colonne: una per annotare a quale categoria appartiene il rumore (geofonia, antropofonia, biofonia), una che ne specifichi il tipo e una dove disegnare un simbolo che possa descrivere al meglio il suono o rumore, cercando di astrarlo il più possibile da ciò che si è ascoltato.

Si ripete l’esercizio due volte; la prima annotando subito ciò che si è sentito, la seconda volta cercando di memorizzare ciò che si è ascoltato e solo a minuto scaduto, annotarli sul quaderno.

 

Parte 2: uscita sul territorio a piedi

Materiale necessario: quaderno e matita

Scopo: scoprire un luogo a loro familiare anche dal punto di vista sonoro, aumentare l’attenzione e il periodo di silenzio ed ascolto.

La seconda fase prevede un’uscita sul territorio a piedi, per poter continuare con degli esercizi di ascolto. Nel parco o luogo designato vengono decise più soste o tappe. In ogni punto i ragazzi possono distribuirsi liberamente a patto che non si mettano troppo vicini gli uni dagli altri. Questa volta si chiede ai ragazzi di stare 2 minuti in silenzio ad ascoltare ed annotare i suoni o rumori offerti dal luogo. Questa volta la scelta dei simboli viene lasciato come compito per casa. Si ripete l’esercizio per tutti i punti decisi.

Segue momento di riflessione in classe.

 

Parte 3: lavoro di gruppo a casa con realizzazione di partitura sonora

Materiale necessario: quaderno e matita + mappa sonora bianca, smartphone o registratore, laptop, accesso ad internet.

Scopo: effettuare una registrazione e imparare a rappresentare i suoni o rumori su di una mappa sonora.

In classe si spiega il proseguo del progetto, in cui dovranno realizzare una registrazione di un ambiente sonoro a loro scelta e poi rappresentare i suoni ascoltati su una partitura sonora organizzata in ordine cronologico. In classe viene presentato un esempio di lavoro, come esercizio.

Fig.1 Esempio partitura sonora

 

Viene fatto ascoltare l’audio esempio di 30 secondi, facendo vedere lo scorrimento della traccia sulla LIM.

A questo punto viene chiesto di ascoltarlo con attenzione e di rintracciare, come al solito, i suoni e rumori della registrazione, di annotarli e di inventare per ognuno di essi un simbolo che possa rappresentarli. Viene consegnata loro la mappa sonora bianca che dovranno da soli provare ad organizzare con i simboli appena inventati, organizzandoli per la prima volta, in ordine cronologico.

A seguito di questo ultimo esercizio si è pronti per assegnare loro l’attività di gruppo a casa.

I gruppi sono composti da 2 o 3 persone. Si assegnano le fasi di lavoro assieme alla partitura sonora e legenda vuote da compilare. Viene creato uno spazio di lavoro su classroom in cui il capogruppo dovrà inserire in un power point già preimpostato tutto il materiale raccolto che verrà utilizzato poi durante l’esposizione in classe. Ad ogni gruppo viene chiesto di scegliere in quale ambiente effettuare le registrazioni in base allo scopo, o meglio, al tema del loro racconto acustico, raccolto ed esplicitato nel titolo. Le registrazioni migliori tra quelle realizzate saranno poi utilizzate per la realizzazione di una partitura sonora.

Il prodotto finale sarà un power point contenente titolo del progetto, un’unica traccia audio composta dalle tre singole registrazioni dei componenti del gruppo, le partiture sonore compilate e le considerazioni finali sull’attività.

 

Parte 4: condivisione ed esposizione in classe

Materiale necessario: LIM e impianto audio.

In classe, il capogruppo curerà l’esposizione del power point. Verrà chiesto inoltre di descrivere brevemente la propria esperienza di registrazione ed eventuali ostacoli o problemi incontrati.

 

Considerazioni finali

Già dai primi esercizi si è notato che molti non avevano mai sperimentato di sedersi ed ascoltare il mondo circostante.
Si è poi osservato come alcuni gruppi si siano organizzati per fare le registrazioni assieme, cogliendo l’occasione per fare un giro in bici o una passeggiata assieme, nonostante quella parte dell’attività potesse essere svolta in autonomia. Questo lavoro ha stimolato dunque il trovarsi e condividere assieme, come in questo caso, una passeggiata all’aperto tra compagni di classe, alla scoperta o riscoperta di luoghi del proprio territorio.  La difficoltà maggiore, con una partitura libera come quella utilizzata, è stata la gestione creativa dello spazio all’interno della stessa. Molti hanno infatti concentrato i simboli e disegni in una parte del foglio non esplorando soluzioni alternative. La realizzazione del simbolo è stata la cosa che ha necessitato più pratica perché quasi tutti cercavano di ricreare graficamente l’oggetto, l’animale che produceva il suono, senza astrarlo.

Per aiutare ed agevolare una migliore gestione dello spazio l’anno seguente, 2021-2022, è stata introdotta una nuova partitura sonora. In questo caso al ragazzo era richiesto di scegliere in quale riga inserire i simboli, permettendo dunque una migliore distribuzione grafica.

Il progetto ha visto coinvolti tutti i ragazzi delle classi, risultando essere un’attività molto inclusiva e coinvolgente.

 

MODULO COMPOSITIVO-MUSICALE

Al secondo anno di esperienza del Progetto “Paesaggio Sonoro” sulla base di prerequisiti maturati nei confronti dell’attenzione e dell’ascolto verso i suoni dell’ambiente, si è proposta un’esperienza compositivo-musicale.
Il percorso dell’Unità Didattica prevede una parte importante nella preparazione degli alunni.

Si ritiene, infatti, che l’esperienza compositiva sia di non facile realizzazione da parte di alunni di scuola secondaria.

La seconda parte del progetto si è articolata in cinque parti:

  • Introduzione all’ascolto
  • Conoscere una partitura
  • Come si può scrivere una partitura
  • Preparazione in classe all’ascolto e alla composizione
  • Compito di composizione

 

FASE INTRODUTTIVA: SELEZIONE E VALUTAZIONE SONORA
Prima fase: selezione e valutazione sonora

Materiale necessario: LIM, quaderno, penna.

Scopo: ascoltare, selezionare sapendo di dover riprodurre.
L’insegnante propone una serie di ascolti o video-ascolti opportunamente selezionati che ripropongono suoni dell’ambiente umano e naturale.

Ogni alunno prepara una tabella in cui riporta, in fianco al titolo dell’audio /video ascoltato, una sua valutazione.

Dalla graduatoria finale delle valutazioni fatte dall’intera classe, si ricava l’audio/video ritenuto più idoneo ad essere riprodotto e imitato.

Questo, dopo vari ascolti, viene suddiviso in tre parti: A parte iniziale – B parte centrale – C parte finale, in preparazione alla realizzazione della quarta fase (vedi più avanti).

Seconda fase: concetto di partitura

Materiale necessario: LIM

Scopo: osservare, conoscere, porre domande.

Si fa presente che gli alunni non sono completamenti nuovi a questa esperienza, già nel primo anno di realizzazione del Progetto, hanno creato una partitura informale.

In questa seconda fase del Progetto sono, però, chiamati a comporre e a trascrivere le loro idee.

In preparazione a questo si sono consultate e analizzate alcune partiture, in particolare la partitura tratta dal “Catalogue d’oiseaux di O. Messiaen” “Il Gracchio delle Alpi” e la partitura “Once on a Windy Night” di R. Murray Schafer.

 

FASE PREPARATORIA
Terza fase: come si può scrivere una partitura

Materiale necessario: LIM, fotocopie con i simboli, album di musica, quaderno, matita, gomma.

Scopo: esperimentare vari tipi di partitura, ripassare  e conoscere i simboli del linguaggio musicale.

 

Ripasso dei simboli musicali relativi a: dinamica, espressività, agogica e tecnica strumentale con simboli e loro realizzazione, come: trillo, mordente, corona, acciaccatura…

Ne segue un dibattito e un confronto su “COME CREARE”. Gli alunni pongono domande, perplessità, difficoltà alle quali l’insegnante risponde con esempi pratici e fornendo input.

 

 

Fig.3 Esempio di partitura scritta a mano su partitura

 

Fig.4 Esempio di partitura scritta al computer

 

Fig.5 Esempio di partitura preparata da fornire agli alunni

 

Serie di input da suggerire agli alunni:

  • Imitazione,
  • Aumentazione e diminuzione del ritmo,
  • Elaborazioni ritmiche più libere a partire dai dettagli,
  • Tecnica del retrogrado. Invertire il ritmo o la linea melodica,
  • Rarefazione oppure intensificazione del materiale sonoro,
  • Contrasto dinamico p/f cresc./dim.,
  • Contrasto tecnico di produzione del suono staccato/lungo,
  • Contrasto delle altezze suoni acuti/gravi…

 

FASE DI REALIZZAZIONE
Quarta fase: esperienza preparatoria in classe

Materiale necessario: album di musica, quaderno, matita, gomma, strumenti musicali e strumentario.

Scopo: creare un ambiente di lavoro domestico dove ogni gruppo è chiamato alla realizzazione.
Gli alunni vengono divisi in gruppi dall’insegnante, ogni gruppo deve avere tre, massimo quattro partecipanti. In ogni gruppo l’insegnante individua uno/una alunno/a responsabile. Questo alunno/a ha il compito di coordinare, visionare, controllare ed eventualmente sollecitare i compagni/e nelle varie fasi del lavoro, mantenendo nel contempo contatti diretti con il docente.

Prima di iniziare si ascolta più volte l’audio/video scelto nella prima fase, si ricorda la suddivisione nelle tre parti: A – B – C e si chiede ad ogni gruppo di sceglierne una su cui lavorare.

L’insegnante fornisce un tempo per la realizzazione della composizione che potrebbe variare dai venti ai trenta minuti e specifica la durata della composizione che non deve superare il minuto. Si mette a disposizione degli alunni la strumentazione di cui la scuola dispone, in particolare strumentario percussivo, con possibilità di libero utilizzo di strumenti personali appartenenti agli alunni.

Ogni componente del gruppo deve avere a propria disposizione matita e gomma, foglio a quadretti, foglio pentagrammato e fotocopia del modello di partitura vuota data dall’insegnante.

A questo punto il lavoro può iniziare e, su richiesta, l’insegnate fa riascoltare l’audio/video.

A lavoro concluso, ogni gruppo è chiamato ad eseguire la composizione creata con un breve racconto introduttivo in cui si specifica scelte sonoro-strumentali e motivazioni.

SUGGERIMENTO: registrare tutte le esecuzioni.

Il poter riascoltare tutti i lavori in un momento successivo, si è rivelato molto utile per osservare particolari che sfuggono al primo ascolto. Questo permette di comparare l’efficacia di alcune creazioni rispetto ad altre e di prendere coscienza su abilità nascoste che questo progetto ha reso tangibili.

Ora i gruppi sono pronti per affrontare la parte autonoma del percorso.

Il lavoro viene svolto come compito per casa, si decide con l’insegnate il tempo da mettere a disposizione che non dove superare i quindici giorni dalla consegna.

 

Quinta fase: composizione

Materiale necessario: album di musica, quaderno, matita, gomma, smartphone o registratore, laptop, accesso ad internet.

Scopo: cercare un ambiente sonoro; confrontarsi; conoscere programmi di registrazione,
registrare l’ambiente scelto e registrare se stessi; autoanalisi del lavoro per completare il power point in tutte le sue parti.

 

Ogni gruppo (si mantiene la formazione data in fase quattro) cerca un ambiente sonoro da riprodurre: ambiente naturale o umano; individua lo strumentario da utilizzare e, a questo proposito, il gruppo può anche decidere di creare strumenti o utilizzare materiale vario.

Ogni gruppo consegna il lavoro creando un Power Point in cui deve motivare la scelta dell’ambiente, descrivere gli strumenti utilizzati, esplicitare le difficoltà incontrate, esporre i dati emersi relativamente all’ambiente scelto, allegare la partitura creata e la registrazione audio della composizione con durata di un minuto, massimo un minuto e trenta secondi.

 

CONSIDERAZIONI FINALI

 

L’esperienza di ascolto, creatività, registrazione e tabulazione dati ha fornito agli alunni una volta di più l’opportunità di entrare in contatto con l’ambiente sia esso naturale o umano. Dalle testimonianze sono emersi elementi positivi e segnalazioni di esperienze piacevoli, divertenti e senz’altro da ripetere.

In alcuni casi sono emersi anche aspetti di meraviglia e di stupore relativi a suoni e a sensazioni prima ignorati o dati per scontati. Si ritiene importante sottolineare che la maggior parte dei gruppi ha vissuto l’attività non come un mero “compito per casa” da svolgere, bensì come un’avventura con il piacere della scoperta e della condivisione in gruppo.

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