In occasione del centenario della nascita
…con la speranza che la conoscenza del ‘pensare’ e dell’agire di Luigi Nono
susciti curiosità e il desiderio di ascoltare le sue opere,
nelle quali tutto questo è espresso nel linguaggio della musica.
Nuria Schönberg Nono[1]
Sono passati già 100 anni dalla sua nascita, eppure Nono continua ad essere il grande esempio italiano di inquieto ricercatore della musica. Quello forse più incurante la divisione in generi, e che ne ha reso per primo i confini particolarmente elastici, per non dire insensati. Nel nostro tempo, si tende spesso a ripetere, a trovare nella trascrizione e rielaborazione di opere del passato una nuova linfa vitale, un modo per attualizzare, far rivivere la musica, per valorizzare specifiche risorse tecnico-espressive di voce e strumenti e per divulgare e mostrare il potenziale di ciò che può essere drammaticamente poco noto al grande pubblico… tutto questo è prezioso. E Luigi Nono, storicizzato, è un esempio che incoraggia a riscoprire fondamentali esigenze della musica e delle persone: l’apertura, la curiosità, il non accontentarsi né ripetersi, mai.
È difficile tratteggiare in modo univoco una personalità così sfaccettata come quella di Luigi Nono, multiforme, poliedrica e sempre in cammino alla ricerca di nuovi percorsi da esplorare.
Lo stesso Nono ha affermato:
Al termine di ogni lavoro desidero più che mai respirare l’aria di altri pianeti. Quando mi chiedono se ho cambiato idea, mutato indirizzo eccetera, dico di sì. Spero di cambiare ogni mattina quando mi sveglio, di continuare nel diverso. Concetti come continuità e coerenza sono di una banalità incredibile. (Nono 1987b, in De Benedictis e Rizzardi 2019, p. 523)
Osservando il suo percorso compositivo è comunque possibile individuare il fil rouge di uno sviluppo costante, contrassegnato da continue conquiste e innovazioni, alla cui radice ritroviamo ancora vive, seppur profondamente modificate, le tracce della tradizione e i valori di libertà e apertura appresi dalla famiglia e formatisi nel clima storico-culturale di Venezia, sua città d’origine.
[1] Nuria Schönberg Nono, Prefazione a La nostalgia del futuro. Scritti e colloqui scelti 1948-1989, a cura di Angela Ida De Benedictis e Veniero Rizzardi, Il Saggiatore, Milano 2019, p. 11.