Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Dalle Arti all’Arte di vivere

Stefania Guerra Lisi

La creatività come emersione dellinnata attitudine alla Pace

Si è svolta per la seconda volta a Biella, nella Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto, la 53° mostra di Art RiBel nella Globalità dei Linguaggi (GdL) promossa dall’Università Popolare di MusicArTerapia (UPMAT) nella GdL in convenzione con l’Associazione Tessiture Sonore, rappresentata dall’organizzatore e MusicArTerapeuta nella GdL Nicola Caputo.

Durante la mostra sono stati realizzati laboratori con scuole e servizi sociali del territorio, condotti dall’ambasciatrice del Terzo Paradiso e caposcuola della GdL Stefania Guerra Lisi, coadiuvata dai MusicArTerapeuti dell’AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti). Nell’ottica della GdL, “InterArtes”, ha partecipato anche l’Ambasciatore del Terzo Paradiso, il musicista Nicola Cisternino, con il concerto “Leonardo del Tempo Armonico per strumentarium (2025)”, già sperimentato all’Accademia di Belle Arti di Venezia con l’artista M. Pistoletto. In suo omaggio il tema dei laboratori pedagogico-terapeutici è stato “l’umana attitudine alla Pace”, contro l’immagine terroristica di un uomo guerrafondaio e autodistruttivo. Per questo nella GdL, il Methodos, strada più economica per raggiungere un fine, è consistito nel lavorare con un gruppo Integrato con Handicap sensoriali, psicomotori, autismo… Questo ha fatto emergere la coscienza dei potenziali che abbiamo tutti, nonostante le diversità, come ricchezza psicobiologica e sociale. Dalla vita prenatale siamo stati tutti concepiti nell’unione di due opposti complementari: il femminile e il maschile, che sono evocati dall’artista M. Pistoletto nell’incontro rigenerativo sinusoidale del simbolo dell’infinito che si amplia centralmente nel NOI: dal Grembo Materno al Grembo Sociale.

La natura prevede il corredo genetico naturale dei due ‘generosi genitori’, per essere concepiti nel corpo materno come ambiente primario. Questo ci ha plasmato psicofisicamente con imprinting emotonicofonici vibrazionali: “pelle a pelle” in sincronia, sintonia, sinfonia.
Il principio di Piacere ha alimentato il nostro “Spirito Vitale” tramite la placenta erogante neuro trasmettitori, endorfine… per tenerci in vita anche nelle emergenze. Abbiamo incarnato gli umori emozionali imparando a reagire agli stessi per “rispecchiamento” simbiotico (radici dei neuroni specchio), che dopo la nascita si è trasformata in spontanea intuizione dell’altro e dell’ambiente. Questa è la base dell’espressione e comunicazione necessarie per la sopravvivenza.
La Pelle, che Pistoletto definisce “superficie specchiante”, non a caso è l’unico senso vicariante e non vicariabile, per tutta la vita.
Infatti, ai gruppi hanno partecipato anche non vedenti e artisti con opere tutte percepibili tattilmente; inoltre, Stefano Risicato, non vedente, ha accompagnato al pianoforte le attività creative con scarica bioenergetica. Questa consisteva, dopo esserci specchiati, nel frantumare lo specchio, avvolto in un telo, con un martello gridando: basta alla guerra, basta al genocidio, basta alla disumanizzazione…e basta tutto ciò che non ci piace!!!
Ci siamo resi conto di quanto sia difficile scaricare con la voce: siamo abituati a trattenere la rabbia inespressa con un accumulo che diventa violenza. Aprendo il telo ognuno si è rispecchiato vedendosi a pezzi come ci sentiamo in momenti di sofferenza. Ci siamo così ricordati di essere l’animale che archeologicamente sa rimettere insieme i pezzi, ricostruendo gli oggetti, come se stessi, anche con nuove invenzioni.
Tutti insieme, infatti, abbiamo creato il mosaico di specchi del Terzo Paradiso con una colomba centrale con nel becco il simbolo dello stesso, nell’ulivo della Pace. Ancora una volta nell’Art RiBel, il Bambino, l’Handicappato e l’Artista nella loro spontaneità creativa, hanno co-partecipato crescendo umanamente, contro la disumanizzazione.

 

Il pomeriggio nella tavola rotonda è echeggiata la consapevolezza dell’urgenza di affinamento di questi “Potenziali Umani” transpersonali, contrapposti alla passività, senso di impotenza, indifferenza non reattiva alla brutalità della guerra, del genocidio, dello sterminio con coinvolgimento mondiale. In particolare, i “Paesaggi Sonori” del musicista Enrico Strobino hanno messo in con-vibrazione di ascolto il pubblico di educatori e insegnanti con l’accento sull’attuale responsabilità pedagogico-terapeutica del prendersi cura delle nuove generazioni. In questo senso la città di Biella, simbolo delle Ambasciate di Pace a livello nazionale e internazionale, è un esempio della realizzabilità di un Terzo Paradiso di condivisione, Integrazione tra famiglia e scuola, extrascuola, servizi socio sanitari, emersa anche dall’ intervento del Dott. Mario Clerico (Arcipelago, Cittadellarte).
Dalle Arti all’Arte di Vivere era il tema, con testimonianze della ricaduta di questa sensibilizzazione, nell’ambito della Scuola nel territorio ligure, con partecipazione del Provveditore di Genova, dell’insegnante e MusicArTerapeuta Sara Delfino, della MusicArTerapeuta Suor Veronica Rollo in rappresentanza dell’Arsenale della Pace di Torino. Hanno partecipato con le loro opere, anche le artiste Maritè Bortoletto, Emanuela Zavattaro, Véronique Massenet e l’artista Marco Bedoni.
L’opera di Maritè Bortoletto è un cubo di feltri che nel fondo (come di un pozzo) ha frammenti di specchi riflettenti i tanti volti che si affacciano dal bordo. Secondo l’interpretazione nella GdL il feltro caldo, simbolicamente, evoca il contenimento prenatale, rispecchiante la plasmazione emozionale di sé nella profondità delle molteplici immagini dell’inconscio.
Véronique Massenet crea opere da ciocchi di legno, apparentemente morti per farli rivivere in più pezzi da riassemblare sinusoidalmente come: il simbolo dell’infinito, il nastro di Moebius, il simbolo del Terzo Paradiso di M. Pistoletto. L’artista rende vive tutte le superfici interne ed esterne della scultura scolpendole vibrazionalmente, rievocando l’ascolto auto plasmante del liquido amniotico, come primario rispecchiamento vitale.
In rappresentanza degli artisti locali, ha presentato le sue opere l’artista Emanuela Zavattaro, che matericamente dipinge corpi in posizione fetale o intrecciati armonicamente con una continuità epidermica della pittura in rilievo. In questo senso sono state vissute anche le opere dell’artista Marco Bedoni che hanno ispirato per la ricchezza di colori e forme le espressioni sinestesiche. Nell’Art RiBel le opere grafico-cromatiche scultoree, sono sempre spartiti musicali da suonare e danzare sinestesicamente.
Infine, il concerto estemporaneo di chiusura creato e diretto dal maestro Nicola Cisternino si è svolto di fronte alla simbolica “marcia della Pace”: con più di 100 scarpe trasformate da bambini e ragazzi delle scuole di Savona secondo l’arte di Enrico Baj, con bottoni, passamanerie e materiali di scarto. Questa marcia seguiva la forma del Terzo Paradiso in rispecchiamento a quella del mosaico di specchi infranti per dimostrare che la “Bellezza salverà il mondo”. “L’arte deve essere centrale nel progetto politico globale indirizzando la formazione, la scuola verso un’etica universale.” M. Pistoletto.

Durante la mostra sono stati realizzati laboratori con scuole e servizi sociali del territorio, condotti dall’ambasciatrice del Terzo Paradiso e caposcuola della GdL Stefania Guerra Lisi, coadiuvata dai MusicArTerapeuti dell’AIMAT (Associazione Italiana MusicArTerapeuti). Nell’ottica della GdL, “InterArtes”, ha partecipato anche l’Ambasciatore del Terzo Paradiso, il musicista Nicola Cisternino, con il concerto “Leonardo del Tempo Armonico per strumentarium (2025)”, già sperimentato all’Accademia di Belle Arti di Venezia con l’artista M. Pistoletto. In suo omaggio il tema dei laboratori pedagogico-terapeutici è stato “l’umana attitudine alla Pace”, contro l’immagine terroristica di un uomo guerrafondaio e autodistruttivo. Per questo nella GdL, il Methodos, strada più economica per raggiungere un fine, è consistito nel lavorare con un gruppo Integrato con Handicap sensoriali, psicomotori, autismo… Questo ha fatto emergere la coscienza dei potenziali che abbiamo tutti, nonostante le diversità, come ricchezza psicobiologica e sociale. Dalla vita prenatale siamo stati tutti concepiti nell’unione di due opposti complementari: il femminile e il maschile, che sono evocati dall’artista M. Pistoletto nell’incontro rigenerativo sinusoidale del simbolo dell’infinito che si amplia centralmente nel NOI: dal Grembo Materno al Grembo Sociale.

La natura prevede il corredo genetico naturale dei due ‘generosi genitori’, per essere concepiti nel corpo materno come ambiente primario. Questo ci ha plasmato psicofisicamente con imprinting emotonicofonici vibrazionali: “pelle a pelle” in sincronia, sintonia, sinfonia.
Il principio di Piacere ha alimentato il nostro “Spirito Vitale” tramite la placenta erogante neuro trasmettitori, endorfine… per tenerci in vita anche nelle emergenze. Abbiamo incarnato gli umori emozionali imparando a reagire agli stessi per “rispecchiamento” simbiotico (radici dei neuroni specchio), che dopo la nascita si è trasformata in spontanea intuizione dell’altro e dell’ambiente. Questa è la base dell’espressione e comunicazione necessarie per la sopravvivenza.
La Pelle, che Pistoletto definisce “superficie specchiante”, non a caso è l’unico senso vicariante e non vicariabile, per tutta la vita.
Infatti, ai gruppi hanno partecipato anche non vedenti e artisti con opere tutte percepibili tattilmente; inoltre, Stefano Risicato, non vedente, ha accompagnato al pianoforte le attività creative con scarica bioenergetica. Questa consisteva, dopo esserci specchiati, nel frantumare lo specchio, avvolto in un telo, con un martello gridando: basta alla guerra, basta al genocidio, basta alla disumanizzazione…e basta tutto ciò che non ci piace!!!
Ci siamo resi conto di quanto sia difficile scaricare con la voce: siamo abituati a trattenere la rabbia inespressa con un accumulo che diventa violenza. Aprendo il telo ognuno si è rispecchiato vedendosi a pezzi come ci sentiamo in momenti di sofferenza. Ci siamo così ricordati di essere l’animale che archeologicamente sa rimettere insieme i pezzi, ricostruendo gli oggetti, come se stessi, anche con nuove invenzioni.
Tutti insieme, infatti, abbiamo creato il mosaico di specchi del Terzo Paradiso con una colomba centrale con nel becco il simbolo dello stesso, nell’ulivo della Pace. Ancora una volta nell’Art RiBel, il Bambino, l’Handicappato e l’Artista nella loro spontaneità creativa, hanno co-partecipato crescendo umanamente, contro la disumanizzazione.

 

Il pomeriggio nella tavola rotonda è echeggiata la consapevolezza dell’urgenza di affinamento di questi “Potenziali Umani” transpersonali, contrapposti alla passività, senso di impotenza, indifferenza non reattiva alla brutalità della guerra, del genocidio, dello sterminio con coinvolgimento mondiale. In particolare, i “Paesaggi Sonori” del musicista Enrico Strobino hanno messo in con-vibrazione di ascolto il pubblico di educatori e insegnanti con l’accento sull’attuale responsabilità pedagogico-terapeutica del prendersi cura delle nuove generazioni. In questo senso la città di Biella, simbolo delle Ambasciate di Pace a livello nazionale e internazionale, è un esempio della realizzabilità di un Terzo Paradiso di condivisione, Integrazione tra famiglia e scuola, extrascuola, servizi socio sanitari, emersa anche dall’ intervento del Dott. Mario Clerico (Arcipelago, Cittadellarte).
Dalle Arti all’Arte di Vivere era il tema, con testimonianze della ricaduta di questa sensibilizzazione, nell’ambito della Scuola nel territorio ligure, con partecipazione del Provveditore di Genova, dell’insegnante e MusicArTerapeuta Sara Delfino, della MusicArTerapeuta Suor Veronica Rollo in rappresentanza dell’Arsenale della Pace di Torino. Hanno partecipato con le loro opere, anche le artiste Maritè Bortoletto, Emanuela Zavattaro, Véronique Massenet e l’artista Marco Bedoni.
L’opera di Maritè Bortoletto è un cubo di feltri che nel fondo (come di un pozzo) ha frammenti di specchi riflettenti i tanti volti che si affacciano dal bordo. Secondo l’interpretazione nella GdL il feltro caldo, simbolicamente, evoca il contenimento prenatale, rispecchiante la plasmazione emozionale di sé nella profondità delle molteplici immagini dell’inconscio.
Véronique Massenet crea opere da ciocchi di legno, apparentemente morti per farli rivivere in più pezzi da riassemblare sinusoidalmente come: il simbolo dell’infinito, il nastro di Moebius, il simbolo del Terzo Paradiso di M. Pistoletto. L’artista rende vive tutte le superfici interne ed esterne della scultura scolpendole vibrazionalmente, rievocando l’ascolto auto plasmante del liquido amniotico, come primario rispecchiamento vitale.
In rappresentanza degli artisti locali, ha presentato le sue opere l’artista Emanuela Zavattaro, che matericamente dipinge corpi in posizione fetale o intrecciati armonicamente con una continuità epidermica della pittura in rilievo. In questo senso sono state vissute anche le opere dell’artista Marco Bedoni che hanno ispirato per la ricchezza di colori e forme le espressioni sinestesiche. Nell’Art RiBel le opere grafico-cromatiche scultoree, sono sempre spartiti musicali da suonare e danzare sinestesicamente.
Infine, il concerto estemporaneo di chiusura creato e diretto dal maestro Nicola Cisternino si è svolto di fronte alla simbolica “marcia della Pace”: con più di 100 scarpe trasformate da bambini e ragazzi delle scuole di Savona secondo l’arte di Enrico Baj, con bottoni, passamanerie e materiali di scarto. Questa marcia seguiva la forma del Terzo Paradiso in rispecchiamento a quella del mosaico di specchi infranti per dimostrare che la “Bellezza salverà il mondo”. “L’arte deve essere centrale nel progetto politico globale indirizzando la formazione, la scuola verso un’etica universale.” M. Pistoletto.

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