Un laboratorio musicale
Sintesi del lavoro che il duo Mazzieri-Spaccazocchi ha svolto all’interno dei laboratori estivi organizzati a Pusiano nell’Agosto 2009 dal C.S.M.D.B. di Lecco.
Il progetto percorso-storico-musicale che vi presentiamo (vedi allegato .pdf) è una consistente sintesi del lavoro che il duo Mazzieri-Spaccazocchi ha svolto all’interno dei laboratori estivi organizzati a Pusiano nell’Agosto 2009 dal C.S.M.D.B. di Lecco.
Il tema generale che ha ispirato i vari laboratori condotti da Antonella Talamonti, Elita Maule, Mario Piatti, Enrico Strobino, Daniele Vineis e Maurizio Spaccazocchi, aveva il preciso compito di indicare possibili altri percorsi che, in varie forme e con vari materiali, potessero offrire ai frequentanti strade alternative per trattare a scuola o in contesti d’animazione sociale, temi aderenti alla storia o meglio ancora alle storie musicali umane, e non solo musicali.
Con Fiabe, Storie e Musiche siamo andati alla ricerca, nei più importanti miti, di quattro temi centrali e dominanti: l’origine, il mezzo sacro-magico, il sacrificio, la morte.
La scelta di questi quattro temi, all’interno dei miti, delle fiabe, dei racconti delle varie culture del mondo, è stata fatta perché questi stessi temi si ritrovano trattati sia nei diversi periodi della storia musicale e sia nelle diverse forme musicali che gli uomini stessi hanno realizzato.
Quindi, dal concetto di origine nel mito, siamo giunti a presentare le varie origini letterarie e musicali, pittoriche e filmiche che l’uomo ha realizzato lungo il suo percorso storico. La stessa cosa è avvenuta per gli altri rimanenti temi.
Il materiale utilizzato per presentare ai partecipanti i vari percorsi, era essenzialmente strutturato in forma di testo recitato o cantato sulla base di composizioni musicali originali o espressamente composte sulla base dei concetti trasmessi all’interno di ognuno dei quattro temi.
Le musiche da noi eseguite al pianoforte e di facile reperimento sono:
Il mattino di E. Grieg (tratto dalla versione pianistica del Peer Gynt), la canzone Morning as Broken (di Stevens-Farejon), il Preludio in Domagg. Di J. S. Bach (tratto dal Clavicembalo ben Temperato), il tema Chorovod e il Finale tratti dal balletto Firebird di J. Strawinsky, la sequenza Dies Irae di T. da Celano, La morte di Ase e la Canzone di Solvejg di E. Grieg (tratte dalla versione pianistica del Peer Gynt).
Le altre musiche di sottofondo sono delle nostre personali elaborazioni che sintetizzavano al pianoforte i più importanti temi conduttori della tetralogia Wagneriana e dei balletti più noti di Strawinsky. Per tanto moltissimi testi potranno essere recitati di nuovo su musiche strumentali estrapolate dalle seguenti opere di R. Wagner: L’oro del Reno, Walchiria, Sigfrido e Crepuscolo degli Dei; e di Strawinsky: La Sacra della primavera e L’uccello di Fuoco.
Durante il lavoro, di queste ultime opere wagneriane e di altre ancora (Peer Gynt di Grieg, L’uccello di Fuoco e La Sacra della Primavera di Strawinsky) abbiamo fatto vedere i frammenti filmici secondo noi più aderenti ai quattro temi trattati. Ricordiamo infine che utile è stata la visione dell’inizio e della fine del film Excalibur (di J. Boorman, 1981) come esempi molto efficaci per rappresentare la spada come mezzo magico, le cui scene sono state musicate dal regista sulla base del noto brano Funeral March (tratto dal Crepuscolo degli Dei di Wagner) che al suo interno contiene pure il leitmotiv della spada Nothung, la spada riforgiata da Sigfrido e prima appartenuta a suo padre. Un altro esempio filmico preso in visione, dedicato al tema della morte inteso in termini positivi, è stato tratto dal finale di Big Fish (T. Burton, 2003).
In conclusione, era nostro interesse tentare di dimostrare che i concetti Origine, Mezzo sacro, Sacrificio e Morte si incontrano all’interno di diversi linguaggi umani (musica, lirica, canzone, pittura, film, e cartoni animati che tra l’altro molto si affidano alle tematiche del mito, ecc.), di ogni periodo storico e all’interno di ogni cultura.