Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Ripartire dal suono: dalle condotte esplorative alle condotte improvvisative

Sintesi di un percorso di ricerca-formazione con adulti, pensando ai bambini

Per un adulto, soprattutto se musicista o studente di musica, attivare condotte esplorative su uno strumento musicale significa guardarlo con occhi diversi e soprattutto ascoltarlo con orecchie diverse: già questo non è poco. Provando a mettere tra parentesi le proprie esperienze pregresse e le sovrastrutture musicali che all’interno di queste si sono stratificate nel tempo, è possibile cercare di sviluppare un nuovo incontro con lo strumento musicale, che per alcuni potrà diventare un incontro importante.

È questa l’esperienza che è possibile sperimentare per chi decide di approcciarsi, umilmente e senza preconcetti, al mondo dell’improvvisazione, scegliendo però, piuttosto che partire da pattern, scale, modi o accordi, di ripartire dal suono. Dal suono del momento, del qui e ora, che ha necessità di superare l’attrito dell’inerzia del presente per affermarsi come identità unica e irripetibile attraverso lo sforzo e la dinamica richiesta per il suo attacco e il suo mantenimento, fino all’irreversibilità della sua estinzione, che però è sempre possibile scegliere nei modi e plasmare con maggior o minor cura.

Per ricercare un significato che possa risultare veramente nuovo, occorre dunque provare a lasciare da parte il più possibile quanto può condizionare la propria ricerca di suono e valorizzare nel dettaglio l’espressione del proprio gesto sonoro, con la stessa attitudine messa in atto dai bambini quando esplorano un oggetto sonoro, dunque provare a giocare coi suoni come fanno i bambini, ovviamente da adulti, ma con la loro serietà e attitudine.

È questa l’esperienza che abbiamo cercato di condurre recentemente all’interno di un laboratorio formativo sul Dialogo Sonoro nel primo biennio del Corso di Musicoterapia del Centro Artiterapie di Lecco.

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