Una ricerca sull’Esperienza in DAD degli studenti di strumento dei Corsi accademici dei Conservatori italiani
La pandemia e la quarantena hanno determinato un repentino cambiamento delle nostre abitudini, così come in tutto il mondo dell’educazione, compresa quella musicale. Per questo motivo, abbiamo ritenuto fosse importante svolgere, a scopo didattico, una ricerca sui cambiamenti che la Didattica a Distanza (DAD) ha indotto nella vita degli studenti di strumento dei corsi accademici dei Conservatori italiani. Se da un lato la DAD, attraverso la mediazione della tecnologia, ha positivamente consentito di mantenere la relazione docente-studenti e fra studenti-studenti, dall’altro ciò è avvenuto in una dimensione spazio-temporale virtuale in cui è venuto a mancare un elemento fondamentale della comunicazione, quello della presenza fisica dei corpi. Questo processo, invece, è stato filtrato da uno schermo, impedendo di far passare quella naturalezza dello stare insieme in presenza. Il nostro studio ha voluto cogliere l’esperienza diretta degli studenti, dando loro voce sin dalle prime fasi di elaborazione del nostro progetto, coinvolgendoli anche tramite la Conferenza Nazionale degli Studenti (CNSI).
La ricerca è stata svolta in due fasi: nella prima sono stati raccolti dati qualitativi, attraverso interviste, nella seconda sono stati raccolti dati quantitativi, attraverso un questionario (survey). Le domande sono state suddivise in quattro aree tematiche. Nella prima area, abbiamo indagato in che misura la tecnologia abbia influito sulle modalità di svolgimento delle lezioni online; nella seconda, ci siamo concentrate sulle modalità di studio degli studenti e le emozioni prevalenti che hanno provato in quel periodo; nella terza, abbiamo puntato a far emergere la tipologia e qualità delle apparecchiature tecnologiche utilizzate dagli studenti durante le lezioni di strumento, nello studio e in eventuali concerti online; nella quarta, abbiamo lasciato che gli studenti esprimessero le loro aspettative sul loro futuro professionale. In questo articolo, sono stati riportati i dati più significativi emersi dalle interviste in cui gli studenti esprimono una serie di “Mancanze” fra cui l’aspetto sociale del far musica legato anche allo spazio-aula, il calo di motivazione relativo allo studio dello strumento, e l’assenza di una strumentazione tecnologica professionale che garantisse loro una buona qualità di registrazione e trasmissione audio e video durante le lezioni online. Queste mancanze hanno generato emozioni come noia, frustrazione, tristezza, solitudine e anche una difficoltà d’immaginare un futuro professionale specifico. I risultati emersi possono essere utili a indicare possibili future strategie di lavoro di lezioni online e miste (online e offline) per migliorare contesti di apprendimento e garantire un maggiore scambio e contatto, anche virtuale, tra insegnanti, studenti e colleghi di corso.
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