Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

La crociata dei bambini #2

In questo periodo ho pensato spesso che se fossi ancora a scuola, se facessi ancora l’insegnante, sicuramente tenterei di coinvolgere ragazzi e ragazze nella riflessione su quanto sta accadendo nel mondo. Lo farei naturalmente come insegnante di musica, cercando di costruire insieme a loro qualche esperienza capace di fermare l’attenzione, di muovere i pensieri, di stimolare il confronto.

Qualche mese fa abbiamo pubblicato su Musicheria, a cura di Maurizio Disoteo, un primo percorso possibile, motivato dall’uscita della canzone di Vinicio Capossela, La crociata dei bambini, ispirata alla ballata omonima di Bertold Brecht[1]. (QUI)
Rimando alle considerazioni iniziali di Maurizio per le motivazioni che mi spingono a tornare sulle stesse tematiche, le guerre e tutto ciò che ne consegue, e riprendo, allargando il campo, proprio lo spunto dato da diversi altri materiali inerenti a La crociata dei bambini, che ho riguardato in questo periodo e che potrebbero suggerire vari percorsi didattici che, tra l’altro, saremmo felici di poter condividere su Musicheria.

  • La crociata dei bambini di Marcel Schwob;
  • La crociata dei bambini di Bertold Brecht;
  • Children’s Crusade, di Benjamin Britten;
  • Children’s Crusade, di Sting;
  • La crociata dei Bambini, di Vinicio Capossela.

 

Mi soffermo su alcuni di questi. Rileggendo il testo di Schwob, ad esempio, sarebbe possibile estrarne alcune parti, quelle meno connotate e più facilmente riportabili ai nostri giorni.
Qui di seguito propongo un testo pensato per essere declamato alternando una serie di lettori solisti, su uno sfondo musicale.

 

MEDITERRANEO
Libera ricomposizione di alcuni frammenti tratti da
“La crociata dei bambini”, di Marcel Schwob

SOLO 1

Da molto tempo camminiamo,
la terra ha oscure foreste,
e acque, e sentieri pieni di rovi.
E dove la terra finisce c’è il mare che presto attraverseremo.

SOLO 2

Tremo vedendo tanti bambini,
riempiono mare e terra senza nome.
Non hanno armi, sono impotenti e ci fanno vergogna.
Innocenti verranno abbandonati al naufragio.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

SOLO 3

Oh come sono belle le cose della terra!
Non ricordiamo niente perché niente abbiamo imparato.
E tuttavia abbiamo visto vecchi alberi e rocce rosse.
Ogni tanto attraversiamo lunghe tenebre.

SOLO 4

C’è qui un bambino, che ha nome Eustace,
ed è nato con gli occhi chiusi.
Stende le braccia in avanti e sorride.
Noi non vediamo più di lui.
Lo conduce una bambina, si chiama Allys.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

SOLO 5

E da quando camminiamo, il sole è diventato più caldo
e non cogliamo più gli stessi fiori.
Gli occhi li tengono sempre fissi in avanti.
Uno ne ho notato, che era cieco,
e una ragazzina lo teneva per mano.

SOLO 6

La piccola Allys é molto stanca,
ma tiene Eustace per la mano perché non cada,
e non ha tempo di pensare alla fatica.
Eustace non aveva paura
perché non voleva niente,
e lei gli teneva le mani.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

SOLO 7

Camminavamo insieme a Nicolas, a Alain e a Denis,
ma sono saliti su un’altra barca,
e tutte le barche erano sparite quando è tornato il sole.
Che ne sarà stato di loro?

SOLO 8

Eccolo il mare divoratore, che pare innocente e azzurro.
Ha dolci increspature ed é orlato di bianco,
come una veste divina.
É un cielo liquido e i suoi astri sono vivi.

SOLO 9

Non possiamo più camminare,
perché siamo in una terra ardente,
e prima siamo stati squassati dal mare in un giorno nero,
in mezzo a fuochi celesti.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

 

In Scena

Lo sfondo musicale è pensato per accompagnare una camminata sincronizzata sul metronomo che a mano a mano rallenta, fino all’immobilità.
Il suono del mare, in crescendo, accompagna l’intera durata dell’evento. Su questa base è possibile sovrapporre altre musiche a scelta. (ALLEGATE due versioni della base, una con solo metronomo e mare, l’altra con una terza parte sovrapposta)[2].
Ogni Lettore solista quando legge si ferma e poi cade a terra, a rallenty.
Dopo l’ultimo coro i restanti “camminanti” cadono anche loro a terra, a rallenty.

 

Se chiudo gli occhi. Corale per i bambini in guerra

Dalla poesia di B. Brecht, a cui si è ispirato Capossela, traggo alcune frasi, prese qua e là, e costruisco un testo che poi elaboro per un brano a tre voci, quasi un corale[3]. Propongo qui il testo, rimandando agli ALLEGATI per: partitura completa, partitura vocale, spartito per pianoforte, pianoforte audio, realizzazione esemplificativa audio pianoforte e voci).

 

SE CHIUDO GLI OCCHI
Corale per i bambini in guerra

Sento una voce di bocca bambina
se chiudo gli occhi lei si avvicina
e verso sera si sente, a volte pare,
si sente sparare.

Lei mi domanda se siamo in un sogno
o in un disegno, se questo odore
di orrore e di brace
potrà, forse potrà, lasciarci vivere in pace.

Dietro a lei ci sono tanti, e ancora di più
camminano lenti, con gli occhi all’in sù
cercando il luogo dove arrivare
un giorno da inventare.

 

[1]Allegato al contributo di Maurizio Disoteo abbiamo pubblicato (riservato agli abbonati) anche una trascrizione della canzone. Nel frattempo, lo stesso Capossela ha reso pubblico lo spartito del suo brano. Ci pare quindi utile ora rendere disponibile a tutti sia la nostra trascrizione (più agile e sintetica) che quella “ufficiale”, in ALLEGATO.

[2] In questo caso ho utilizzato un’improvvisazione realizzata con un gruppo di studenti e studentesse del corso di didattica della musica del Conservatorio di Catania (Classe di Maria Grazia Bellìa) presso L’Orecchio di Dionisio, a Siracusa, nel Marzo 2023.

[3] Il brano riprende l’incipit dall’Invenzione a tre voci n.7 di J.S. Bach.

Qualche mese fa abbiamo pubblicato su Musicheria, a cura di Maurizio Disoteo, un primo percorso possibile, motivato dall’uscita della canzone di Vinicio Capossela, La crociata dei bambini, ispirata alla ballata omonima di Bertold Brecht[1]. (QUI)
Rimando alle considerazioni iniziali di Maurizio per le motivazioni che mi spingono a tornare sulle stesse tematiche, le guerre e tutto ciò che ne consegue, e riprendo, allargando il campo, proprio lo spunto dato da diversi altri materiali inerenti a La crociata dei bambini, che ho riguardato in questo periodo e che potrebbero suggerire vari percorsi didattici che, tra l’altro, saremmo felici di poter condividere su Musicheria.

  • La crociata dei bambini di Marcel Schwob;
  • La crociata dei bambini di Bertold Brecht;
  • Children’s Crusade, di Benjamin Britten;
  • Children’s Crusade, di Sting;
  • La crociata dei Bambini, di Vinicio Capossela.

 

Mi soffermo su alcuni di questi. Rileggendo il testo di Schwob, ad esempio, sarebbe possibile estrarne alcune parti, quelle meno connotate e più facilmente riportabili ai nostri giorni.
Qui di seguito propongo un testo pensato per essere declamato alternando una serie di lettori solisti, su uno sfondo musicale.

 

MEDITERRANEO
Libera ricomposizione di alcuni frammenti tratti da
“La crociata dei bambini”, di Marcel Schwob

SOLO 1

Da molto tempo camminiamo,
la terra ha oscure foreste,
e acque, e sentieri pieni di rovi.
E dove la terra finisce c’è il mare che presto attraverseremo.

SOLO 2

Tremo vedendo tanti bambini,
riempiono mare e terra senza nome.
Non hanno armi, sono impotenti e ci fanno vergogna.
Innocenti verranno abbandonati al naufragio.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

SOLO 3

Oh come sono belle le cose della terra!
Non ricordiamo niente perché niente abbiamo imparato.
E tuttavia abbiamo visto vecchi alberi e rocce rosse.
Ogni tanto attraversiamo lunghe tenebre.

SOLO 4

C’è qui un bambino, che ha nome Eustace,
ed è nato con gli occhi chiusi.
Stende le braccia in avanti e sorride.
Noi non vediamo più di lui.
Lo conduce una bambina, si chiama Allys.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

SOLO 5

E da quando camminiamo, il sole è diventato più caldo
e non cogliamo più gli stessi fiori.
Gli occhi li tengono sempre fissi in avanti.
Uno ne ho notato, che era cieco,
e una ragazzina lo teneva per mano.

SOLO 6

La piccola Allys é molto stanca,
ma tiene Eustace per la mano perché non cada,
e non ha tempo di pensare alla fatica.
Eustace non aveva paura
perché non voleva niente,
e lei gli teneva le mani.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

SOLO 7

Camminavamo insieme a Nicolas, a Alain e a Denis,
ma sono saliti su un’altra barca,
e tutte le barche erano sparite quando è tornato il sole.
Che ne sarà stato di loro?

SOLO 8

Eccolo il mare divoratore, che pare innocente e azzurro.
Ha dolci increspature ed é orlato di bianco,
come una veste divina.
É un cielo liquido e i suoi astri sono vivi.

SOLO 9

Non possiamo più camminare,
perché siamo in una terra ardente,
e prima siamo stati squassati dal mare in un giorno nero,
in mezzo a fuochi celesti.

CORO

Mediterraneo! Rendi i nostri bambini!

 

In Scena

Lo sfondo musicale è pensato per accompagnare una camminata sincronizzata sul metronomo che a mano a mano rallenta, fino all’immobilità.
Il suono del mare, in crescendo, accompagna l’intera durata dell’evento. Su questa base è possibile sovrapporre altre musiche a scelta. (ALLEGATE due versioni della base, una con solo metronomo e mare, l’altra con una terza parte sovrapposta)[2].
Ogni Lettore solista quando legge si ferma e poi cade a terra, a rallenty.
Dopo l’ultimo coro i restanti “camminanti” cadono anche loro a terra, a rallenty.

 

Se chiudo gli occhi. Corale per i bambini in guerra

Dalla poesia di B. Brecht, a cui si è ispirato Capossela, traggo alcune frasi, prese qua e là, e costruisco un testo che poi elaboro per un brano a tre voci, quasi un corale[3]. Propongo qui il testo, rimandando agli ALLEGATI per: partitura completa, partitura vocale, spartito per pianoforte, pianoforte audio, realizzazione esemplificativa audio pianoforte e voci).

 

SE CHIUDO GLI OCCHI
Corale per i bambini in guerra

Sento una voce di bocca bambina
se chiudo gli occhi lei si avvicina
e verso sera si sente, a volte pare,
si sente sparare.

Lei mi domanda se siamo in un sogno
o in un disegno, se questo odore
di orrore e di brace
potrà, forse potrà, lasciarci vivere in pace.

Dietro a lei ci sono tanti, e ancora di più
camminano lenti, con gli occhi all’in sù
cercando il luogo dove arrivare
un giorno da inventare.

 

[1]Allegato al contributo di Maurizio Disoteo abbiamo pubblicato (riservato agli abbonati) anche una trascrizione della canzone. Nel frattempo, lo stesso Capossela ha reso pubblico lo spartito del suo brano. Ci pare quindi utile ora rendere disponibile a tutti sia la nostra trascrizione (più agile e sintetica) che quella “ufficiale”, in ALLEGATO.

[2] In questo caso ho utilizzato un’improvvisazione realizzata con un gruppo di studenti e studentesse del corso di didattica della musica del Conservatorio di Catania (Classe di Maria Grazia Bellìa) presso L’Orecchio di Dionisio, a Siracusa, nel Marzo 2023.

[3] Il brano riprende l’incipit dall’Invenzione a tre voci n.7 di J.S. Bach.

Materiali PDF
Materiali audio
Mediterraneo. Scenofonia 1
Mediterraneo. Scenofonia 2
Se chiudo gli occhi (Base Pianoforte)
Se chiudo gli occhi (Pianoforte e Voci)
Materiali video