Musicheria. La rivista digitale di educazione al suono e alla musica

Forme e stili dell’improvvisazione in ambito educativo

Indicazioni operative per attività didattiche

L’improvvisazione è una delle pratiche che fanno parte del campo di attività definibile come Musica d’insieme, campo che consideriamo centrale nella nostra visione di educazione musicale. Al suo interno possiamo individuare quattro pratiche: esplorazione, improvvisazione, composizione, arrangiamento / interpretazione / esecuzione. 

Nella prospettiva dei contesti educativi non esiste una netta soluzione di continuità fra questi ambiti, che, al contrario, dovrebbero essere pensati come caratterizzati da una grande fluidità. In tutti è auspicabile che rimanga presente un pensiero creativo, in cui l’esperienza musicale è fortemente legata ad eventi performativi, pensati più come eventi acustici che come “oggetti scritti” (anche nel caso della composizione e dell’esecuzione); in cui l’oralità costituisce l’elemento centrale, sia della fase inventiva che di quella esecutiva; in cui il prodotto musicale è legato al qui ed ora. In altre parole: da un lato l’improvvisazione richiede forme di pianificazione e coordinamento (consegne dell’insegnante, preparazione di set strumentali, ecc…); dall’altro la composizione, anche quando si avvale di vari tipi di scritture e/o notazioni, mantiene larghi margini di indeterminatezza, lasciati alle scelte del momento o alle influenze del caso.

Dal punto di vista pedagogico è centrale la possibilità di costruire situazioni musicali abitate dalla sorpresa: si tratta di cercare di trovare la maniera di sorprendersi e di sorprendere, di proporre situazioni in cui ci si abitua ad affrontare l’inatteso, l’incognito, l’imprevedibile.

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