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La musica nella scuola primaria: un problema aperto

Redazione

Documenti e prese di posizione

In occasione del convegno nazionale “E’ ora di musica. Riflessioni e proposte per la stabilizzazione degli insegnanti di musica nella scuola primaria” promosso dalla SIEM e tenutosi a Roma il 17-18 novembre 2023 è stato presentato un documento programmatico (reperibile sul sito della SIEM) per sollecitare le istituzioni a dare risposte concrete per l’attuazione di quanto le Indicazioni nazionali prevedono per il curricolo di “Musica” nella scuola primaria.

Le questioni di fondo, evidenziate anche nel documento Siem, sono quelle che anche negli anni scorsi sono state più volte messe a fuoco in vari documenti, appelli, prese di posizione, non da ultimo anche nel convegno sul tema “La scuola MusicAbile. Promuovere la cultura e la pratica musicale nella scuola a supporto dei processi innovativi e inclusivi“ che si è tenuto a Trento lo scorso 7 ottobre (>>> qui gli atti). Negli atti di Trento il contributo di Annalisa Spadolini elenca le iniziative che il Ministero ha messo in campo in collaborazione con il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti anche sulla base di specifiche leggi e decreti. Sicuramente tali iniziative hanno permesso di ovviare almeno in parte alla carenza di formazione musicale nei vari ordini di scuole, ma, come evidenzia la stessa Spadolini, c’è ancora un “nodo da sciogliere: la formazione docenti”.
A nostro avviso, in particolare per la scuola primaria, non si potrà realizzare il sogno del compianto Luigi Berlinguer se non si interviene in modo strutturale sulla formazione iniziale dei docenti di musica e sui criteri di reclutamento, in modo da garantire la presenza nell’organico di istituto di un numero adeguato di docenti di musica metodologicamente competenti e didatticamente capaci di dare vita a un curricolo pedagogicamente fondato. Due cose sono essenziali: una “visione” pedagogica di alto livello e la volontà politica di dedicare più finanziamenti alla scuola e meno agli armamenti.

Nell’augurarci che le istanze presentate dalla Siem trovino ascolto a livello politico e amministrativo, vorremmo ricordare che in Musicheria ci siamo occupati spesso delle problematiche relative alla presenza di “Musica” nella scuola. Ecco un parziale elenco in ordine di tempo:

2011: La voce della base: quanti appelli inascoltati. Documenti e prese di posizione sull’educazione musicale dal 1979 al 2010.

2011: Documento del Forum nazionale per l’educazione musicale inviato all’allora ministro Gelmini: La formazione musicale degli insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie.

2014: La musica e “la buona scuola”: tra buone intenzioni e cambiamento reale (dove si ipotizza il fabbisogno di circa 4.800 docenti per 53.000 classi di IV e V).

2015: Organico per il potenziamento e musica: chi si contenta gode.

2015: Potenziare la musica a scuola: con quanti e quali docenti? (si dava anche un numero: Nella scuola primaria sarebbero necessari 13.217 docenti di musica).

2017: Musica nella scuola per tutti? Forse, chissà…

2018: Il Piano triennale delle arti: le nozze coi fichi secchi? Annotazioni al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 2017. (Nel 2024 il finanziamento del Piano delle Arti è stato dimezzato). Amen.

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